Agenti immobiliari professionali, scende in campo la bilateralità contrattuale: 400€ una tantum per sopperire al disagio. Ceotto: «Un sopporto ai lavoratori e alle loro famiglie»

Roma, 28 maggio 2020 – La bilateralità contrattuale scende in campo anche nel comparto della mediazione immobiliare e creditizia. Le parti sociali firmatarie del contratto nazionale di settore applicato ad oltre 50mila operatori del settore tra Agenti immobiliari e turistici, Mediatori Creditizi, Consulenti e Promotori immobiliari, Amministratori e Gestori di beni immobili – i sindacati di categoria Fisascat CISL, Filcams CGIL e UILTUCS e l’associazione di settore FIAIP – Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali – hanno convenuto, per il tramite dell’EBNAIP – Ente Bilaterale Nazionale Agenti Immobiliari Professionali di origine contrattuale – sull’erogazione di un sussidio a favore dei dipendenti delle imprese di mediazione immobiliare e creditizia a sostegno dei disagi conseguenti al lockdown per contrastare la pandemia da Covid-19 con le imprese immobiliari nuovamente operative del 4 maggio.

Il sussidio – riconosciuto ai dipendenti aderenti al CCNL gestito dall’EBNAIP che siano in regola con i versamenti della quota di servizio contrattuale (QSC) e che alla data del 17 marzo 2020 risultino alle dipendenze di un’agenzia immobiliare o creditizia con adesione al CCNL 14 ottobre 2015 – viene erogato ai dipendenti a titolo di una tantum per l’importo di € 400,00 per sopperire al disagio del blocco operativo delle imprese immobiliari a causa della pandemia COVID-19.

L’erogazione avverrà agli aventi diritto previo invio della domanda su modello predisposto e reperibile nella sezione news-eventi del sito web dell’EBNAIP http://www.ebnaip.it tramite PEC o raccomandata con avviso di ricevimento all’indirizzo EBNAIP, via Nizza, 152, 00198 ROMA.

Sarà dato seguito alle istanze che perverranno entro la data del 31 luglio. «L’intervento di sussidio fortemente voluto dalle Parti Sociali firmatarie della contrattazione nazionale di settore – ha dichiarato il segretario nazionale della Fisascat Cisl Mirco Ceotto – analizzata la situazione di stallo della categoria fortemente provata dalla crisi economica e dal lockdown ha il significato di dare un supporto ai lavoratori ed alle loro famiglie».

«La bilateralità di origine contrattuale di settore – ha concluso il sindacalista – ancora una volta si conferma strumento efficace di sostegno ai lavoratori di un comparto fortemente compromesso dalla crisi economica».

VITA DA AGENTE AI TEMPI DEL COVID

una approfondita indagine sulla categoria e su come ha vissuto questo periodo.

Ospiti:

Maria Bietolini, Direttrice di Vendere di + Magazine

Antonello Marzolla, Segretario Nazionale Usarci

Mirco Ceotto, Segretario Nazionale Organizzativo Fisascat Cisl

Luca Matrigiani, presidente del Simedia, Sindacato agenti in attività finanziaria e collaboratori

Modera: Valerio Giunta, Ceo e founder di Start Up Italia e Aaagents

Appuntamento su ZOOM Venerdì 29 maggio ore 18:00. Per collegarvi, usate questo indirizzo: https://us02web.zoom.us/j/83735917489

Margherita Distribuzione a confronto con la Fisascat Cisl: oltre 900 i lavoratori che ad oggi hanno aderito al piano di fuoriuscita incentivata. Dal mondo Conad le prime 100 disponibilità di ricollocazione

Dell’Orefice: «Disponibili al confronto sulla Cigd, ma non si arretra sul piano delle garanzie per i lavoratori» 

Roma, 27 maggio 2020 – Sono circa 900 i lavoratori ex Auchan che ad oggi hanno aderito ai percorsi di risoluzione non oppositiva ed incentiva dei rapporti di lavoro stabiliti dalle intese sottoscritte dalla Fisascat Cisl e dalla direzione di Margherita Distribuzione SpA. E’ quanto segnalato dalla direzione societaria nella riunione con la categoria cislina convocata in modalità videoconferenza in presenza, tra gli altri, del segretario nazionale Fisascat Cisl Vincenzo Dell’Orefice.

