Anticipo del FIRR

La Fisascat Cisl, ha inviato una nota al Ministro del Lavoro, per sollecitare lo sblocco dell'anticipo Firr deliberato nei mesi scorsi.

Per gli agenti di commercio delle province di Treviso e Belluno alleghiamo un'importante comunicazione della Camera di Commercio territorialmente competente in merito all'obbligo di comunicazione del proprio indirizzo PEC.

A tal proposito, ricordiamo a tutti gli agenti di commercio l'importanza di comunicare al Registro Imprese della Camera di Commercio il proprio indirizzo PEC, o la modifica dello stesso, per non incorrere in sanzioni.
Vi ricordiamo l'appuntamento per il 10 settembre alle ore 18.00, in videoconferenza, nel corso del quale si parlerà delle nostre liste in vista delle prossime elezioni Enasarco. Per saperne di più di seguito il link:  
https://www.fisascatcislagenti.it/site/news/elezioni-enasarco-videoconferenza-programma-solo-agenti-enasarco

Lavoro domestico, Guarini: «Rinnovo contrattuale rappresenta cambio di paradigma nel riconoscimento del lavoro di cura e assistenza prestato dagli assistenti familiari»

Roma, 8 settembre 2020 – «Il nuovo contratto nazionale del lavoro domestico risponde in modo cogente alle esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori di un comparto sempre più essenziale nel nostro Paese dove la prestazione viene sempre più spesso affidata alle mani esperte degli assistenti familiari, nell’accezione più ampia del termine riconosciuta dal rinnovo contrattuale, che valorizza la prestazione d’opera riconducibile alla gestione familiare quotidiana e al lavoro di cura e assistenza a minori e ad anziani e a persone non autosufficienti».

Così il segretario generale della Fisascat Cisl Davide Guarini ha commentato il rinnovo del contratto nazionale del lavoro domestico, siglato oggi a Roma dai sindacati di categoria e dalle associazioni datoriali di settore Fidaldo e Domina. «La nuova denominazione di assistente familiare introdotta dal nuovo contratto – ha aggiunto Guarini – rappresenta un notevole cambio di paradigma che non solo qualifica la professione, permettendo al lavoratore di avere una percezione della propria prestazione svolta, ma anche alle famiglie che usufruiscono del servizio di apprezzare il lavoro di cura e assistenza al di là del costo sostenuto».

E’ la segretaria nazionale della categoria cislina Aurora Blanca a sottolineare i diversi aspetti qualificanti del rinnovo contrattuale, a partire «dal consolidamento dei percorsi di formazione professionale con l’introduzione di ulteriori 24 ore di permesso dedicate alla formazione professionale, in aggiunta alle 40 già esistenti, erogate con il prezioso apporto della bilateralità settoriale, che vanno proprio nella direzione di qualificare le competenze delle lavoratrici e dei lavoratori e di assicurare professionalità alle famiglie che usufruiscono del servizio».

Blanca evidenzia anche «la definizione dei nuovi livelli di inquadramento per chi assiste minori e il riconoscimento dei carichi di lavoro con aumenti economici e indennità ad hoc per chi assiste persone non autosufficienti o bambini fino ai sei anni di età», un passaggio che passa anche «dalla certificazione delle competenze, percorso avviato dall’Ente Bilaterale di settore Ebincolf che raggiungerà il suo scopo entro 2021».

«Anche nel contesto vertenziale – sottolinea Blanca – si rafforzano le tutele individuali per le lavoratrici e i lavoratori che potranno beneficiare dell’assistenza del sindacato». La sindacalista pone poi l’accento «sull’introduzione di un articolato che si muove nella direzione di contrastare e debellare la violenza e le molestie di genere tenuto conto che il settore è ad occupazione prevalentemente femminile» come anche «rispetto ai rischi connessi all’utilizzo degli strumenti informatizzati e robotizzati».

La sindacalista sottolinea inoltre «l’importante risultato raggiunto sulle quote contrattuali destinate alla bilateralità settoriale a fronte del riconoscimento di prestazioni e servizi aggiuntivi per gli assistenti familiari e i datori di lavoro». «Il lockdown – ha chiosato la sindacalista – ha messo in evidenza la necessità di definire una normativa dedicata finalizzata all’assistenza e all’integrazione salariale in caso di perdita del posto di lavoro come anche una legislazione più pertinente sulla regolarizzazione dei flussi anche stipulando specifiche convenzioni con i Paesi di origine, indirizzando alla regolarizzazione del rapporto di lavoro in un settore attanagliato dal lavoro nero e sommerso e alla integrale applicazione della contrattazione nazionale stipulata dalle associazioni maggiormente rappresentative».

«Nel corso della fase pandemica – ha concluso Blanca – le Parti Sociali si sono contraddistinte per il lavoro sinergico che proseguirà convintamente nei prossimi mesi per dare dignità ad un comparto in crescita nel nostro Paese».

Lavoro domestico, rinnovato il Contratto Nazionale applicabile a circa due milioni di assistenti familiari. Sindacati e associazioni datoriali: «Chiusa fase di incertezza, rendere maggiormente attrattivo il lavoro regolare»

Roma, 8 settembre 2020 – Firmato il nuovo Contratto Collettivo Nazionale del settore domestico: le organizzazioni sindacali dei lavoratori, Filcams Cgil, Fisascat Cisl, UILTuCS, Federcolf e le associazioni datoriali Fidaldo (che riunisce Nuova Collaborazione, Assindatcolf, Adld e Adlc) e Domina hanno, infatti, sottoscritto l’intesa applicabile ai circa 860 mila lavoratori regolari del comparto, che diventano 2 milioni se si considerano le stime sul sommerso.

Scaduto nel 2016 il Ccnl entrerà in vigore dal prossimo 1° ottobre 2020 introducendo importanti novità normative ed intervenendo su aspetti qualificanti, con particolare riferimento al mercato e all’organizzazione del lavoro domestico, all’accrescimento della professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori, nonché al trattamento retributivo.

Soddisfazione delle Parti Sociali firmatarie per una intesa di rinnovo “che – dichiarano congiuntamente – interviene in una fase molto particolare per il mondo intero vessato in prima istanza dalla pandemia e successivamente dai risvolti che questa ha comportato sotto il profilo socio-economico, finanziario e, più in generale, del benessere delle persone”.

“La sottoscrizione del rinnovo contrattuale – concludono le Parti Sociali – chiude una fase di estrema incertezza per la categoria ed il settore, attanagliato dalla forte presenza di lavoro nero e sommerso e mette le parti nelle migliori condizioni per proseguire il confronto, anche con le istituzioni, con l’obiettivo comune di rendere maggiormente attrattivo il lavoro regolare in un comparto che tanto ha dato nella fase emergenziale e che è chiamato a svolgere un ruolo essenziale nel nostro Paese, alla luce delle stime sull’invecchiamento demografico che collocano l’Italia tra i Paesi più longevi del mondo”.

Nel merito, l’intesa di rinnovo prevede un aumento economico mensile di 12 euro per il livello medio B Super a far data dal 1° gennaio 2021, e contempla un sistema di indennità a far data dal 1° ottobre 2020 – da 100 euro a quasi 116 euro – erogate in aggiunta alla retribuzione minima contrattuale ai prestatori d’opera che assistono bambini fino al 6° anno di età ed agli assistenti familiari che assistono più di una persona non autosufficienti, riconoscendo così i reali carichi di lavoro effettivamente prestati.

Ai lavoratori in possesso della certificazione di qualità verrà inoltre riconosciuta una ulteriore indennità fino a 10 euro al mese.
L’inserimento in un unico livello BS delle Baby sitter come altri aspetti di semplificazione e chiarimento del CCNL evideziano la volontà delle parti sociali di creare uno strumento che risulti maggiormente fruibile dalle famiglie. Il nuovo contratto rivisita gli articolati riferiti al contratto individuale di lavoro (da formalizzare con specifica lettera di assunzione che contempli livello, mansione e modalità di riposo settimanale nel rispetto della fede religiosa), alle assunzioni a tempo determinato in ottemperanza alla normativa intervenuta, come anche rispetto al periodo di prova e ai permessi anche riconducibili al rinnovo del permesso di soggiorno e allo svolgimento delle pratiche di ricongiungimento familiare.

