Assogrocery, la Fisascat Cisl fa chiarezza sullo stato del confronto sulla necessaria armonizzazione contrattuale

Roma, 7 gennaio 2020 – Durante il mese di dicembre 2020 fra Fisascat Cisl ed Assogrocery si è svolto un confronto finalizzato, preliminarmente, ad individuare le necessarie forme di armonizzazione per meglio permettere il passaggio delle aziende a questa associate dai vari CCNL applicati al solo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i Dipendenti da Aziende del Terziario, della Distribuzione e dei Servizi.

La determinazione di Assogrocery di riconoscersi nel CCNL TDS ci è stata motivata anche per via del reinquadramento delle attività effettivamente esercitate dalle sue aziende associate da parte dell’Inps nel settore del commercio.

In seno a tale confronto, a cui hanno fattivamente preso parte anche le nostre RSA di settore, esaurita la parte connessa alla suddetta armonizzazione ed all’introduzione del Lavoro Agile per i lavoratori dipendenti, l’Associazione datoriale, atteso che siamo l’unica organizzazione sindacale ad avere rappresentanti sindacali ed iscritti presso la più importante azienda appartenente al suo circuito associativo,  ci ha richiesto di estendere il confronto alla regolamentazione delle attività e dei compensi dei collaboratori Shopper (lavoratori autonomi, occasionali e parasubordinati).

Per parte nostra, non avendo iscritti fra i predetti collaboratori, abbiamo richiesto ad Assogrocery di subordinare l’inizio del confronto concernente le condizioni di questi ultimi all’effettuazione di assemblee ed alla presenza di 4 di loro – individuati dai propri colleghi in occasione delle suddette assemblee – al negoziato che li avrebbe riguardati.

La trattativa, che è stata reale e serrata, ha riguardato diverse tematiche, anche di portata innovativa per tali collaboratori, quali la natura del rapporto di collaborazione e divieto di esclusiva, l’introduzione di un compenso una tantum per la partecipazione ai percorsi formativi, il bilanciamento dei tempi di vita e di lavoro, la tutela della malattia e della maternità (e relative indennità), sicurezza ed infortuni sul lavoro, il sistema incentivante per valorizzare la meritocrazia, la modalità di svolgimento dell’attività dello Shopper, il trattamento minimo di garanzia, la struttura dei compensi e delega alla contrattazione aziendale, l’attivazione di forme di welfare integrativo (e in caso di mancata attivazione un buono benzina o spesa sostitutivo), nonché i diritti di informazione, la costituzione di una Commissione Paritetica, l’introduzione di agibilità sindacali e la possibilità di eleggere dei rappresentanti sindacali per tali collaboratori.

Il percorso da noi tracciato ha previsto i seguenti passaggi conclusivi:

  • un’assemblea generale in modalità video call degli Shoppers svolta nella giornata del 4 gennaio scorso e durante la quale abbiamo illustrato i contenuti negoziati;
  • una consultazione per verificare il livello di condivisione degli stessi Shoppers circa i contenuti loro rappresentati (peraltro riassunti anche in un comunicato sindacale diramato subito dopo l’assemblea) da tenere nelle giornate del 5 e del 6 gennaio.

Stante la diffusa presenza degli Shoppers, per coinvolgere il maggior numero possibile di collaboratori alla consultazione menzionata, abbiamo richiesto ad Assogrocery di far inviare dalle aziende sue associate una comunicazione ed il nostro comunicato riassuntivo dei contenuti negoziati a tutti i loro collaboratori autonomi, occasionali e parasubordinati. Nella comunicazione inviatagli, gli Shoppers hanno avuto indicazioni sulle modalità di espressione del loro consenso (per darci mandato bisogna rispondere alla stessa comunicazione, per manifestare il dissenso è sufficiente non rispondere).

A differenza di quanto affermato in alcune comunicazioni riconducibili a soggetti sindacali non aventi iscritti fra i lavoratori dipendenti del settore e, pertanto, evidentemente in possesso di notizie distorte e non di prima mano, non abbiamo sottoscritto alcun accordo, in quanto, essendo una forza sindacale avvezza a rapportarsi con la realtà e coi lavoratori, procederemo alla conta dei mandati pervenutici prima di considerare conclusa la trattativa.

