Siglato un accordo sul piano di incentivazione alla risoluzione consensuale del rapporto di lavoro per 145 fte.
Roma, 7 maggio 2021 - Raggiunto un altro tassello nel percorso di riorganizzazione avviato da Coop Allenza 3.0, la più grande cooperativa di consumatori d’Europa, con oltre 2,3milioni di soci, più di 400 punti vendita in 11 Regioni d’Italia e circa 22mila dipendenti. I sindacati di categoria Cgil Cisl Uil hanno siglato con la direzione cooperativa un accordo, sul piano di incentivazione alla risoluzione consensuale del rapporto di lavoro, nel rispetto delle previsioni normative del Decreto Sostegni, “quale misura di gestione della complessa contrazione delle ore di lavoro necessarie” si legge nell’intesa. L’incentivo all’esodo volontario è quantificato in 40mila euro lordi, al 4 livello, da riproporzionare per gli altri, fino ad un numero massimo di 145 fte. Sono esclusi dal piano di risoluzione consensuale i gruppi guida (direttore, assistente del direttore, capo reparto, assistente capo reparto), farmacisti, ottici, oltre al personale di sede. Fermo restando il numero massimo dei lavoratori dichiarati incentivabili per singola provincia, possono aderire al piano i lavoratori in possesso dei requisiti pensionistici entro il 31 dicembre 2024.
«Con l’accordo sottoscritto in tema di risoluzioni incentivate di rapporti di lavoro – ha dichiarato il segretario nazionale della Fisascat Cisl Vincenzo Dell’Orefice – si è inteso fornire ai lavoratori che volontariamente dovessero decidere di risolvere il proprio rapporto di lavoro una opzione anche legata al requisito pensionistico». «Tuttavia la mappatura dei lavoratori incentivabili – ha sottolineato il sindacalista – evidenzia delle asimmetrie in termini dimensionali». «Detti fenomeni di disallineamento tra i fabbisogni e le disponibilità – ha sottolineato – non si evidenziano solo in alcune aree del Mezzogiorno d’Italia ma anche in un contesto territoriale che da sempre rappresenta il fulcro commerciale della distribuzione cooperativa come è Bologna». «L’intesa – ha concluso – annulla le ricadute sociali negative della riorganizzazione e consente di gestire la rimodulazione oraria degli organici».
Il confronto con la direzione aziendale è aggiornato al 10 maggio. Sul tavolo il Bilancio consuntivo 2020 e la situazione della rete commerciale a gestione diretta presente in Sicilia.