Roma, 19 settembre 2019 – Le confederazioni Cgil, Cisl e Uil e la Confindustria hanno firmato con l’Inps la convenzione per misurare la reale rappresentatività dei sindacati e sconfiggere la piaga dei contratti pirata.A sottoscrivere il documento che chiude oltre otto anni di discussioni e tentativi di accordo i leader sindacali Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo alla presenza del ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo e del presidente Inps, Pasquale Tridico.«Finalmente si rende operativa l’intesa siglata otto anni fa» ha commentato la Segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan. «L’intesa rilancia la contrattazione ed il ruolo libero ed autonomo delle associazioni sindacali nei luoghi di lavoro e nel paese».La Fisascat Cisl, che con le associazioni di Confindustria sigla contratti per oltre un milione di addetti dei servizi e del turismo, commenta positivamente la definizione di nuovi meccanismi per misurare il grado di rappresentanza e sancire lo stop ai contratti pirata firmati da sindacati non rappresentativi, sistema adottato anche nel comparto del terziario dove nel 2015 i sindacati confederali Cgil Cisl Uil hanno siglato con la Confcommercio Imprese per l’Italia le regole della contrattazione nazionale e di secondo livello oltre ai nuovi criteri di misurazione e certificazione della rappresentanza e della rappresentatività.«E’ prioritario contrastare la proliferazione dei contratti in dumping ed allo stesso tempo consolidare gli interventi di welfare contrattuale previsti dalla contrattazione siglata dalle associazioni sindacali maggiormente rappresentative» ha dichiarato il segretario generale della categoria Davide Guarini sottolineando «che la sottoscrizione della convenzione tra l’Inps, Inl, Confindustria e Cgil Cisl Uil rappresenta un ulteriore passo avanti in questa direzione che si muove verso un sistema di rappresentanza certificata che dovrà necessariamente essere esteso alla compagine imprenditoriale e a tutti i comparti produttivi dove si concentra l’occupazione in Italia».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *