Dell’Orefice: «Disponibili al confronto sulla Cigd, ma non si arretra sul piano delle garanzie per i lavoratori»
Roma, 27 maggio 2020 – Sono circa 900 i lavoratori ex Auchan che ad oggi hanno aderito ai percorsi di risoluzione non oppositiva ed incentiva dei rapporti di lavoro stabiliti dalle intese sottoscritte dalla Fisascat Cisl e dalla direzione di Margherita Distribuzione SpA. E’ quanto segnalato dalla direzione societaria nella riunione con la categoria cislina convocata in modalità videoconferenza in presenza, tra gli altri, del segretario nazionale Fisascat Cisl Vincenzo Dell’Orefice.
L’incentivo all’esodo volontario – che, grazie all’intesa sindacale sottoscritta dalla Fisascat Cisl, ammonta a 29mila euro per il IV° livello della rete commerciale e che non potrà essere inferiore ai 34mila euro per il personale delle sedi – ha sinora riscosso un notevole gradimento da parte dei dipendenti interessati.Alla base di tale positivo riscontro vi è certamente la clausola di garanzia prevista dalle intese sindacali e fortemente voluta dalla Fisascat Cisl che prevede il riconoscimento di un incentivo economico che, in ogni caso, non potrà essere inferiore ai 16mila euro per i part-time della rete commerciale che manifesteranno la loro volontà di fuoriuscire. Dal versante delle ricollocazioni i primi 100 posti di lavoro resi disponibili dal sistema Conad sono da ascriversi al bonus di 5mila euro a titolo di sostegno economico per la rioccupazione a carico di Margherita Distribuzione.
Rispetto al prospettato piano di riduzione delle superfici di vendita entro il mese di maggio partiranno i cantieri di Rovato (Bs) e Mesagne (Br), mentre nel mese di giugno prenderanno il via i cantieri di Mestre (Ve), Roncadelle (Bs), Bergamo, Rescaldina (Mi) e Siracusa; queste strutture di vendita subiranno una trasformazione del format e opereranno con l’insegna “Spazio-Conad”. La Fisascat Cisl ha sollecitato e ottenuto l’attivazione di tavoli di monitoraggio a livello di singola piazza affinché questi processi avvengano coordinando gli interventi previsti dalle intese quadro ratificate il 6 aprile 2020.
La direzione aziendale ha inoltre dichiarato l’intenzione di prorogare il ricorso alla Cassa integrazione guadagni in deroga; la Fisascat Cisl si è dichiarata disponibile a riprendere il confronto dal punto nel quale è stato interrotto nelle scorse settimane.
«Ribadiamo la nostra posizione sull’attivazione della Cigd: nello scorso mese di aprile non si arrivò alla sottoscrizione di un’intesa per una chiusura insensata da parte dei nostri interlocutori aziendali, per noi gli argomenti da affrontare restano gli stessi» ha dichiarato il segretario nazionale Fisascat Cisl Vincenzo Dell’Orefice sottolineando che «il ricorso alla cassa integrazione in deroga deve avere un raccordo strettissimo con la causale che ne giustifica l’attivazione e non tradursi in un mero succedaneo di strumenti volti a ridurre i costi gestionali».
«Sulle fuoriuscite assistite economicamente del personale delle funzioni centrali e sulle prenotazioni degli incentivi da parte di quanti lavorano presso la rete commerciale – ha aggiunto il sindacalista – iniziano a scorgersi dei primi incoraggianti segnali in termini di gradimento, ma il mese di giungo ci dirà meglio quale sia effettivamente il livello di risposta delle lavoratrici e dei lavoratori». «Le ricollocazioni, nonostante la fase complessa che l’intero comparto sta affrontando, iniziano a concretizzarsi – ha concluso il sindacalista – non possiamo ancora ritenerci soddisfatti, molto è il lavoro ancora da fare per offrire una prospettiva credibile di continuità occupazionale».
Il tavolo nazionale è stato aggiornato al mese di giugno.