ALIQUOTE ENASARCO 2021

Con il 2020, sono terminati gli aumenti delle aliquote Enasarco, previsti dal regolamento del 2013.
Per questo motivo, nel 2021 resta in vigore l'aliquota dell'anno scorso ossia il 17% di cui 8,50% a carico degli agenti di commercio e 8,50% a carico delle case mandanti.
Per i massimali e minimali 2021, invece, arriverà apposita comunicazione da parte della Fondazione Enasarco che deve attendere la pubblicazione, da parte dell’Istat, del tasso di variazione annua dell’indice generale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, indispensabile per aggiornare, come previsto dal regolamento, massimali e minimali contributivi.

Antonello Marzolla nuovo Presidente della Fondazione Enasarco

Il Consiglio di Amministrazione di Enasarco ha eletto Antonello Marzolla, quale nuovo Presidente della Fondazione.

Da parte nostra, il massimo sostegno al nuovo Consiglio di Amministrazione ed al nuovo Presidente, dove la nostra lista Solo Agenti in Enasarco ha avuto un ruolo determinante in queste elezioni.

Coopersalute, dal 2021 a rimborso il tampone per accertare la positività al Covid-19

Guarini: «L’intervento di assistenza sanitaria integrativa si inserisce in un più generale quadro di attenzione verso le misure di prevenzione nei luoghi di lavoro»

Roma, 30 dicembre 2020 – Si amplia l’intervento del Fondo di assistenza sanitaria integrativa dei 60mila dipendenti delle imprese della distribuzione cooperativa Coopersalute per fare fronte all’emergenza pandemica.

Dal 1° gennaio 2021 la garanzia del Piano sanitario integrata col rimborso del tampone per accertare la positività al Covid-19. La nuova garanzia prevede che, in caso di ricovero presso strutture pubbliche individuate per il trattamento del virus dal Ministero, l’Iscritto a Coopersalute avrà diritto a un’indennità di 40,00 € per ogni notte di ricovero per un periodo non superiore a 50 giorni all’anno (si specifica che la giornata di ingresso e dimissione costituiscono un’unica giornata ai fini della corresponsione della diaria).

Per l’attivazione della garanzia è necessario che l’Iscritto trasmetta copia della cartella clinica. Nel caso di isolamento domiciliare, a seguito di positività al virus Covid-19, qualora, secondo le prescrizioni dei sanitari e con attuazione delle disposizioni in esso contenute, si renda necessario un periodo di isolamento, avrà diritto a un’indennità di 30,00 € al giorno per ogni giorno di permanenza presso il proprio domicilio per un periodo non superiore a 10 giorni all’anno.

La diaria giornaliera per isolamento domiciliare verrà corrisposta anche qualora l’Iscritto non abbia preventivamente subito un ricovero. Per l’attivazione della garanzia è necessario che l’Iscritto trasmetta il referto del tampone o altro referto medico sanitario che attesti la positività al virus Covid-19 rilasciato dalle Autorità sanitarie competenti.

Dal 1° gennaio 2021 e fino al 28 febbraio 2021 Coopersalute rimborserà inoltre ad ogni Iscritto un tampone antigenico o un tampone molecolare per un importo massimo di 50,00 €. Per l’attivazione della garanzia è necessario che l’Iscritto trasmetta, oltre che alla ricevuta del tampone, una prescrizione medica, su carta bianca, nella quale si richieda il tampone in quanto l’Iscritto è venuto in contatto con soggetti risultati positivi. Anche per l’anno 2021, Piano sanitario di Coopersalute conferma il rimborso del vaccino antinfluenzale a tutti gli Iscritti al Fondo Sanitario che non rientrano nelle campagne vaccinali gratuite organizzate dalle singole Regioni del Paese.

Per ulteriori informazioni consultare sito www.coopersalute.it . Per il segretario generale della Fisascat Cisl Davide Guarini «l’intervento di assistenza sanitaria integrativa svolto da Coopersalute, anche con il rimborso delle spese sostenute per effettuare il tampone per accertare la positività al Covid-19, si inserisce in un più generale quadro di attenzione verso le misure di prevenzione nei luoghi di lavoro dove è prioritario non abbassare la guardia».