L’accordo definisce inoltre l’inquadramento degli assistenti familiari in quattro livelli, a ciascuno dei quali corrispondono due parametri retributivi, in base alle conoscenze e competenze possedute in riferimento alla mansione richiesta, superando la consolidata distinzione tra colf, badanti e babysitter e puntando piuttosto l’accento sul contesto all’interno del quale viene espletata la prestazione d’opera e operando un netto distinguo tra lavoratori che coadiuvano le famiglie nel ménage quotidiano, e coloro i quali lo fanno prendendosi cura di un altro essere umano. Introdotte inoltre le figure degli educatori formati sempre più fondamentali nella presa in carico delle nuove esigenze emergenti.

L’intesa introduce il concetto di responsabilità solidale dei familiari coabitanti, coniugi e persone unite da unione civile o da stabile convivenza di fatto e migliora le tutele delle condizioni di lavoro.

Le lavoratrici e i lavoratori con contratto a tempo pieno e indeterminato con anzianità di almeno sei mesi presso lo stesso datore di lavoro potranno beneficiare di 40 ore annue di permesso retribuito per frequentare corsi di formazione professionali specifici per collaboratori e assistenti familiari, elevati a 64 ore annue di permessi retribuiti qualora il lavoratore decidesse di frequentare percorsi formativi riconosciuti e finanziati dall’Ente bilaterale di settore, Ebincolf, fondamentali per dare dignità al lavoratore e maggior tutela alla famiglia.

Spazio anche al riconoscimento del congedo per donne vittime di violenza e alle linee guida per ridurre i rischi nell’ambiente di lavoro, ivi inclusi gli strumenti telematici e robotici. Il rinnovo valorizza inoltre il ruolo della bilateralità settoriale nel percorso di certificazione delle competenze avviato dall’Ente Bilaterale Ebincolf e destina una ulteriore quota alla contribuzione per l’assistenza contrattuale, al fine di implementare le prestazioni e i servizi agli aventi diritto, lavoratori e in particolar modo alle famiglie che si vengono a trovare improvvisamente in una situazione di difficoltà.

L’articolato sulle commissioni di conciliazione a livello territoriale viene implementato con la specifica clausola che prevede che il lavoratore, durante il tentativo di conciliazione, deve essere assistito da un rappresentante di una delle organizzazioni sindacali firmatarie il rinnovo contrattuale.

Elezioni Enasarco – videoconferenza programma Solo Agenti in Enasarco

In vista delle prossime elezioni dell'Assemblea dei Delegati Enasarco, abbiamo organizzato due importanti videoconferenze, che si terranno giovedì 10 e giovedì 17 settembre alle ore 18.00, dove rappresentanti delle nostre liste interverranno per chiarire alcune criticità della Fondazione Enasarco e spiegheranno il nostro programma per migliorare l'Ente. 
Il link per partecipare alla videoconferenza, che sarà funzionante a partire dalle 17.50 di giovedì 10 settembre, è il seguente: 
https://fnusarci.my.webex.com/meet/usarci 
Per quanto riguarda il voto (che si terrà dal 24 settembre al 7 ottobre 2020, dalle 9.00 alle 18.00 nei giorni dal lunedì al venerdì e fino alle 20.00 nei giorni di sabato e domenica) vi ricordiamo che lo stesso si esprime in modalità elettronica e, in allegato a questa email, trovate la guida con le indicazioni su come votare. 
Cosa bisogna votare?  
Ovviamente la nostra lista SOLO AGENTI IN ENASARCO!