L’incentivo all’esodo volontario – che, grazie all’intesa sindacale sottoscritta dalla Fisascat Cisl, ammonta a 29mila euro per il IV° livello della rete commerciale e che non potrà essere inferiore ai 34mila euro per il personale delle sedi – ha sinora riscosso un notevole gradimento da parte dei dipendenti interessati.Alla base di tale positivo riscontro vi è certamente la clausola di garanzia prevista dalle intese sindacali e fortemente voluta dalla Fisascat Cisl che prevede il riconoscimento di un incentivo economico che, in ogni caso, non potrà essere inferiore ai 16mila euro per i part-time della rete commerciale che manifesteranno la loro volontà di fuoriuscire. Dal versante delle ricollocazioni i primi 100 posti di lavoro resi disponibili dal sistema Conad sono da ascriversi al bonus di 5mila euro a titolo di sostegno economico per la rioccupazione a carico di Margherita Distribuzione.

Rispetto al prospettato piano di riduzione delle superfici di vendita entro il mese di maggio partiranno i cantieri di Rovato (Bs) e Mesagne (Br), mentre nel mese di giugno prenderanno il via i cantieri di Mestre (Ve), Roncadelle (Bs), Bergamo, Rescaldina (Mi) e Siracusa; queste strutture di vendita subiranno una trasformazione del format e opereranno con l’insegna “Spazio-Conad”. La Fisascat Cisl ha sollecitato e ottenuto l’attivazione di tavoli di monitoraggio a livello di singola piazza affinché questi processi avvengano coordinando gli interventi previsti dalle intese quadro ratificate il 6 aprile 2020.

La direzione aziendale ha inoltre dichiarato l’intenzione di prorogare il ricorso alla Cassa integrazione guadagni in deroga; la Fisascat Cisl si è dichiarata disponibile a riprendere il confronto dal punto nel quale è stato interrotto nelle scorse settimane.

«Ribadiamo la nostra posizione sull’attivazione della Cigd: nello scorso mese di aprile non si arrivò alla sottoscrizione di un’intesa per una chiusura insensata da parte dei nostri interlocutori aziendali, per noi gli argomenti da affrontare restano gli stessi» ha dichiarato il segretario nazionale Fisascat Cisl Vincenzo Dell’Orefice sottolineando che «il ricorso alla cassa integrazione in deroga deve avere un raccordo strettissimo con la causale che ne giustifica l’attivazione e non tradursi in un mero succedaneo di strumenti volti a ridurre i costi gestionali».

«Sulle fuoriuscite assistite economicamente del personale delle funzioni centrali e sulle prenotazioni degli incentivi da parte di quanti lavorano presso la rete commerciale – ha aggiunto il sindacalista – iniziano a scorgersi dei primi incoraggianti segnali in termini di gradimento, ma il mese di giungo ci dirà meglio quale sia effettivamente il livello di risposta delle lavoratrici e dei lavoratori». «Le ricollocazioni, nonostante la fase complessa che l’intero comparto sta affrontando, iniziano a concretizzarsi – ha concluso il sindacalista – non possiamo ancora ritenerci soddisfatti, molto è il lavoro ancora da fare per offrire una prospettiva credibile di continuità occupazionale».

Il tavolo nazionale è stato aggiornato al mese di giugno.

