CAMPEOTTO E GOLA: «SCONGIURATI I LICENZIAMENTI E LA DELOCALIZZAZIONE, SALVAGUARDATA LA PROFESSIONALITA’»Roma, 28 settembre 2018 – Sviluppi positivi nella vertenza dei lavoratori delle società spoletine di recupero crediti Maran Credit Solution e R&S. L’incontro al ministero del Lavoro tra i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UIltucs e i vertici aziendali ha consentito di giungere ad un accordo con il gruppo svedese Hoist nei tempi dettati dal tribunale di Spoleto nell’ambito della procedura di concordato preventivo aperta dal gruppo Maran nei mesi scorsi. Giovedì 5 ottobre si formalizzerà al dicastero l’intesa sulla chiusura della procedura di licenziamento con il criterio della non opposizione al licenziamento e un incentivo all’esodo volontario fino a 7 mensilità, compreso di preavviso erogato dalla Nuova Maran che si impegna alla riassunzione di 175 lavoratori sui 245 coinvolti. Il ministero del Lavoro ha impegnato le parti ad incontri annuali, il primo entro un anno dall’intesa, finalizzati a monitorare l’attività di sviluppo della Nuova Maran. La newco, che si è resa disponibile ad erogare l’anticipo della retribuzione del mese di ottobre e dei ratei di tredicesima al giorno 15 del mese, ha comunicato a recuperare, qualora il fatturato dovesse attestarsi sui 6milioni di euro, 4 posizioni lavorative entro giugno 2019 e 5 sostituzioni maternità dal 1° gennaio 2019 dal bacino dei 67 lavoratori esclusi dal passaggio ai quali verrà comunque riconosciuto per 30 mesi il diritto di prelazione nella riassunzione. L’intesa, il cui perfezionamento consentirà di formalizzare anche l’accordo di subaffitto della sede di Catanzaro con 72 dipendenti, contempla la costituzione di una commissione paritetica che trimestralmente valuterà la possibilità di incrementare l’occupazione ed effettuerà una verifica e il monitoraggio sul salario variabile e il taglio delle retribuzioni del 15%, operazione che ha consentito di recuperare 10 posizioni lavorative rispetto ai numeri della procedura di licenziamento trasmessa a luglio. Sul salario variabile si sottoscriverà un apposito accordo sperimentale, requisito essenziale il mantenimento del fatturato previsto da Hoist nel progetto di insediamento nazionale. Il referendum dei lavoratori ha approvato a larghissima maggioranza le intese esprimendo dunque un parere favorevole sull’esito della vertenza. Simona Gola della segreteria regionale Fisascat Cisl Umbria ha espresso «soddisfazione per aver raggiunto un accordo che scongiura i licenziamenti e limita il danno occupazionale in un territorio che rappresenta il deserto dell’occupazione in una regione già martoriata dagli eventi sismici degli ultimi anni». Per il funzionario sindacale della Fisascat Cisl nazionale Dario Campeotto «il confronto ha consentito di raggiungere un importante risultato, a cominciare dalla permanenza delle attività sul territorio italiano evitando così la delocalizzazione». «Dopo molti anni di calo – ha concluso il sindacalista – finalmente si può ipotizzare una prospettiva occupazionale positiva».