AGENTI E RAPPRESENTANTI DI COMMERCIO, I SINDACATI SCRIVONO AI MINISTERI PER SBLOCCARE GLI AIUTI STRAORDINARI PER LA CATEGORIA

Roma, 2 settembre 2020 – Gli agenti di commercio aspettano l’anticipo del Firr, mentre chi dovrebbe approvare le carte continua le sue lunghe vacanze. La delibera di luglio promossa dalle liste “Solo Agenti in Enasarco”, “Consulenti Finanziari Uniti in Enasarco” e “Prima gli agenti in attività finanziaria e collaboratori” parla chiaro: sblocco immediato del Firr. La coalizione delle tre liste, promosse e sostenute dalla maggior parte della Categoria, ritiene inaccettabili i ritardi che danneggiano centinaia di migliaia di lavoratori e si rivolge direttamente ai Ministeri con una lettera aperta congiunta.

“Non possiamo più aspettare che qualcuno firmi delle carte, gli agenti devono avere ciò che spetta loro e soprattutto ciò che abbiamo deciso insieme a tutta la Categoria in sede sindacale in tutta Italia. Abbiamo firmato una delibera che consente di richiedere l’anticipo del Firr per far fronte alla grande difficoltà“ ha detto in una nota Antonello Marzolla, segretario dell'Usarci. “Lo sblocco del Firr rappresenta una vittoria sindacale raggiunta con il lavoro congiunto delle tre liste che durante i mesi più duri hanno addirittura realizzato un Osservatorio speciale sugli effetti del Coronavirus per raccogliere le istanze degli iscritti e approntare proposte concrete. Abbiamo continuato anche quando gli altri – come i finanzieri di Fare Presto – si limitavano a inutili polemiche e veti ostruzionistici su tutte le nostre proposte al fine di scavalcare gli agenti di commercio, ottenere il patrimonio Enasarco e fare propaganda elettorale in vista delle elezioni.” “Siamo stati i primi a richiedere che venisse anticipato il Firr, siamo ancora i primi a sollecitare i ministeri e richiediamo a gran voce che la nostra Categoria venga considerata dal Governo. Lottare per il bene degli agenti è il nostro lavoro. Lo facciamo da più di 30 anni. Non smetteremo oggi. Non smetteremo mai.” ha commentato Antonello Marzolla.~

Oltre all’anticipo del Firr, la coalizione si è fatta promotrice dell’aumento di ulteriori 16 milioni di euro, oltre i 2 milioni aggiuntivi già proposti dal Consiglio di Amministrazione Enasarco per le erogazioni straordinarie, che si aggiungono agli 8,4 milioni già precedentemente approvati dal Consiglio, raggiungendo così una quota complessiva di 26,4 milioni dall’inizio del periodo di emergenza.

Anche Mirco Ceotto, segretario organizzativo nazionale Fisascat Cisl commenta: “Agenti, Rappresentanti e Consulenti Finanziari sono stati fortemente penalizzati da questa situazione di emergenza determinata dal Covid-19 e, oltre ai due bonus di 600 euro dei mesi di marzo ed aprile, non hanno ricevuto altri contributi significativi, visto che il contributo a fondo perduto era praticamente inaccessibile per gran parte delle Categorie, come abbiamo peraltro segnalato scrivendo, a fine giugno, al premier Giuseppe Conte e ai ministri dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri e dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli. È per questo motivo che, attraverso Enasarco, abbiamo stanziato ulteriori somme, ma non riusciamo a comprendere, vista l’emergenza, per quale motivo non arrivino le autorizzazioni necessarie”.

Anche per il presidente di Simedia Luca Matrigiani, il sindacato degli Agenti in attività finanziaria e candidato per la lista Prima gli Agenti in attività finanziaria, e Luca Malcotti, segretario nazionale di Ugl Terziario, la situazione è inaccettabile: “Gli Agenti in attività finanziaria e collaboratori meritano lo stesso rispetto e riguardo degli agenti di commercio e dei consulenti finanziari. Abbiamo lavorato al fianco della Categoria per compensare i vuoti creati dalla politica e, dopo aver trovato gli accordi e studiato il modo migliore per sollevare la nostra Categoria, la politica continua a non fare quello che dovrebbe fare: rispondere alle esigenze dei lavoratori. È il momento di avere delle risposte sicure, chiare e veloci perché la Categoria non può aspettare."

