Guarini: «Individuati i criteri che non disconoscono le esigenze di efficientamento dei player commerciali e le aspettative dei lavoratori»

Roma, 24 luglio 2020 – Primo spiraglio sulla trattativa sul Piano di Rilancio presentato da Coop Alleanza 3.0.

La direzione cooperativa ha siglato con i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs un Accordo Quadro sulle linee guida da seguire nella realizzazione delle misure annunciate, con nuovi investimenti e nuove aperture e con la ristrutturazione della rete vendita in Puglia, in Basilicata e in Sicilia, dove il CdA di Coop Alleanza 3.0 è giunto alla conclusione non sia possibile proseguire l’esperienza della gestione diretta.

L’intesa prevede un forte protagonismo delle relazioni sindacali a livello decentrato; in ordine alle dismissioni dei punti vendita e alla gestione delle ricollocazioni del personale le parti hanno infatti stabilito un percorso che prevede l’apertura di un tavolo di confronto negoziale ben 60 giorni prima del perfezionamento della dismissione del punto vendita. In tale ambito si pattuiranno le condizioni di ricollocazione dei lavoratori che, per le operazioni relative al centro nord, potranno anche optare per restare alle dipendenze della cooperativa nel caso in cui a subentrare fosse una impresa commerciale e non una cooperativa.

Con l’Accordo Quadro Coop Alleanza 3.0 si è impegnata ad agevolare la riorganizzazione della propria base occupazionale anche per il tramite del ricorso ad una procedura di licenziamento collettivo da chiudersi con il solo criterio della non opposizione e con la previsione di un incentivo all’esodo di 40mila euro lordi per i lavoratori full-time 4° livello, incentivo che sarà riproporzionato e riparametrato agli orari e al livello posseduto dai lavoratori.

Per quanto attiene al perimetro commerciale siciliano le pattuizioni raggiunte prevedono che il negoziato sulla dismissione dei 12 ipermercati ubicati nell’isola (Forum, La Torre, Ragusa, Katanè, Le Ginestre, Le Zagare e Milazzo e i negozi di Palermo Via Di Giovanni, Palermo Via Di Marzo, Palermo Via Fante, Bagnasco e Bronte) sarà oggetto di un ulteriore confronto per operare una disamina approfondita in ordine alle concrete possibilità di continuazione dell’attività commerciale e della conservazione dell’occupazione complessiva.

Più specificamente l’equilibrio raggiunto per la Sicilia fotografa la situazione in essere; non basta che il CdA di Alleanza 3.0 abbia deciso di cedere i punti vendita ma per i sindacati è di fondamentale importanza che siano messe sul tavolo delle garanzie per i lavoratori.

Il confronto che si svilupperà per questi punti vendita avrà natura preventiva rispetto all’apertura della formale procedura di cessione di ramo d’azienda; tale aspetto è di fondamentale importanza in quanto dà modo alle parti di proseguire un serrato confronto di merito senza sottostare alla tagliola della scadenza temporale insita nella procedura.

«Si può affermare che con l’intesa – ha dichiarato il segretario generale della Fisascat Cisl Davide Guarini firmatario dell’intesa insieme al segretario nazionale della categoria Vincenzo Dell’Orefice- si è indicata una strada che, con i necessari adeguamenti, potrebbe ben rappresentare un criterio a cui rifarsi per introdurre, nell’ambito delle attività di razionalizzazione delle imprese, elementi condivisi di equilibrio che da un lato non disconoscano le esigenze di efficientamento dei player commerciali e dall’altro i diritti e le aspettative dei lavoratori coinvolti».

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