Roma, 21 maggio 2021 – In attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Sostegni Bis la Fisascat Cisl commenta positivamente le anticipazioni sulle misure a favore degli agenti e dei rappresentanti di commercio. Il Dl ha recepito le osservazioni delle associazioni di categoria (di cui al link https://bit.ly/3wnCpwH) sulla necessità di modificare i criteri di accesso ai nuovi contributi a fondo perduto previsti dal decreto; nel merito cambiano, i parametri per il calcolo della perdita subita, decisamente più adeguati rispetto ai precedenti. 

Per comprendere il funzionamento dei nuovi contributi è necessario operare una distinzione tra "Vecchi Beneficiari" e "Nuovi Beneficiari" del trattamento: 

VECCHI BENEFICIARI 

Sono coloro che hanno ottenuto il primo contributo a fondo perduto, previsto dal precedente Decreto Sostegni, e che riceveranno automaticamente nelle prossime settimane lo stesso importo attraverso bonifico o credito d’imposta. Non servirà presentare una nuova richiesta all’Agenzia delle Entrate. 

Per questi soggetti sarà possibile aumentare il valore del sostegno che riceveranno presentando una domanda per ottenere un contributo a fondo perduto alternativo, a condizione di aver avuto un calo superiore al 30% tra l’ammontare medio delle fatture emesse nel periodo tra il 1° aprile 2020 e il 31 marzo 2021 e quelle del periodo dal 1° aprile 2019 al 31 marzo 2020.

In questo caso, andrà applicata una percentuale sulla differenza tra l’ammontare medio delle fatture emesse nel periodo tra il 1° aprile 2020 e il 31 marzo 2021 e l’ammontare medio di quelle emesse del periodo dal 1° aprile 2019 al 31 marzo 2020 secondo queste fasce:

  • 60% per coloro che hanno ricavi e compensi non superiori a 100.000 euro;
  • 50% per coloro che hanno ricavi e compensi superiori a 100.000 euro e fino a 400.000 euro;
  • 40% per coloro che hanno ricavi e compensi superiori a 400.000 euro e fino a 1 milione di euro;
  • 30% per coloro che hanno ricavi e compensi superiori a 1 milione di euro e fino a 5 milioni di euro;
  • 20% per coloro che hanno ricavi e compensi superiori a 5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro.

Considerando il precedente contributo percepito:

  • se la cifra ottenuta con i nuovi parametri è superiore, la differenza si aggiunge alla somma che riceveranno in automatico;
  • se la cifra ottenuta è inferiore, si ha diritto comunque alla somma già ricevuta con il precedente Decreto Sostegni;

Esempio pratico:  se con il precedente Decreto Sostegni avete ricevuto € 2.000, nelle prossime settimane riceverete la stessa somma. Però, se utilizzando i nuovi parametri sopra indicati, il contributo risulterà essere di € 3000, vi verrà riconosciuto un contributo alternativo aggiuntivo di € 1000. Al contrario, se con il nuovo sistema di calcolo vi risulterà un contributo più basso, ad esempio di € 1500,  riceverete comunque € 2000.

NUOVI BENEFICIARI

Coloro che sono rimasti esclusi dal precedente contributo a fondo perduto dovranno verificare di aver avuto una perdita superiore al 30% usando gli stessi parametri, ma dovranno applicare delle percentuali diverse alla differenza tra l’ammontare medio delle fatture, ossia:

  • 90% per coloro che hanno ricavi e compensi non superiori a 100mila euro;
  • 70% per coloro che hanno ricavi e compensi superiori a 100mila euro e fino a 400mila euro;
  • 50% per coloro che hanno ricavi e compensi superiori a 400mila euro e fino a 1 milione di euro;
  • 40% per coloro che hanno ricavi e compensi superiori a 1 milione di euro e fino a 5 milioni di euro;
  • 30% per coloro che hanno ricavi e compensi superiori a 5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro;

È comunque garantito un contributo minimo non inferiore a € 1.000 per le persone fisiche ed a € 2.000 per i soggetti diversi dalle persone fisiche. L’importo del contributo riconosciuto non può superare € 150.000.

Nel Decreto Sostegni è previsto anche un ulteriore contributo che verrà calcolato sulla base delle perdite di esercizio registrate nel confronto tra il 2020 e il 2019. Su questo contributo dovremo attendere delle precisazioni sul metodo di calcolo da parte del  Ministero dell’economia e delle finanze.

Ad ogni modo, questo contributo dovrebbe essere riconosciuto ai soggetti che svolgono attività d’impresa, arte o professione e che producono reddito agrario, titolari di partita IVA residenti o stabiliti nel territorio dello Stato. I requisiti richiesti saranno:

  • peggioramento del risultato economico d’esercizio relativo al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2020, rispetto a quello relativo al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2019, in misura pari o superiore ad una percentuale che verrà definita dal MEF;
  • aver trasmesso la dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2020 entro il 10 settembre 2021;

Sembra che il calcolo verrà effettuato applicando una percentuale sulla perdita subita. Al risultato andrà detratto quanto già ricevuto con i precedenti contributi a fondo perduto del 2020 e del 2021.

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