Roma, 23 aprile 2020 – Approda al ministero dello Sviluppo Economico la vertenza dei 1.800 lavoratori della catena Scarpe & Scarpe presente sul mercato con 153 punti vendita. Al tavolo permanente, convocato in videoconferenza hanno preso parte oltre ai rappresentanti aziendali i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, le Regioni Lombardia e Piemonte e i Commissari nominati il 15 aprile dal Tribunale di Torino in seguito all’istanza di concordato preventivo presentata dai vertici societari. La direzione aziendale, nel confermare lo stato di passività in cui verserebbe l’impresa imputabile a situazioni pregresse ed n oltre 50 milioni di euro di mancate fatturazall’emergenza Coronavirus con oltre 50 milioni di euro di mancate fatturazioni previste, ha comunicato di aver avviato un’analisi preliminare per la redazione di un piano industriale utile alla ripresa delle attività prevista presumibilmente per il mese di maggio che dovrebbe riguardare l’avvio di una campagna promozionale di alta scontistica per alleggerire il magazzino e la revisione della gamma dei prodotti e dei marchi commercializzati. I sindacati hanno ricostruito i tratti salienti della vertenza, dalla definizione della contrattazione integrativa al mancato saldo delle competenze del mese di febbraio fino all’accordo sottoscritto per l’accesso alla Cigd per 9 settimane al quale è seguita la presentazione dell’istanza di concordato preventivo. Nel ribadire che la crisi della Società non è di certo riconducibile esclusivamente alla crisi causata dalla pandemia, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, oltre a sollecitare alla direzione aziendale l’adempimento degli obblighi contrattuali ed economici nei confronti dei dipendenti, hanno chiesto ed ottenuto di avviare un confronto – fissato per il prossimo 28 aprile – sulle misure di prevenzione e protezione da adottare in caso di riapertura dei punti vendita funzionali alla salvaguardia della salute e della sicurezza dei lavoratori e del contenimento del contagio da Covid-19. A stretto giro sarà anche convocato un coordinamento sindacale unitario. I Commissari hanno dichiarato disponibilità al confronto con i sindacati, nei tempi in cui l’azienda produrrà tutti dati del piano concordatario e non più tardi del 12 giugno 2020. Il Mise e le Regioni, sulla base dell’attuale quadro di norme emergenziali hanno dato disponibilità a favorire le procedure di accesso alla Cigd ed alle anticipazioni bancarie lasciando il tavolo aperto a qualunque necessità Istituzionale . «Abbiamo ribadito le nostre perplessità sul percorso della vertenza e sulla condizione dei lavoratori ancora in attesa di ricevere il sostegno al reddito e senza certezze sulle sorti future» ha dichiarato la funzionaria della Fisascat Cisl nazionale Stefania Chicca al termine del confronto. La sindacalista sottolinea «la impossibilità dei lavoratori di recuperare anche le spettanze pregresse non corrisposte in tempi brevi, situazione di fatto ascrivibile alla procedura concorsuale alla quale è ricorsa la direzione di Scarpe & Scarpe che riconduce ogni decisione al Tribunale competente». «Allo stato sarebbe utile capire le reali intenzioni del marchio, come punterebbe al rilancio dei negozi e alla ripresa delle attività» ha concluso la sindacalista sottolineando che «è necessario che l’azienda fornisca un quadro chiaro del piano industriale oltre ad un aggiornamento sulla possibilità di ottenere la liquidità che consenta di corrispondere quanto dovuto ai lavoratori ancora in attesa di ricevere l’ammortizzatore sociale».

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