La Fondazione Enasarco gestisce il FIRR ma, per legge, non ha il potere di modificarne la disciplina dei pagamenti. A tal proposito le Parti sociali firmatarie degli Accordi Economici Collettivi hanno recentemente sottoscritto un accordo che permette agli iscritti di poter richiederne un anticipo. Una volta pervenuto alla Fondazione Enasarco tale accordo, il Consiglio di Amministrazione dell'Ente ha immediatamente disposto tutti gli adempimenti amministrativi e informatici necessari per dare seguito a tale decisione. Perché diventino operativi, tutti questi interventi devono essere approvati dai ministeri vigilanti, dai quali la Categoria sta attendendo ancora una risposta.~

 

Le liste "Solo Agenti in Enasarco", "Consulenti finanziari uniti in Enasarco" e "Prima gli Agenti in attività finanziaria"

Agenti e Rappresentanti di Commercio, i Sindacati scrivono ai Ministeri per sbloccare gli aiuti straordinari per la Categoria

Roma, 2 settembre 2020 – Gli agenti di commercio aspettano l’anticipo del Firr, mentre chi dovrebbe approvare le carte continua le sue lunghe vacanze. La delibera di luglio promossa dalle liste “Solo Agenti in Enasarco”, “Consulenti Finanziari Uniti in Enasarco” e “Prima gli agenti in attività finanziaria e collaboratori” parla chiaro: sblocco immediato del Firr.

La coalizione delle tre liste, promosse e sostenute dalla maggior parte della Categoria, ritiene inaccettabili i ritardi che danneggiano centinaia di migliaia di lavoratori e si rivolge direttamente ai Ministeri con una lettera aperta congiunta.

“Non possiamo più aspettare che qualcuno firmi delle carte, gli agenti devono avere ciò che spetta loro e soprattutto ciò che abbiamo deciso insieme a tutta la categoria in sede sindacale in tutta Italia. Abbiamo firmato una delibera che consente di richiedere l’anticipo del Firr per far fronte alla grande difficoltà“ ha detto in una nota Antonello Marzolla, segretario dell'Usarci.

“Lo sblocco del Firr rappresenta una vittoria sindacale raggiunta con il lavoro congiunto delle tre liste che durante i mesi più duri hanno addirittura realizzato un Osservatorio speciale sugli effetti del Coronavirus per raccogliere le istanze degli iscritti e approntare proposte concrete. Abbiamo continuato anche quando gli altri – come i finanzieri di Fare Presto – si limitavano a inutili polemiche e veti ostruzionistici su tutte le nostre proposte al fine di scavalcare gli agenti di commercio, ottenere il patrimonio Enasarco e fare propaganda elettorale in vista delle elezioni.”

“Siamo stati i primi a richiedere che venisse anticipato il Firr, siamo ancora i primi a sollecitare i ministeri e richiediamo a gran voce che la nostra Categoria venga considerata dal Governo. Lottare per il bene degli agenti è il nostro lavoro. Lo facciamo da più di 30 anni. Non smetteremo oggi. Non smetteremo mai.” ha commentato Antonello Marzolla.

Oltre all’anticipo del Firr, la coalizione si è fatta promotrice dell’aumento di ulteriori 16 milioni di euro, oltre i 2 milioni aggiuntivi già proposti dal Consiglio di Amministrazione Enasarco per le erogazioni straordinarie, che si aggiungono agli 8,4 milioni già precedentemente approvati dal Consiglio, raggiungendo così una quota complessiva di 26,4 milioni dall’inizio del periodo di emergenza.

Anche Mirco Ceotto, segretario organizzativo nazionale Fisascat Cisl commenta: “Agenti, Rappresentanti e Consulenti Finanziari sono stati fortemente penalizzati da questa situazione di emergenza determinata dal Covid-19 e, oltre ai due bonus di 600 euro dei mesi di marzo ed aprile, non hanno ricevuto altri contributi significativi, visto che il contributo a fondo perduto era praticamente inaccessibile per gran parte delle Categorie, come abbiamo peraltro segnalato scrivendo, a fine giugno, al premier Giuseppe Conte e ai ministri dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri e dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli. È per questo motivo che, attraverso Enasarco, abbiamo stanziato ulteriori somme, ma non riusciamo a comprendere, vista l’emergenza, per quale motivo non arrivino le autorizzazioni necessarie”.

