DELL’OREFICE: « UN SISTEMA TRANSITORIO E TRIPARTITO E’ FUNZIONALE ALLA DEFINIZIONE DI UN CONTRATTO INTEGRATIVO UNICO E ALLA FLUIDITA’ DEI RAPPORTI DIALETTICI CON CHI RAPPRESENTA IL LAVORO»Roma, 13 giugno 2019 – Si è svolto il programmato incontro tra la direzione della cooperativa di consumatori Coop Alleanza 3.0 e i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs. Sul tavolo il sistema delle relazioni sindacali transitorie, considerato che nella cooperativa convivono diverse cornici regolamentari contenuti nei vari contratti integrativi delle coop confluite in coop alleanza 3.0 (nordest adriatica estense). Tra i punti all’ordine del giorno il modello tripartito delle relazioni sindacali che individua al livello nazionale il luogo deputato alla definizione di un unico contratto integrativo aziendale applicato ai 22mila dipendenti della cooperativa di consumatori, ma anche all’avvio delle fasi che prevedono il coinvolgimento delle strutture e dei delegali a livello territoriale e di punto vendita. Per la Fisascat restano inaccettabili le proposte della cooperativa sulla indicazione dei limiti quantitativi stringenti rispetto alla designazione delle Rsa ed agli obblighi aggiuntivi sulla comunicazione dei componenti direttivi nazionale e territoriali. Coop Alleanza 3.0 ha inoltre comunicato ai sindacati che la società controllata Distribuzione Centro Sud attiva tra il Lazio e la Campania opererà una cessione dei punti vendita campani di Quarto ed Afragola alla società Cdm srl ed i negozi continueranno ad operare sotto insegna Coop, anche se i dettagli tecnici dell’operazione saranno resi pubblici dopo l’approvazione del bilancio consuntivo e il rinnovo degli organismi. Restano le preoccupazioni dei sindacati sul futuro dei lavoratori e per le sorti della rete commerciale in Sicilia e in Puglia. Per il segretario nazionale della Fisascat Cisl Vincenzo Dell’Orefice «una volta rinnovati gli organi statutari sarà necessario confrontarsi e focalizzarsi su quello che il nuovo gruppo potrà proporre per risolvere i problemi dei punti vendita del sud». «Non è possibile assistere inermi al progressivo abbandono alla gestione diretta dei punti vendita, coop alleanza, come tutti gli altri operatori deve ricercare delle soluzioni ad hoc per il Mezzogiorno d’Italia e non affidare alla gestione a imprese che spesso non possiedono le caratteristiche patrimoniali e di tenuta per garantire ai livelli occupazionali esistenti la garanzia della continuità occupazionale» ha poi stigmatizzato il sindacalista sottolineando che «la definizione di un sistema transitorio di relazioni sindacali può essere funzionale non solo alla definizione del contratto integrativo aziendale ma anche a dare una spinta alla partecipazione e alla fluidità dei rapporti dialettici con chi rappresenta il lavoro».

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