Guarini: «Prioritario contrastare la contrattazione in dumping e definire il taglio del cuneo fiscale»Roma, 18 settembre 2019 – Rinnovare i contratti di lavoro resta la mission principale di un sindacato rappresentativo. Lo ribadisce la Fisascat Cisl, in assise a Roma con i componenti del Comitato Esecutivo chiamati a raccolta per fare il punto sullo scenario contrattuale nel commercio, turismo e servizi. Sono oltre 3milioni e mezzo i lavoratori coinvolti entro fine 2019 dalla scadenza dei contratti nazionali; si tratta dei lavoratori del terziario distribuzione e servizi, dei lavoratori del lavoro domestico, del comparto ortofrutticolo e del settore dei servizi socio sanitario assistenziale educativo per i quali già nelle prossime settimane verranno definite le piattaforme unitarie di rinnovo.Per altre centinaia di migliaia di addetti del comparto dei servizi – multiservizi e vigilanza privata in primis ma anche di alcuni segmenti del settore socio sanitario assistenziale educativo – le trattative di rinnovo contrattuale sono in stallo ormai da diversi anni mentre nel settore proliferano i contratti pirata che riducono drasticamente salari, diritti e tutele garantiti invece dai contratti nazionali siglate dalle associazioni maggiormente rappresentative.Sullo sfondo le principali vertenze nel settore che coinvolgono complessivamente oltre 40mila addetti, di cui 18mila interessati dalla maxi operazione di acquisizione Conad/Auchan che cambierà radicalmente la struttura della distribuzione commerciale in Italia, più di 16mila Ex Lsu e Appalti Storici in attesa dei dettagli del processo di internalizzazione del servizio di pulizia ausiliariato e decoro nelle scuole previsto dal 1° gennaio 2020 senza retribuzione da diversi mesi – come nel caso dei lavoratori del Consorzio Manital – e circa 1.860 lavoratori ex Mercatone Uno in attesa di sviluppi al tavolo avviato nei mesi scorsi al Mise.Una riflessione a tutto campo quella promossa dalla Fisascat Cisl alla vigilia della sottoscrizione del rinnovo dello storico accordo sulla rappresentanza siglato da Cgil Cisl Uil e Confindustria il 10 gennaio 2014 e dell’ampliamento della convenzione tra Inps, Inl, Confindustria, Cgil, Cisl Uil.La Fisascat Cisl, che con le associazioni di Confindustria sigla contratti per oltre un milione di addetti dei servizi e del turismo, commenta positivamente la definizione di nuovi meccanismi per misurare il grado di rappresentanza e sancire lo stop ai contratti pirata firmati da sindacati non rappresentativi, sistema adottato anche nel comparto del terziario dove nel 2015 i sindacati confederali Cgil Cisl Uil hanno siglato con la Confcommercio Imprese per l’Italia le regole della contrattazione nazionale e di secondo livello oltre ai nuovi criteri di misurazione e certificazione della rappresentanza e della rappresentatività in un comparto altamente polverizzato dove il ruolo delle Rsa/Rsu è essenziale per l’esigibilità della contrattazione.«E’ prioritario contrastare la proliferazione dei contratti in dumping ed allo stesso tempo consolidare gli interventi di welfare contrattuale previsti dalla contrattazione siglata dalle associazioni sindacali maggiormente rappresentative» ha dichiarato il segretario generale della categoria Davide Guarini sottolineando «che la sottoscrizione della convenzione tra l’Inps, Inl, Confindustria e Cgil Cisl Uil rappresenta un ulteriore passo avanti in questa direzione che si muove verso un sistema di rappresentanza certificata che dovrà necessariamente essere esteso alla compagine imprenditoriale e a tutti i comparti produttivi dove si concentra l’occupazione in Italia».Il sindacalista ha commentato positivamente l’avvio del confronto Governo Parti Sociali con la riproposizione della piattaforma unitaria Cgil Cisl Uil dal titolo “Le priorità di Cgil Cisl Uil per il futuro del Paese” sostenuta nei mesi scorsi con diverse mobilitazioni sindacali. «Condividiamo in pieno la proposta confederale sulla riduzione del cuneo fiscale, per alzare le buste paga dei lavoratori e le pensioni e sostenere le imprese che producono il 75% per i consumi interni» ha dichiarato Guarini esprimendo apprezzamento «per l’avvio del confronto istituzionale previsto già dalla prossima settimana in tema di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro dove il quotidiano bollettino sulle morti bianche continua a riempire purtroppo le pagine di cronaca».«Come categoria – ha concluso il sindacalista – abbiamo anche bisogno di ragionare sui nuovi scenari economici e del mercato dei servizi, come anche sulle prospettive della distribuzione commerciale in Italia dove appare evidente il cambio di paradigma con la radicale trasformazione del format distributivo che si orienterà sempre più verso un formato glocal anche correlato alla nuove dinamiche di acquisto che si evolvono rapidamente verso l’e-commerce».