Anche per il presidente di Simedia Luca Matrigiani, il sindacato degli Agenti in attività finanziaria e candidato per la lista Prima gli Agenti in attività finanziaria, e Luca Malcotti, segretario nazionale di Ugl Terziario, la situazione è inaccettabile: “Gli Agenti in attività finanziaria e collaboratori meritano lo stesso rispetto e riguardo degli agenti di commercio e dei consulenti finanziari. Abbiamo lavorato al fianco della Categoria per compensare i vuoti creati dalla politica e, dopo aver trovato gli accordi e studiato il modo migliore per sollevare la nostra Categoria, la politica continua a non fare quello che dovrebbe fare: rispondere alle esigenze dei lavoratori. È il momento di avere delle risposte sicure, chiare e veloci perché la Categoria non può aspettare."

La Fondazione Enasarco gestisce il FIRR ma, per legge, non ha il potere di modificarne la disciplina dei pagamenti. A tal proposito le Parti sociali firmatarie degli Accordi Economici Collettivi hanno recentemente sottoscritto un accordo che permette agli iscritti di poter richiederne un anticipo. Una volta pervenuto alla Fondazione Enasarco tale accordo, il Consiglio di Amministrazione dell'Ente ha immediatamente disposto tutti gli adempimenti amministrativi e informatici necessari per dare seguito a tale decisione. Perché diventino operativi, tutti questi interventi devono essere approvati dai ministeri vigilanti, dai quali la Categoria sta attendendo ancora una risposta.

Le liste "Solo Agenti in Enasarco", "Consulenti finanziari uniti in Enasarco" e "Prima gli Agenti in attività finanziaria".

Documentazione atti processuali. In stato di agitazione i 1.500 fonici, trascrittori e stenotipisti addetti ai servizi in appalto al ministero della Giustizia. Lunedì 7 settembre alle ore 10.30 il presidio di protesta a Roma in Largo Arenula

Roma, 2 settembre 2020 – Sono in stato di agitazione le lavoratrici ed i lavoratori impiegati nell’appalto del Ministero della Giustizia per il servizio di documentazione degli atti processuali.

Per anni ai circa 1500 addetti occupati in tutta Italia, una miriade di appaltatori ha applicato diversi Ccnl, spesso contratti pirata e senza tutele. Il 26 giugno 2017, in occasione del cambio di appalto, i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti, con il supporto delle RSA e delle lavoratrici e dei lavoratori, hanno avviato una dura e lunga trattativa, che ha portato al riconoscimento del Ccnl “per il personale dipendente da imprese esercenti servizi di pulizia e servizi integrati/multiservizi”, quale contratto di riferimento per tutti gli addetti, ed alla sottoscrizione dell’Accordo Integrativo Interaziendale, che ha normato gli aspetti fondamentali, a partire dai livelli di inquadramento e dall’organizzazione del lavoro, di questa particolare tipologia professionale.

E’ stata così realizzata una legalità contrattuale che ha assicurato ai lavoratori diritti e tutele.

Le organizzazioni sindacali, ottenuta la sottoscrizione dell’Accordo Integrativo Interaziendale, hanno chiesto, con la comunicazione del 10 dicembre 2018, che per gli appalti in essere e nella predisposizione della documentazione per le successive gare per l’affidamento dei servizi in questione, il Ministero della Giustizia ed il Ministero del Lavoro si attenessero al complesso contrattuale e normativo, di primo e secondo livello, conquistato dalle organizzazioni sindacali e da lavoratrici e lavoratori, senza ricevere risposta.

I sindacati hanno dunque scritto nuovamente, per due volte, ai due Ministeri ed anche direttamente al Ministro Alfonso Bonafede ed alla Ministra Nunzia Catalfo, per avviare un confronto sulla gara di appalto e sul trattamento contrattuale di lavoratrici e lavoratori che svolgono un’attività essenziale per lo svolgimento dei processi di tutti i Tribunali d’Italia.

