Roma, 20 settembre 2018 – Approda al ministero del Lavoro la vertenza dei lavoratori delle società spoletine di recupero crediti Maran Credit Solution e R&S. Il nodo principale rimane l’accordo da trovare entro fine settembre con il gruppo svedese Hoist, seguendo i tempi dettati dal tribunale di Spoleto nell’ambito della procedura di concordato preventivo aperta dal gruppo Maran nei mesi scorsi. Il dicastero ha tentato di mediare le distanze tra le parti; il gruppo svedese, che ha dato vita alla newco Nuova Maran con la quale vuole prendere in affitto il gruppo, sarebbe però disposto a riassumere solo 171 dei 245 lavoratori coinvolti lasciando fuori 74 lavoratori. Il mancato accordo trascinerebbe nel baratro I 72 dipendenti della sede di Catanzaro, per la quale è stato trovato un accordo di subaffitto, da formalizzare successivamente all’intesa. La perdita occupazionale è inaccettabile per la Fisascat Cisl, presente all’appuntamento al ministero con il funzionario nazionale Dario Campeotto e con Simona Gola della segreteria regionale Fisascat Cisl Umbria. La categoria cislina punta alla sulla salvaguardia complessiva dei posti di lavoro in un territorio già pesantemente colpito dal terremoto negli ultimi anni. Nel frattempo a Spoleto è proseguita la mobilitazione dei lavoratori di nuovo in sciopero dopo aver appreso del taglio del 35% degli stipendi di agosto. Lunedì 24 e martedì 25 settembreproseguirà in Umbria il confronto azienda sindacati; il ministero del Lavoro convocherà le parti per il prossimo 27 settembre.