«Questa particolare esperienza deve far riflettere i detrattori sulla necessità di conferire agli enti bilaterali settoriali maggiori spazi e competenze» ha aggiunto il segretario nazionale della categoria cislina Vincenzo Dell’Orefice sottolineando che «il Piano Sanitario di Coopersalute dimostra che l’ambito di cogestione rappresentato dalla bilateralità di settore possa fare la differenze ed erogare servizi di qualità ad una base associativa esposta, per la peculiare attività lavorativa svolta a stretto contatto con l’utenza, anche al rischio da contagio da Covid-19».

Indennizzo chiusura attività commerciale 2021

Sulla base di quanto previsto dall'articolo 71 della bozza della Legge di Bilancio 2021, sembra che sia tornato l'indennizzo per la cessazione dell'attività, che era stato sospeso nel 2020 per mancanza di fondi.

Cos'è questo indennizzo?
L’indennizzo per la cessazione definitiva dell’attività commerciale è una prestazione economica concessa anche agli agenti di commercio che cessano di lavorare, senza aver ancora raggiunto i requisiti per la pensione di vecchiaia.

Requisiti
L’indennizzo spetta agli agenti di commercio che:
– abbiano cessato definitivamente l’attività e richiesto la cancellazione dal registro di appartenenza presso la Camera di Commercio o dal Repertorio Economico e Amministrativo (REA);
– al momento della domanda di indennizzo abbiano compiuto almeno 62 anni, se uomini, oppure almeno 57 anni, se donne;
– al momento della cessazione dell’attività per la quale è richiesto l’indennizzo risultino iscritti da almeno cinque anni nella Gestione speciale commercianti;

La concessione dell’indennizzo non è compatibile con la pensione di vecchiaia ma è compatibile con gli altri trattamenti pensionistici diretti.

L’indennizzo è incompatibile con lo svolgimento di qualsiasi attività di lavoro sia dipendente sia autonomo, pertanto, se si riprende una qualsiasi attività lavorativa subordinata o autonoma, si è tenuti a comunicarlo all’INPS entro 30 giorni. In questo caso, l’indennizzo cessa dal primo giorno del mese successivo alla ripresa dell’attività. Importo
L’importo dell’indennizzo è pari al trattamento minimo di pensione previsto per gli iscritti alla Gestione speciale commercianti.
Per il 2020 questo valore è di circa € 516. L'erogazione dell'indennizzo viene effettuata con le stesse modalità e cadenze previste per le prestazioni pensionistiche agli esercenti attività commerciali.
L’indennizzo è assoggettato a tassazione con le stesse modalità previste per la generalità dei trattamenti pensionistici, non è previsto il pagamento di interessi legali, né la rivalutazione monetaria, né l'applicazione di trattenute sindacali e/o l'erogazione di trattamenti di famiglia.
L'indennizzo è diventato strutturale da qualche anno, tuttavia la concessione dello stesso è subordinata alla disponibilità delle risorse di cui all'apposito fondo per la razionalizzazione della rete commerciale presso l'Inps.
Per questo motivo, ossia la mancanza di fondi, nel 2020 questo indennizzo era stato sospeso. La legge di bilancio 2019 ha ripristinato, a decorrere dal 1° gennaio 2019, l'obbligatorietà del contributo aggiuntivo dello 0,09% per finanziare questo fondo.
Con la nuova legge di bilancio, per il 2021 resta tutto uguale, ma dal 2022 la percentuale passa allo 0,48% aggiuntivo, di cui:
– 0,46% è destinata al finanziamento del Fondo;
– 0,02% è devoluto alla Gestione dei contributi e delle prestazioni previdenziali degli esercenti attività commerciali.

Non essendo ancora stata approvata la Legge di Bilancio, vi invitiamo ad attendere che il provvedimento sia definitivo.

Da quel momento, potrete recarvi presso la sede Inas Cisl a voi più vicina per istruire la pratica: www.inas.it

