Roma, 11 luglio 2019 – Incroceranno le braccia il 26 luglio i 10 mila addetti ai servizi di pulizia civile e industriale dipendenti del Consorzio Manital, il provider specializzato nel settore dei servizi di pulizia civile e industriale, impiegati in appalti pubblici e privati anche per committenze importanti per ministeri e società partecipate dallo Stato.La protesta, indetta dai sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti per rivendicare il pagamento degli stipendi e delle competenze, segue la manifestazione nazionale e il presidio delle lavoratrici e dei lavoratori organizzati a Roma davanti la sede del Ministero dello Sviluppo Economico per dire basta e chiedere soluzioni e interventi strutturali per la risoluzione della vertenza. Prosegue intanto a livello locale la mobilitazione.«Ad oggi molte migliaia di lavoratrici e lavoratori non hanno ricevuto lo stipendio del mese maggio – spiegano i sindacati in un comunicato congiunto dove stigmatizzano anche che «le soluzioni proposte dalla Direzione di Manital e dalle società consorziate nel corso dei mesi trascorsi, a livello territoriale e a livello nazionale, non sono in grado di dare una soluzione positiva e definitiva alle mancate retribuzioni, segno di una crisi complessiva oramai conclamata e strutturale».I sindacati hanno sollecitato «l’intervento di tutti i soggetti coinvolti nella vertenza, a partire dalle Committenze per dare seguito a quanto previsto dalle leggi e dai contratti, ma ad oggi non ci sono state prese di posizione ed interventi risolutivi».

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