Terziario distribuzione e servizi, il sistema di relazioni sindacali libera risorse per il sostegno al reddito e per l’assistenza sanitaria integrativa. Guarini: «La bilateralità contrattuale si contraddistingue per capillarità del suo intervento»

Roma, 27 maggio 2020Il sistema delle relazioni sindacali del terziario, distribuzione e servizi libera risorse per il cofinanziamento dei programmi e delle iniziative promossi dalla bilateralità territoriale nella Fase 2. I sindacati di categoria Filcams Cgil,  Fisascat Cisl, Uiltucs e l’associazione imprenditoriale Confcommercio hanno sottoscritto, in qualità di parti istitutive della bilaterallità settoriale, un importante accordo che destina risorse della gestione dell’Ebinter, l’Ente Bilaterale Nazionale del Terziario, per il sostegno al reddito dei lavoratori coinvolti dall’emergenza e per l‘erogazione di prestazioni sanitarie integrative attraverso i Fondi e le Casse di Assistenza Sanitaria Integrativa.

L’accordo segue le intese sottoscritte tra le parti sulla costituzione dei Comitati Territoriali e sulla definizione dei Protocolli da osservarsi nella fase di riaperture successiva al lockdown.

Nel merito l’intesa contempla, in deroga alle previsioni del contratto nazionale, lo stanziamento di risorse per interventi straordinari volti al riconoscimento di Contributi di Solidarietà con l’erogazione di trattamenti di integrazione al reddito (per i lavoratori che accedono alle prestazioni dell’Assegno Ordinario riconosciute dal Fis e della Cig in deroga interessati da sospensione della propria attività a causa dell’emergenza covid-19 e ad integrazione di periodi di astensione dal lavoro coperti da congedi di carattere sia contrattuale che normativo) nonché  per l’acquisto di mezzi e dispositivi di protezione individuali per rendere i luoghi di lavoro più sicuri sia per chi vi opera per chi vi transita in qualità di clienti, utenti e fornitori. In tema di Assistenza Sanitaria Integrativa è prevista l’erogazione di prestazioni da definirsi nell’ambito delle attività dei Fondi e delle Casse di Assistenza Sanitaria Integrativa di settore maggiormente mirate a fronteggiare l’emergenza epidemiologica in atto. 

«Con questo ulteriore tassello si arricchisce e si integra il puzzle della strumentazione che il sistema delle relazioni sindacali nel terziario distribuzione e servizi è in grado di mettere in campo per fronteggiare l’emergenza dettata dalla pandemia da Covid-19» ha dichiarato il segretario generale della Fisascat Cisl Davide Guarini.


«L'intesa consente di stanziare le risorse messe a disposizione dall’Ente Bilaterale Nazionale quale cofinanziamento alle iniziative che saranno realizzate al livello territoriale in un passaggio quanto mai complicato per i lavoratori e per le imprese» ha aggiunto il sindacalista sottolineando che «il ruolo della bilateralità di settore una volta ancora si contraddistingue per la sua importanza e per la capillarità del suo intervento».

«Anche nelle emergenze – ha concluso – la bilateralità fa la differenza fra chi ha scelto di appartenere ad un sistema solido e consolidato di relazioni sindacali derivanti da contratti nazionali collettivi degni di questo nome e chi invece ha perseguito la strada della compressione dei costi del lavoro utilizzando forme contrattuali spurie che, nell’immediato, lasciano da soli i lavoratori e che in situazioni come queste abbandonano le imprese».

Appalti pulizia scuole, fronte sindacale compatto: si individuino soluzioni per dare una prospettiva occupazionale ai 4mila lavoratori esclusi dal processo di internalizzazione del servizio

Roma, 27 maggio 2020– Sono passati quasi tre mesi da quando il 1° marzo 2020 la procedura di internalizzazione dei servizi di pulizie nelle scuole statali italiane ha lasciato senza il proprio posto di lavoro 4 mila persone. In un volantino unitario diffuso sui social i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti accendono ancora una volta i riflettori sulla complessa vertenza che rischia di trasformarsi in un vero dramma sociale per migliaia di lavoratrici e lavoratori che “sono ancora dipendenti delle imprese ex titolari degli appalti internalizzati e che, ad oggi, sono stati collocati in ammortizzatore sociale“.

