Roma, 23 ottobre 2020- Valutare attentamente le ricadute occupazionali e sociali dell’ultimo DPCM del 18 ottobre 2020 per gli oltre 25mila lavoratori delle Sale Bingo e Gaming Hall e indirettamente per gli altri operatori dell’indotto e delle aziende fornitrici di servizi.
E’ la richiesta unanime dei sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UIltucs e delle associazioni di categoria Fipe Confcommercio ed EGP, l’Associazione Esercenti Giochi Pubblici, firmatarie dell’Accordo nazionale di Lavoro per le Sale Bingo e Gaming Hall, parte integrante del contratto nazionale dei Pubblici Esercizi.
Le parti chiedono all’Esecutivo di considerare l’efficacia dei protocolli di sicurezza già adottati e condivisi per il contenimento del Covid-19 a tutela della salute pubblica e di prevedere anche per le attività delle sale giochi, sale scommesse e bingo, in concessione statale, gli stessi orari di apertura al pubblico – che in molti casi già prevedono da tempo consistenti limitazioni orarie- applicati nel comparto della ristorazione. In particolare la richiesta verte sul posticipo dell’orario di chiusura dalle ore 21 alle ore 24, in forza delle stringenti misure di sicurezza osservate nei luoghi di gioco, a partire dalle postazioni individuali per la fruizione dei servizi di gioco o la limitazione dei tavoli del bingo a quattro persone.
Il protocollo di sicurezza di settore è stato sottoscritto da aziende e sindacati il 14 maggio 2020 e valutato dal Comitato tecnico scientifico della Protezione civile l’8 giugno 2020, contribuendo alla formulazione delle linee guida per “Sale slot, sale giochi, sale bingo e sale scommesse” approvate nell’ultima versione l’8 ottobre scorso dalla Conferenza delle Regioni e province autonome.
Il riconoscimento dell’efficacia delle misure di contenimento previste dal Protocollo in termini di protezione degli avventori delle sale dai rischi di contagio è solo uno dei passaggi dell’Avviso comune rivolto al Governo, che chiarisce gli evidenti rischi occupazionali e sociali per gli oltre 25mila lavoratori della distribuzione specializzata dei giochi pubblici.
Il segretario nazionale della Fisascat Cisl Mirco Ceotto ha sollecitato “la revisione dei limiti orari disposti dall’ultimo Dpcm”. Il sindacalista ha ribadito “il rispetto dei protocolli di sicurezza condivisi tra le parti” e che “tutte le imprese del settore si sono attrezzate con procedure e sistemi di sicurezza che rispondono al meglio per la protezione individuale dei lavoratori e dei clienti”.