FONDAZIONE ENASARCO, CON 8 CONSIGLIERI ELETTI NEL CDA LA GRANDE COALIZIONE GOVERNA IL FUTURO DELL’ENTE PREVIDENZIALE

CONFERMATI GLI IMPEGNI PRESI IN CAMPAGNA ELETTORALE: VERSO UNA MIGLIORE ASSISTENZA PER LA CATEGORIA

Roma, 30 dicembre 2020 – Migliore assistenza e nuovi investimenti a favore degli agenti e dei rappresentanti di commercio fortemente provati dall’emergenza pandemica. Con 8 Consiglieri su15 eletti nel Cda della Fondazione Enasarco, la grande coalizione delle associazioni rappresentative della categoria e delle case mandanti, che così conquista la maggioranza in seno all’Ente Previdenziale, esprime grande soddisfazione per l’esito delle votazioni dell’Assemblea dei Delegati regolarmente convocata ed espletata il 23 dicembre 2020. La nuova governance ribadisce gli impegni presi volti ad orientare l’intervento della cassa previdenziale sempre più verso una maggiore assistenza ed un maggiore pragmatismo, in un contesto economico complesso che sconterà ancora per lungo tempo gli effetti della crisi sanitaria ed economica generata dalla pandemia da Covid-19. Tra le priorità anche rendere più snello e trasparente l’operato della Fondazione Enasarco, con una informazione dedicata, e migliorare l’intervento volto alla formazione per accrescere la professionalità dei collaboratori del terzo millennio in cui si assiste alla crescita esponenziale dell’e-commerce, cambiamento epocale che va accompagnato riprogettando il ruolo della categoria che dovrà essere sempre più capace di contrastare i fenomeni di concorrenza sleale. Prossimo passo del Cda della Fondazione Enasarco l’elezione del nuovo Presidente e dei Vice Presidenti espressione della maggioranza di governo che sin da ora sollecita anche lo sblocco immediato del Firr.

Fondazione Enasarco, con 8 consiglieri eletti nel Cda la grande coalizione governa il futuro dell’ente previdenziale. Confermati gli impegni presi in campagna elettorale: verso una migliore assistenza per la categoria

Roma, 30 dicembre 2020 – Migliore assistenza e nuovi investimenti a favore degli agenti e dei rappresentanti di commercio fortemente provati dall’emergenza pandemica.

Con 8 Consiglieri su15 eletti nel Cda della Fondazione Enasarco, la grande coalizione delle associazioni rappresentative della categoria e delle case mandanti, che così conquista la maggioranza in seno all’Ente Previdenziale, esprime grande soddisfazione per l’esito delle votazioni dell’Assemblea dei Delegati regolarmente convocata ed espletata il 23 dicembre 2020.

La nuova governance ribadisce gli impegni presi volti ad orientare l’intervento della cassa previdenziale sempre più verso una maggiore assistenza ed un maggiore pragmatismo, in un contesto economico complesso che sconterà ancora per lungo tempo gli effetti della crisi sanitaria ed economica generata dalla pandemia da Covid-19.

Tra le priorità anche rendere più snello e trasparente l’operato della Fondazione Enasarco, con una informazione dedicata, e migliorare l’intervento volto alla formazione per accrescere la professionalità dei collaboratori del terzo millennio in cui si assiste alla crescita esponenziale dell’e-commerce, cambiamento epocale che va accompagnato riprogettando il ruolo della categoria che dovrà essere sempre più capace di contrastare i fenomeni di concorrenza sleale.

Prossimo passo del Cda della Fondazione Enasarco l’elezione del nuovo Presidente e dei Vice Presidenti espressione della maggioranza di governo che sin da ora sollecita anche lo sblocco immediato del Firr.

Vaccini Covid-19: indispensabile includere gli addetti dei servizi di pulizia e sanificazione in ambito sanitario. Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti Uil inviano una lettera al Ministro della Salute ed a altre Autorità impegnate nell’emergenza

Roma, 29 dicembre 2020 – “Non si possono escludere le lavoratrici e i lavoratori dei servizi di pulizia e sanificazione in ambito sanitario, sociosanitario e RSA dal Piano di vaccinazione prioritario anti-SARS-CoV/COVID-19 avviato in questi giorni”, è quanto affermano Maria Grazia Gabrielli, Davide Guarini e Claudio Tarlazzi, Segretari Generali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti Uil, in una lettera inviata al Ministro della Salute ed a altre Autorità impegnate nell’emergenza della pandemia in atto.

"Le lavoratrici e lavoratori dei servizi in appalto di pulizie e sanificazione che operano nelle strutture sanitarie, sociosanitarie e nelle RSA, parimenti al personale diretto, sono “in prima linea” fin dall’inizio dell’emergenza pandemica e, come loro, hanno un rischio elevato di essere esposti al contagio da COVID-19 e di trasmetterlo a pazienti e persone vulnerabili in contesti sanitari e sociali, pertanto – proseguono Filcams, Fisascat, Uiltrasporti – la loro mancata inclusione realizzerebbe un’ulteriore, grave difformità di trattamento tra lavoratori diretti e lavoratori in appalto che è assolutamente inaccettabile, a maggior ragione in questa fase particolarmente delicata dove la non omogeneità di tutele può mettere a rischio gli standard di sicurezza e protezione dal contagio di tutto il sistema di prevenzione".