I sindacati, recita il volantino, hanno “da tempo chiesto un tavolo di confronto con tutti i soggetti coinvolti (PdCM, ministero dell’Istruzione, ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Regioni ed Imprese) per individuare percorsi per queste lavoratrici e lavoratori, necessari ancora di più oggi che il Paese sta attraversando un’emergenza drammatica dove nessuno deve essere lasciato senza protezione”.

Le tre sigle sollecitano “soluzioni, anche in concorso tra loro, per dare una risposta strutturale di occupazione e di reddito”. In particolare i sindacati chiedono di “utilizzare i lavoratori per le operazioni di pulizia e sanificazione che ogni scuola dovrà fare in previsione della riapertura degli istituti scolastici in occasione degli esami e per la ripresa dell’anno scolastico 2020/2021 coinvolgendo gli Usr; impegnare le Regioni e i Comuni per individuare attività aggiuntive dirette e/o in appalto; coinvolgere le imprese per ricollocazioni sostenibili in altri appalti, anche a fronte dell’aumento delle attività di pulizia e sanificazione conseguenti all’emergenza da Covid-19; anticipare la seconda fase del Concorso per titoli e servizio che potrà portare all’immissione in ruolo dei lavoratori a fronte di posti accantonati ancora disponibili di lavoro”.

Per i sindacati “non c’è tempo da perdere” anche considerato che “la copertura degli ammortizzatori sociali sta finendo”. “Il percorso di internalizzazione – recita il volantino nelle conclusioni – deve concludersi assicurando la continuità occupazionale a tutte e a tutti”.

Info Agenti Speciale Elezioni Enasarco – Maggio 2020

InfoAgenti – Maggio 2020

Edizione Speciale

Effetti Lockdown
Risultati del Questionario promosso da Osservatorio degli Agenti di Commercio Usarci – Fisascat Cisl – Ugl  
BOLLETTINO D'INFORMAZIONE DEGLI AGENTI E DEI RAPPRESENTANTI DI COMMERCIO DELLA FISASCAT-CISL
Oltre 5300 risposte Contratti commerciali persi per il 92 per cento degli Agenti

Per la maggioranza il 2020 è compromesso Le richieste: aiuti, sostegno al reddito e Cassa Integrazione

In primo piano VERSO LE ELEZIONI ENASARCO Le liste e i candidati di Usarci – Fisascat Cisl – Ugl per il rinnovo dell’Assemblea e del Cda

COVID-19, AGENTI DI COMMERCIO: ACCORDO SULL’ANTICIPAZIONE DEL 30% DEL FIRR. DISPONIBILI 450 MILIONI DI EURO

Sottoscritto un importante accordo che prevede che gli Agenti commercio possano chiedere all’Enasarco una anticipazione Firr, fino al massimo del 30% dell’accantonato, che corrisponde ad una somma complessiva di 450 milioni di euro.

Le presenti organizzazioni degli agenti, responsabilmente, propongono ad Enasarco di erogare i 450 milioni di euro in più tranche per consentire alla Fondazione di recuperare la liquidità necessaria alla copertura del provvedimento.

Le rappresentanze di categoria degli agenti, sottoscrittrici degli Accordi economici collettivi (Aec) – Fnaarc, Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil, Ugl Terziario e Usarci – hanno svolto un confronto in videoconferenza con le organizzazioni controparti delle aziende mandanti – Confcommercio, Confindustria, Confcooperative, Confartigianato, Confapi, Cna, Casartigiani, CLAAI – che questa mattina si è concluso – dopo approfondite trattative – con un accordo.

Il Firr, accantonato dall’azienda mandante e gestito da Enasarco, è stato istituito dalle parti sociali attraverso gli Accordi economici collettivi. L’emergenza Covid-19 ha influito – ed influisce – pesantemente sull’attività degli agenti e rappresentanti di commercio. Per questo le rappresentanze di categoria hanno concordato di rendere disponibile il 30% del Fondo Indennità Risoluzione Rapporto (Firr), quale strumento di sostegno alla categoria ed iniezione di liquidità.