Purtroppo di nuovo NESSUNA RISPOSTA!!!!!!!

Il 17 aprile 2020 è stata pubblicata la “Gara per l’acquisizione dei servizi di documentazione degli atti processuali del Ministero della Giustizia” che prevede, all’art. 23 del disciplinare di gara, la clausola sociale e l’indicazione del Ccnl multiservizi quale contratto di riferimento per i lavoratori impiegati nei servizi così esternalizzati, come le organizzazioni sindacali chiedevano. E’ stato però completamente ignorato l’Accordo Integrativo Interaziendale, fondamentale per il corretto inquadramento del personale e per la definizione di un’organizzazione del lavoro che non consenta il ritorno ad una gestione orientata al profitto delle aziende aggiudicatarie, nell’assenza di regole e diritti a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori.

Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti, rappresentano la dolorosa delusione di lavoratrici e lavoratori, considerati di serie B perché non assunti direttamente dal Ministero della Giustizia, ma imprescindibili per lo svolgimento dei processi, in particolare di quelli penali. Non accettiamo il silenzio e la sordità di due Ministri che dovrebbero avere a cuore la Giustizia ed il Lavoro!!

Per queste ragioni lunedì 7 settembre 2020, alle ore 10:30, in Largo Arenula, le lavoratrici ed i lavoratori rivendicheranno, con la protesta e la partecipazione, il loro diritto ad essere ascoltati e tutelati da chi fino ad oggi ha fatto finta di non sentire. Manifesteremo per chiedere al Ministro della Giustizia ed alla Ministra del Lavoro di aiutarci ad evitare la realizzazione di un capolavoro dell’ingiustizia, nei luoghi deputati all’amministrazione della Giustizia.

Campagna Elettorale ENASARCO

Dopo la pausa feriale, riprende l'operatività della sezione agenti della Fisascat Cisl.
Ricordiamo che, per questioni logistiche legate all'emergenza Covid-19, è possibile un incontro previo appuntamento, dal lunedì al giovedì, presso la sede di Treviso in Via Cacciatori del Sile 23, ed il venerdì mattina presso la sede di Pordenone in Via San Valentino 30.
Alcuni aggiornamenti sulle elezioni e sulla conseguente campagna elettorale, per il rinnovo dell'Assemblea dei delegati, che si svolgeranno da giovedì 24 settembre 2020 a mercoledì 7 ottobre 2020. 
Dal 24 agosto u.s. Enasarco ha iniziato la spedizione dei certificati elettorali. Chi ha diritto al voto riceverà il certificato direttamente sulla propria PEC oppure, in mancanza di questa, tramite raccomandata A/R. Vi invitiamo, pertanto, a controllare la vostra casella PEC.
Per quanto concerne l'anticipo del Firr e l'aumento dei fondi per l'emergenza Covid-19, deliberati dall'Enasarco, stiamo attendendo il via libera del Ministero del Lavoro e questo ritardo ci lascia decisamente perplessi. Da tempo, infatti, i Ministeri vigilanti stanno mettendo in campo una serie di azioni contro Enasarco che, di fatto, danneggia la categoria.
Prima il ricorso al Tar da parte dei Ministeri per il rinvio delle elezioni (il Tar ha recentemente accolto l'istanza cautelare presentata dalla Fondazione Enasarco, come potete leggere a questo link https://bit.ly/3gC2WOP) ed ora questo incomprensibile ritardo nell'autorizzazione di quanto già deliberato da Enasarco in favore della categoria degli Agenti di Commercio.