"Vaccinare prioritariamente anche queste lavoratrici e lavoratori, al pari del personale sanitario, aiuterà certamente a mantenere la resilienza del servizio sanitario stesso”.

"Fin dall’inizio del drammatico periodo della pandemia, queste lavoratrici e lavoratori sono stati troppo spesso dimenticati. C’è stata scarsa considerazione del valore del loro lavoro, che invece è indispensabile, per questo – concludono i Segretari Generali – ci aspettiamo un riscontro positivo alla nostra richiesta, a tutela di lavoratrici e lavoratori, che da mesi, insieme a molti altri, sono in prima linea nell’interesse dell’intera collettività".

Vigilanza Privata e addetti alla sicurezza in sciopero, boom di adesioni. La categoria in protesta per il contratto: mobilitazione riuscita nonostante il pressing delle Prefetture

Roma, 24 dicembre 2020 – Massiccia adesione, quella registrata allo sciopero della vigilanza privata e degli addetti alla sicurezza di oggi: tantissimi lavoratori e lavoratrici del settore hanno risposto positivamente allo sciopero proclamato dai sindacati di categoria, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs per un rinnovo contrattuale atteso ormai da ben 5 lunghissimi anni.

In ogni angolo d’Italia lavoratori e lavoratrici del settore hanno fatto sentire la loro voce nonostante le forti pressioni arrivate da parte di alcune Prefetture italiane, anche in spregio alle norme del settore che consentono legittimamente ai lavoratori di esprimere il loro dissenso attraverso lo sciopero.

“Non ci hanno fermati – commentano Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs – e noi non abbiamo intenzione di allentare la presa. Lo dobbiamo a chi ha lavorato ogni giorno dall’inizio della pandemia senza tirarsi mai indietro: lavoratori che trovate davanti ai supermercati, alle banche, agli ospedali e alle strutture Covid, che presidiano la nostra sicurezza e lo fanno spesso in condizioni di estrema precarietà e senza nessun riconoscimento".

La protesta è solo una delle azioni che intendono mettere in campo i sindacati, pronti a sollecitare nuovamente la convocazione, attesa, e a più riprese chiesta, da parte delle ministre Nunzia Catalfo e Luciana Lamorgese, chiamate in causa insieme al premier Giuseppe Conte da una lettera in cui si manifesta tutta la gravità di una situazione giunta ormai oltre al limite. “Rinnoviamo l’appello alle ministre Catalfo e Lamorgese per un rapido e risolutivo intervento – concludono i sindacati – perché questa situazione di incertezza, sfruttamento e umiliazione che colpisce oltre 100.000 lavoratori in Italia è gravissima, oltre ad essere umanamente inaccettabile”.

Lettera del Segretario Generale Fisascat Cisl Davide Guarini alle iscritte e agli iscritti

Care iscritte, cari iscritti,

l’imminenza delle festività natalizie e di fine anno di questo particolarissimo 2020 induce ciascuno di noi a qualche necessaria riflessione su quanto abbiamo vissuto e stiamo ancora vivendo.

Un anno eccezionale, quello che sta per concludersi, e che ha tragicamente cambiato il corso della vita di migliaia di famiglie in Italia e nel mondo.

L’epidemia da Covid-19 ha spezzato il fitto tessuto delle nostre relazioni, dei nostri rapporti; l’intero Paese, si è scoperto vulnerabile e inadeguato.

I luoghi della socialità si sono rivelati all’improvviso ed inaspettatamente insicuri a causa del virus e, spesso, a loro volta, focolai del nemico subdolo ed invisibile contro il quale la battaglia ingaggiata ormai quasi da un anno prosegue senza pause ed a ritmo incessante.

Questa epidemia ha provato a far cambiare carattere a tutti quei luoghi che, sino a prima che la triste contabilità quotidiana di nuovi contagiati e di decessi divenisse una tetra costante, erano i “nostri posti”: i luoghi di lavoro, le assemblee e le riunioni sindacali, le manifestazioni, i presidi e gli scioperi, i tavoli di trattativa ed i sit-in.