Adesso la Fondazione Enasarco dovrà predisporre le modalità di accesso all’anticipazione per gli agenti che ne faranno richiesta, presumibilmente in più tranche, in osservanza delle regole della Fondazione e dei vincoli di legge. In ogni caso l’accordo prevede che gli agenti possano esercitare il diritto all’anticipazione entro la data del 31 marzo 2021.

Fnaarc, Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil, Ugl Terziario e Usarci valutano positivamente l’accordo raggiunto, che servirà a dare un aiuto a decine di migliaia di agenti di commercio che in questi mesi di lockdown hanno sofferto la mancanza di lavoro e pertanto di provvigioni da fatturare. Adesso il nostro impegno sarà rivolto a fare in modo che le anticipazioni siano erogate nel minor tempo possibile.

Commercio. Covid-19, accordo sindacati Confesercenti sulla costituzione dei comitati territoriali per il contenimento della pandemia. Guarini: «Maggiori tutele per dipendenti, clienti, utenti e fornitori negozi e attività»

Roma, 26 maggio 2020 – C’è intesa tra i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs e l’associazione imprenditoriale Confesercenti sulla costituzione dei Comitati Territoriali Covid-19 previsti dal Protocollo Governo Parti Sociali del 24 aprile, nel comune intento di garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori e dei terzi, pubblico e fornitori che dovessero interagire nei locali aziendali.

Il Comitato Territoriale, operativo presso la sede dell’Ente Bilaterale Territoriale, avrà il compito di fornire indicazioni volte al contenimento della pandemia e a prevenire il rischio di infezione nonché di indicare percorsi di formazione in favore delle aziende e dei lavoratori coinvolti dalle procedure di contrasto al contagio da Covid-19.

Ne faranno parte componenti dell’Organismo Paritetico Territoriale per la salute e la sicurezza, con il coinvolgimento dei rappresentanti delle Parti Sociali e degli Rlst e la collaborazione di esperti. Nell’ambito di un modello di intesa da sottoscriversi a livello decentrato fra i sindacati comparativamente più rappresentativi e le associazioni territoriali dei commercianti si è inoltre convenuto su un insieme di regole e precetti che i datori di lavoro che aderiranno al Comitato Territoriale dovranno far rispettare.

Per il segretario generale della Fisascat Cisl Davide Guarini «l’accordo raggiunto con Confesercenti sulla costituzione dei Comitati Territoriali previsti dal protocollo Governo Parti sociali è importante perché completa, nel terziario distribuzione e servizi, il quadro di riferimento per la gestione dei protocolli sulle misure standard da adottare nei luoghi di lavoro per una maggiore tutela sia dei dipendenti che dei clienti, utenti fornitori che quotidianamente frequentano negozi, uffici e altre attività riconducibili al macro settore del terziario di mercato».

«Valorizzare il sistema settoriale delle relazioni sindacali che Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno costruito in decenni di confronti e negoziazioni con Confesercenti – ha concluso il sindacalista – è un aspetto non secondario che può agevolare la ripresa di un confronto più organico e serrato per la ripresa delle attività in questa fase e, in prospettiva, per la tenuta dei tavoli finalizzati al rinnovo dei contratti nazionali del terziario distribuzione e servizi».

Covid-19, agenti di commercio: accordo sull’anticipazione del 30% del Firr. Disponibili 450 milioni di euro

Roma, 25 maggio 2020 – Sottoscritto in data odierna un importante accordo che prevede che gli Agenti commercio possano chiedere all’Enasarco una anticipazione Firr, fino al massimo del 30% dell’accantonato, che corrisponde ad una somma complessiva di 450 milioni di euro.

Le presenti organizzazioni degli agenti, responsabilmente, propongono ad Enasarco di erogare i 450 milioni di euro in più tranche per consentire alla Fondazione di recuperare la liquidità necessaria alla copertura del provvedimento.

