Guarini: «Con Intesa Parti Sociali firmatarie della contrattazione nazionale di settore prendono atto della necessità di implementare le politiche attive del lavoro»

Roma, 10 dicembre 2020 – “La formazione continua rappresenta uno strumento strategico per innalzare il livello del capitale umano nel mercato del lavoro, offrendo ai lavoratori l’opportunità di acquisire nuove o maggiori competenze e di dotarsi degli strumenti utili per adattarsi alle trasformazioni in atto e, al tempo stesso, per sostenere le imprese nel processo di adeguamento dei modelli organizzativi e produttivi determinati dall’emergenza epidemiologica da Covid-19”.

E’ una delle premesse dell’Accordo Quadro siglato dalle associazioni imprenditoriali Federalberghi e Faita con la partecipazione di Confcommercio e i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, il primo sottoscritto nel terziario privato per l’accesso al Fondo Nuove Competenze istituito presso l’Agenzia nazionale delle politiche attive del lavoro, Anpal Servizi, con una dotazione di 730 milioni di euro complessivi, disponibili fino ad esaurimento. Nel comparto turistico ricettivo operano circa 55mila imprese e trovano occupazione circa 450mila persone, di cui 380 mila dipendenti; il valore del settore è stimato in 90miliardi di euro; gli esercizi ricettivi italiani ospitano ogni anni più di 430milioni di pernottamenti.

«Con l’accordo quadro le Parti Sociali firmatarie della contrattazione nazionale di settore – ha dichiarato il segretario generale della Fisascat Cisl Davide Guarini – prendono atto della necessità di implementare le politiche attive del lavoro volte a riqualificare la professionalità dei lavoratori di un settore gravemente provato dalla crisi pandemica».

Guarini ha sottolineato «il ruolo della contrattazione e la valorizzazione del livello decentrato aziendale e territoriale dove realizzare specifiche intese sulla rimodulazione dell’orario di lavoro per mutate esigenze organizzative e produttive dell’impresa, attraverso le quali parte dell’orario di lavoro viene finalizzato allo svolgimento di percorsi formativi».

Il sindacalista ha evidenziato anche «l’opportunità di valorizzare la rete della bilateralità settoriale, che già sostiene attivamente lavoratori ed imprese, ed il Fondo Interprofessionale di riferimento For.Te.».

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