Vi riportiamo alcuni articoli che possono darvi alcune spiegazioni sui motivi dei nostri timori:

https://bit.ly/3b4dPHJ (AGENTI DI COMMERCIO AL VOTO PER SALVARE LE PENSIONI DAI BANCHIERI RAPACI)
https://bit.ly/3hCeuCV (Elezioni Enasarco, che cosa ha deciso il Tar del Lazio)
https://bit.ly/2EJa0LY (Anticipo Firr, la risposta di Enasarco)
https://bit.ly/32C3O0E (Solo Agenti in Enasarco smonta il comunicato Fiarc punto per punto. “Noi siamo dalla parte degli agenti”)

La campagna elettorale è entrata nel vivo e quello che chiediamo è di verificare attentamente le notizie che vengono diramate.
Siamo comunque a vostra disposizione per qualsiasi chiarimento sul funzionamento della Fondazione Enasarco e, a questo scopo, organizzeremo delle videoconferenze per informarvi adeguatamente in vista delle prossime elezioni.
Il programma dettagliato a questo link:  https://bit.ly/3jpqwjE

Credito alle Imprese – iniziativa di Unioncamere, per le imprese della regione Veneto

Unioncamere del Veneto in collaborazione con la Regione Veneto ha organizzato nel mese di settembre 3 webinar, suddivisi per raggruppamenti territoriali, sugli strumenti di accesso al credito a favore delle imprese, che in questo momento stanno soffrendo le conseguenze dell'emergenza Covid, soprattutto dal punto di vista della liquidità.
I tre incontri (di uguale contenuto) si terranno:

– venerdì 11 settembre per le imprese delle province di Treviso e Belluno 
– venerdì 18 settembre per le imprese delle province di Verona e Vicenza
– venerdì 25 settembre per le imprese delle province di Padova, Venezia e Rovigo
dalle ore 9.30 alle ore 12.00.

Nel depliant allegato sono disponibili il programma dell'incontro e tutte le informazioni per la registrazione.
Per ogni ulteriore informazione potete contattare Unioncamere del Veneto (Tel. 041 0999311 – email unione@ven.camcom.it)

Documentazione atti processuali. In stato di agitazione i 1.500 fonici, trascrittori e stenotipisti addetti ai servizi in appalto al ministero della Giustizia. Domani 4 agosto l’assemblea sindacale, lavoratori pronti alla mobilitazione

Roma, 3 agosto 2020 – Il Bando di gara per l’affidamento dei servizi di documentazione degli atti processuali al ministero della Giustizia contiene la clausola sociale e il riferimento alla contrattazione nazionale del settore imprese pulizie, servizi integrati e multiservizi ma ignora completamente il riferimento all’Accordo Integrativo Aziendale, fondamentale per il corretto inquadramento del personale, circa 1.500 addetti al servizio delle istituzioni.

E’ questo il motivo alla base dello stato di agitazione proclamato dai sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti. Le tre sigle temono “un ritorno a contratti di lavoro governati dalle irregolarità e dalla precarietà”, sottolineano in una missiva trasmessa al Guardasigilli Alfonso Bonafede, al Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria e al ministro del Lavoro Nunzia Catalfo.

In particolare l’AIA, siglato nel 2018 dai sindacati e dalle cooperative sociali Ricina, Nuovi Orizzonti e Verbatim consorziate alla Ciclat, affidataria del servizio da parte della Consip per conto del ministero della Giustizia, aveva definito il sistema di classificazione del personale, oltre che la tabella delle retribuzioni e delle indennità, disciplinando sostanzialmente l’organizzazione e il mercato del lavoro di riferimento qualificando l’occupazione del comparto dei servizi e le professionalità coinvolte.

A più riprese i sindacati – con tre missive trasmesse il 10 ottobre 2018, il 29 ottobre 2019 e il 26 giugno 2020 – hanno sollecitato un incontro invitando i ministeri della Giustizia e del Lavoro ad attenersi alle previsioni della contrattazione di 1° e 2° livello nella predisposizione del Bando di Gara senza però ricevere alcun riscontro dai due dicasteri che si sono limitati a trasmettere “per competenza” la richiesta alla Direzione Generale Risorse Materiali e Tecnologiche del ministero della Giustizia.

Domani 4 agosto l’Assemblea sindacale unitaria dei lavoratori convocata dalle 14.00 alle 16.00 valuterà ulteriori iniziative di mobilitazione a supporto della vertenza.