Le rappresentanze di categoria degli agenti, sottoscrittrici degli Accordi economici collettivi (Aec) – Fnaarc, Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil, Ugl Terziario e Usarci – hanno svolto un confronto in videoconferenza con le organizzazioni controparti delle aziende mandanti – Confcommercio, Confindustria, Confcooperative, Confartigianato, Confapi, Cna, Casartigiani, CLAAI – che questa mattina si è concluso – dopo approfondite trattative – con un accordo. Il Firr, accantonato dall’azienda mandante e gestito da Enasarco, è stato istituito dalle parti sociali attraverso gli Accordi economici collettivi. L’emergenza Covid-19 ha influito – ed influisce – pesantemente sull’attività degli agenti e rappresentanti di commercio.

Per questo le rappresentanze di categoria hanno concordato di rendere disponibile il 30% del Fondo Indennità Risoluzione Rapporto (Firr), quale strumento di sostegno alla categoria ed iniezione di liquidità. Adesso la Fondazione Enasarco dovrà predisporre le modalità di accesso all’anticipazione per gli agenti che ne faranno richiesta, presumibilmente in più tranche, in osservanza delle regole della Fondazione e dei vincoli di legge. In ogni caso l’accordo prevede che gli agenti possano esercitare il diritto all’anticipazione entro la data del 31 marzo 2021.

Fnaarc, Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil, Ugl Terziario e Usarci valutano positivamente l’accordo raggiunto, che servirà a dare un aiuto a decine di migliaia di agenti di commercio che in questi mesi di lockdown hanno sofferto la mancanza di lavoro e pertanto di provvigioni da fatturare. Adesso il nostro impegno sarà rivolto a fare in modo che le anticipazioni siano erogate nel minor tempo possibile.

Gaming Hall e Sale Bingo, avviso comune sindacati aziende: Governo valutati con attenzione ricadute occupazionali e sociali sospensione attività e individui con urgenza data ripartenza

Roma, 22 maggio 2020 – Il Governo valuti con attenzione le ricadute occupazionali e sociali della sospensione delle attività esercitate nelle Sale Bingo italiane e, soprattutto, individui con urgenza una data certa per ripartire.

È questa la richiesta centrale dell’avviso comune sottoscritto, il 21 maggio, dalle organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, con Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) – Confcommercio, e le aziende Concessionarie di Stato Milleuno Spa, Operbingo Italia Spa, Hbg Entertainment srl, Bingo Baldo srl, Allstarsrl, Cirsa Retail srl.

Un avviso per chiedere che si individui urgentemente una data certa per la ripresa delle attività, nel rispetto dei protocolli di sicurezza approvati e condivisi, rendendo coerenti con le prospettive di riaperture le previsioni in merito all’accesso agli ammortizzatori sociali previsti per l’emergenza Covid19. Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno manifestato così, e ribadito, la propria preoccupazione per la situazione dei lavoratori che hanno dovuto sospendere le loro attività fin dall’8 marzo; lavoratori che dovranno continuare la sospensione, esaurendo così le prime 14 settimane di Fis, fondo integrativo salariale, entro metà giugno, senza la possibilità di ritornare al lavoro. Infatti, resta ad oggi incerta, in assenza della prospettiva di riapertura, la possibilità di poter usufruire prima del 1° settembre delle ulteriori 4 settimane di Fis previste dal Decreto Rilancio.

“Sottolineiamo inoltre – spiegano le tre sigle – il pericolo, sempre più grave e concreto, che con queste chiusure riemergano fenomeni di illegalità e di sicurezza nel settore dei giochi e che venga vanificato l’ingente impegno, di tempo e risorse, per la creazione di un intrattenimento sicuro, legale e responsabile con un impatto positivo sulla collettività”.

Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs sottolineano inoltre come, alla riapertura, il settore arriverebbe preparato: Infatti, in applicazione del Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del Covid-19, e per consentire il riavvio delle attività in assoluta sicurezza, le Parti hanno sottoscritto lo scorso 14 maggio un Protocollo d’intesa ad hoc riguardo le “Misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 nelle Gaming Hall Bingo”; un protocollo che prevede le azioni da intraprendere per prevenire o ridurre il rischio di contagio che saranno adottate da tutte le società coinvolte.