I posti del nostro quotidiano agire, deprivati della presenza umana, si sono trasformati in ambienti desolati o veri e propri non-luoghi, dove l’assenza della persona è diventata la presenza più ingombrante e fastidiosa. Piazze e strade vuote di gente, saracinesche di esercizi commerciali abbassate, scuole ed uffici pubblici vuoti, a fare da scenario surreale a giorni, settimane e mesi, votati ad un confino domestico fatto di interminabile attesa. Le acute e penetranti sirene delle ambulanze, costante colonna sonora degli ultimi tragici istanti di vita per molti, riecheggiano ancora oggi e non paiono volersi spegnere.

Nel tempo, fattosi ad un tratto rallentato e sordo, che abbiamo attraversato e che ancora viviamo, le donne e gli uomini della Fisascat-Cisl sono riusciti, col loro impegno, la loro generosità, il loro valore, ad affermare, contro ogni cinico pronostico, sulla desolazione e la resa, la superiorità dell’Umanità nella naturalezza e semplicità dei gesti soliti e nella quotidiana attività di chi fa non un mestiere, ma opera per gli altri.

Nella desolazione totale e anche quando ogni pensiero sul futuro si colorava di tinte funeree, quel barlume di Umanità, scaturente dalla nostra Comunità, ha sancito l’affermazione definitiva della solidarietà vissuta come esperienza concreta e militante.

In questo anno che sta per concludersi siamo cambiati restando fedeli e coerenti con la parte migliore di noi, ovverosia con ciò che facciamo assieme per le nostre iscritte ed i nostri iscritti.

Le nostre donne ed i nostri uomini non si sono rinserrati in un apatico distacco da ciò che tragicamente avveniva, ma, consci dei limiti e delle contraddizioni insiti sia alla nostra natura che al tempo presente, sono ripartiti dall’impegno ogni volta che la sconfitta assumeva il retrogusto della disfatta.

Sì, le donne e gli uomini della Fisascat Cisl hanno risposto “presente!”, e all’unisono, per assistere, aiutare e, a volte, consolare, lavoratrici e lavoratori che, oltre ai problemi che abitualmente si riscontrano nella quotidianità lavorativa di tutti, hanno dovuto far di conto – e ancor oggi debbono vedersela – con gli effetti nocivi che questa dannata crisi produce.

I volti dei nostri dirigenti, paradossalmente più consueti grazie alle tante video canferenze, ci parlano di un’attività incessante spesa nelle periferie, nel rapporto continuo e fitto con ciascuno di voi, care iscritte e cari iscritti, che siete e rimarrete per ciascuno di noi, che abbiamo l’onore immenso di rappresentarvi, il senso irriducibile e totalizzante del nostro operare.

Il Sindacato, il nostro Sindacato, non sarà piegato nemmeno dalla pandemia, e non per particolari poteri sovrannaturali, ma perché esiste e resiste in tutti voi e nella libera scelta, sempre attuale, che si rinnova ogni volta che dei lavoratori si organizzano e si impegnano nel sindacato riformista che noi tutti assieme quotidianamente incarniamo e che sa che in ogni lavoratore c’è soprattutto una Persona.

Il nostro saldo ancoraggio è la nostra gente, ovverosia ciascuno di voi, nessuno escluso.

Il nostro unico fine è da sempre – e tale resterà per il futuro – dare alle lavoratrici ed ai lavoratori che verranno dopo di noi una Fisascat Cisl sempre più forte ed autorevole, perché siamo consci che quello che facciamo tutti assieme per le lavoratrici ed i lavoratori di oggi renderà più forti anche le lavoratrici ed i lavoratori di domani.

É l’Umanità, l’orizzonte e il senso a cui si ispira l’operare quotidiano della Fisascat Cisl: passi decisi nella concretezza dell’oggi per preparare un futuro di progresso e solidarietà. Come sosteneva il filosofo e pensatore Immanuel Kant, per noi varrà sempre il principio che ci spinge ad agire considerando l’umanità sia nella propria persona che in ogni altra, sempre anche come scopo, e mai come semplice mezzo.

Chi ci crede come ci crediamo noi, anche se ancora non lo sa, è destinato ad incontrarci, prima o poi, sulla sua strada.

Auguri a tutte e a tutti voi.

Davide Guarini