Roma, 6 marzo 2020 – Supporto al sistema sanitario e alla protezione civile, sostegno al lavoro e al reddito dei lavoratori attraverso l’utilizzo della Cigo, del Fis e della Cassa in Deroga, così da includere tutte le imprese, incluse le piccole e medie imprese da 1 a 15 dipendenti, oltre ad un intervento immediato sul versante degli aiuti alle aziende operativi su tutto il territorio nazionale. E’ questo il nuovo pacchetto di misure che il Governo si appresta a varare per fronteggiare la congiuntura insieme ad «un intervento più massiccio di stimolo all’economia da coordinare a livello europeo» ha annunciato il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri durante il vertice con le Parti sociali, le Regioni e l’Anci a Palazzo Chigi. Gualtieri ha ribadito l’impegno dell’Esecutivo per ottenere flessibilità aggiuntiva sul patto di stabilità europeo, per uno stock pari allo 0,5%, pari ai 7,5 miliardi mobilitati dal prossimo decreto ha poi precisato il presidente del Consiglio Conte raddoppiando l’intervento inizialmente previsto. L’Esecutivo ha già inviato la lettera con cui informa la Commissione Ue della necessità di sforare il deficit mentre il Consiglio dei Ministri ha inviato la Relazione al Parlamento. La Cisl, pur apprezzando gli sforzi del Governo, incalza il Governo a mettere in campo misure adeguate alla portata dell’emergenza sanitaria ed economica, mettendo come priorità l’assunzione di nuovo personale medico, infermieristico e paramedico nelle strutture ospedaliere pubbliche, una rinnovata sinergia con la Sanità Privata dove la richiesta della confederazione verte sull’immediato sblocco della contrattazione. Per la segretaria generale della Cisl Annamaria Furlan «di certo è una buona notizia avere un margine di manovra più significativo ma bisogna pensare anche alla salute economica del Paese» e ancora «occorre un coinvolgimento concreto dell’Europa». In Italia i dati economici e le stime al ribasso sulla crescita espongono ad un rischio elevato decine di migliaia di posti di lavoro e un pezzo importante della produzione italiana. La fibrillazione a cui sono sottoposte le filiere strategiche a partire da turismo e commercio, trasporti e logistica, servizi e manifattura, edilizia e agroalimentare, cooperazione e terzo settore – sottolinea la Cisl – richiede l’intervento diffuso di uno strumento universale di sostegno al reddito con l’estensione della Cassa in deroga a tutto il territorio nazionale, per tutti i settori e per l’insieme delle tipologie contrattuali. Il Governo sta in ogni caso già lavorando a una “fase tre” di intervento, con misure aggiuntive di incoraggiamento alle imprese attraverso il coinvolgimento della Unione Europea, della Comunità Internazionale, del sistema bancario e di Cassa Depositi e Prestiti per l’attivazione di ulteriori canali di credito agevolato. Il Ministro ha inoltre profilato la possibilità di allargare lo strumento dei congedi parentali, alla luce della sospensione delle attività didattiche degli istituti scolastici su scala nazionale e di sostenere le famiglie attraverso misure in via di definizione. Nei giorni scorsi il Governo ha intanto varato un primo Decreto Legge che ha introdotto “Misure urgenti di sostegno alle famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”: un primo necessario supporto economico ai cittadini e alle imprese che affrontano problemi di liquidità finanziaria a causa dell’emergenza sanitaria internazionale dichiarata dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e agli episodi di diffusione del virus in Italia. Il provvedimento interviene in diversi ambiti, dalla sospensione dei termini per versamenti ed altri adempimenti nella zona rossa, alle misure di sostegno alle famiglie, ai lavoratori dipendenti e autonomi e di potenziamento degli ammortizzatori sociali e in favore dei soggetti che risentono delle conseguenze, anche indirette, dell’emergenza sanitaria fino alle misure di sostegno al comparto turistico, con la sospensione del versamento dei contributi previdenziali e delle ritenute fiscali fino al 30 aprile per le strutture ricettive, le agenzie di viaggio e i tour operator mentre per coloro che non abbiano potuto viaggiare o usufruire di pacchetti turistici a causa delle misure di contenimento e di prevenzione della diffusione della malattia, si prevedono specifiche forme di compensazione. Dal 5 marzo sono inoltre operative, con un Decreto entrato subito in vigore, le misure riguardanti il contrasto e il contenimento dell’epidemia sull'intero territorio nazionale: sospensione dell’attività didattica fino al 15 marzo, stop a visite guidate, manifestazioni, congressi, meeting ed eventi sociali ma anche il divieto di permanere nelle sale di attesa dei pronto soccorso, stop a strette di mano e abbracci. In un successivo provvedimento di Legge saranno valutate specifiche misure di sostegno alle famiglie che hanno i figli sotto i 14 anni a casa per la chiusura delle scuole.