DELL’OREFICE: «SI DEFINISCANO LE LINEE GUIDA PER ACCOMPAGNARE LA RIORGANIZZAZIONE DELLA COOPERATIVA SALVAGUARDANDO I LIVELLI OCCUPAZIONALI»Roma, 14 gennaio 2019 – Coop Alleanza 3.0, la più grande cooperativa di consumatori d’Europa con 427 punti vendita e 22 mila dipendenti, presenta ai sindacati il conto della riorganizzazione. La cooperativa ha confermato la necessità di recuperare i costi attraverso il piano di dismissioni avviato nel 2018 con la decisione di chiudere tutte le sedi secondarie; sarebbe già in corso la chiusura della sede di Ravenna e della sede siciliana mentre entro il 2021 chiuderanno i battenti le articolazioni amministrative secondarie presenti in Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia. L’intera operazione di ristrutturazione comporterebbe una riduzione totale della forza lavoro di 752 addetti occupati nelle sedi amministrative; la direzione aziendale si è tuttavia dichiarata disponibile ad attivare un confronto sindacale specifico per analizzare in modo più approfondito il progetto e per ricercare le soluzioni al fine di evitare traumi e a non prevedere nessuna dispersione occupazionale come sollecitato dai sindacati attraverso la ricollocazione presso la rete commerciale o altre società controllate, il ricorso agli ammortizzatori sociali, incentivi all’esodo volontario oltre all’avvio di percorsi di riconversione professionale e politiche attive del lavoro. La riorganizzazione coinvolgerà anche l’impianto delle relazioni sindacali che la cooperativa di consumatori chiede di rendere più moderno con la definizione di un accordo sperimentale sulla definizione del tipo di rappresentanza e sulla fissazione della cosiddetta numerica degli Rsu come anche sulla composizione della delegazione sindacale per i diversi livelli del sistema delle relazioni sindacali. L’incontro già stabilito per il 5 febbraio chiarirà gli aspetti attuativi della riorganizzazione aziendale e la collocazione degli esuberi. Per il segretario nazionale della Fisascat Cisl Vincenzo Dell’Orefice «la situazione generale della riorganizzazione della Cooperativa desta molte preoccupazioni ed è assolutamente necessario concentrare la nostra attenzione su tutti gli strumenti a disposizione per proteggere l’occupazione». «Il confronto sindacale individui soluzioni alternative di contrasto agli esuberi soprattutto attraverso il ricorso agli ammortizzatori sociali conservativi e progetti di riqualificazione ed aggiornamento professionale per quanti vorranno rivedere il proprio percorso professionale adeguandolo alle nuove necessità derivanti dal critico passaggio che Coop Alleanza 3.0» ha aggiunto il sindacalista. «Occorre proseguire il percorso avviato lo scorso anno e definire le linee guida che accompagneranno il percorso di riorganizzazione, le stesse che hanno consentito lo scorso anno di garantire continuità occupazionale ai lavoratori coinvolti dalla cessazione dei punti vendita prevista dal piano di dismissioni» ha concluso il sindacalista.

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