Roma, 16 giugno 2020 – Nella Giornata Internazionale del Lavoro Domestico la Fisascat Cisl condivide l’appello del sindacato europeo Effat – aderente al sindacato mondiale Iuf Uita Iul – sulla necessità di garantire salari dignitosi, assicurare un ambiente di lavoro sicuro attraverso l’utilizzo corretto dei DPI e libero dalle molestie.
L'Effat stima che in Europa ci siano circa 26 milioni di lavoratori domestici, più della metà dei quali lavorano sommersi.
La natura della prestazione, svolta a stretto contatto con le famiglie e gli anziani, ha reso i lavoratori domestici incredibilmente vulnerabili sia ai rischi diretti per la salute di COVID-19, sia agli effetti collaterali finanziari del blocco e del distanziamento sociale imposti dai diversi Paesi esponendoli pericolosamente al contagio. Milioni di famiglie e di lavoratori domestici in Europa non sono stati dotati degli adeguati dispositivi di protezione individuale (DPI) mentre l’alta presenza di lavoro irregolare nel settore ha lasciato molti lavoratori domestici al di fuori della copertura della retribuzione o dei programmi di sostegno al reddito definiti in risposta alla pandemia.
In Italia sono circa 860mila lavoratori Colf e Badanti regolari a fronte di oltre oltre un milione e 200mila di irregolari stimati, al servizio delle famiglie italiane svolgendo un prezioso ruolo di supporto domestico nella fase di emergenza Covid-19.