Guarini: «Comparto turistico volano per la ripresa economica ed occupazionale. In vista della ripartenza dare priorità ai lavoratori nella campagna vaccinale»
Roma, 5 maggio 2021 – Sessantadue milioni di posti di lavoro persi nel settore dei viaggi e del turismo nel mondo (-18,5%), un calo del 73% a livello globale nel 2020 degli arrivi turistici interazionali e prospettive che restano incerte. Sono i numeri degli effetti della pandemia di Covid-19 sul settore del turismo messi nero su bianco dai ministri del G20 che si sono riuniti per dar vita alle linee guida mondiali per la ripartenza. Sono 7 aree chiave, "che entreranno nella storia come le 'Rome G20 Guidelines: mobilità sicura, gestione delle crisi, resilienza, inclusività, trasformazione verde, transizione digitale, investimenti e infrastrutture. I ministri del G20 pur riconoscendo "che i governi hanno intrapreso azioni impressionanti fino ad oggi per affrontare gli impatti della crisi sul settore del turismo, sostenere le imprese e le destinazioni turistiche, ridurre al minimo le perdite di posti di lavoro e sostenere la ripresa nel 2021 e oltre" riconoscono "la necessità di ulteriori sforzi".
Per permettere ai turisti di tornare in condizioni di sicurezza l’Unione Europea sta pensando ad un Green Pass operativo all'interno dell'Ue intorno alla seconda metà di giugno. Il attesa della validazione il certificato europeo, il Governo italiano ha introdotto intanto un 'national green pass' per permettere alle persone di muoversi nel Paese dalla seconda metà di maggio per consentire una mobilità in sicurezza e le prenotazioni degli stranieri in Italia.
«Le linee guida del G20 di Roma per il futuro del turismo offrono una strategia chiara per la ripresa del turismo in tutto il mondo e sottolineano il ruolo essenziale che il turismo svolgerà nella ripresa ma affermano anche la necessità di rendere il turismo più inclusivo, sostenibile, che protegga l'ambiente e coinvolga le comunità locali» ha dichiarato il Presidente del Consiglio Draghi nella conferenza stampa a margine del G20 sottolineando che «il settore del turismo è figura prominente nel Pnrr».
«Non possiamo perdere tempo, il turismo è la chiave di volta per una crescita equilibrata» ha dichiarato il ministro Garavaglia. Il ministro ha dettato le priorità per la ripartenza, a cominciare dalla «ripresa dell'afflusso dei turisti stranieri» che rappresenta «la vera necessità del nostro sistema paese» e per questo si va avanti veloci, come ha chiesto a Thierry Breton il commissario europeo per il mercato interno, «con l'introduzione del certificato verde digitale europeo» e, soprattutto, l'estensione del «lasciapassare europeo ai Paesi terzi che desiderano ripristinare i flussi turistici da e verso l'Europa. Breton ci ha assicurato che il certificato sarà aperto alla adesione dei Paesi terzi».
Altro focus fondamentale è l'occupazione. A dare una spinta, in questo senso, ha sottolineato Gravaglia, saranno i prossimi decreti che riguarderanno, tra l'altro, anche «le modalità per far ripartire nel modo più semplice e ordinato possibile l'occupazione in un settore che, per definizione, ha bisogno di una certa flessibilità». In particolare, si pensa di estendere la possibilità della decontribuzione per chi riprende in carico personale oggi in cassa integrazione "non solo per un rientro al 100% del personale, ma con un rientro con percentuali diverse".
Dal ministro anche uno spiraglio sul capitolo vaccini per gli operatori del settore. «Una volta vaccinata la popolazione fragile, può essere opportuno fare delle valutazioni nell'ambito delle singole categorie più esposte e più necessarie per tutelare anche le imprese del turismo» ha sottolineato Garavaglia rimarcando però che sarà una scelta da fare «a valle, una volta raggiunti gli obiettivi di vaccinazione di tutta la parte di popolazione fragile».
«Accogliamo di buon grado le linee guida stilate dal G20 per la ripartenza del turismo mondiale. Bene anche il national green pass disposto dal Governo italiano per permettere alle persone di muoversi in sicurezza nel nostro Paese». Così il segretario generale della Fisascat Cisl Davide Guarini ha commentato il varo delle guidelines messe nero su bianco dai ministri dei 20 paesi più industrializzati del globo per la ripartenza.
«In vista della imminente riapertura sarebbe opportuno prevedere per le lavoratrici e i lavoratori del turismo, che svolgeranno un ruolo attivo nella ripartenza e nell’accoglienza turistica, l’accesso prioritario al piano vaccinale disposto dal Governo» ha aggiunto il sindacalista commentando positivamente anche le anticipazioni sui prossimi provvedimenti normativi di supporto all’occupazione nel settore, con la possibile estensione della decontribuzione per chi riprende in carico personale oggi in cassa integrazione, non solo per un rientro al 100% del personale, ma con un rientro con percentuali diverse.
«Il turismo – ha dichiarato – se opportunamente sostenuto in questa fase, può rappresentare il volano per la ripresa economica ed occupazionale in Italia ed anche un’opportunità per l’accesso al mercato del lavoro per i giovani e le donne»
«Quando il ministro Garavaglia parla di flessibilità – ha sottolineato Guarini – non bisogna dimenticare la stagionalità, caratteristica strutturale del turismo finora non ben attenzionata, che necessità di politiche ad hoc, che vanno dalla promozione turistica nei diversi periodi dall’anno al sostegno al reddito, con il rafforzamento della struttura degli ammortizzatori universali anche prevedendo uno strumento selettivo che salvaguardi le professionalità esistenti».
In particolare per Guarini sono necessarie «azioni legislative nazionali e regionali per favorire la destagionalizzazione e l’ampliamento del periodo ricettivo, con la programmazione delle manifestazioni e degli eventi durante tutto l’anno, sostenendo un turismo sociale accessibile nei diversi periodi dell’anno».
Tra le proposte della Fisascat Cisl, ha sottolineato Guarini, anche la «costituzione di un Osservatorio nazionale per monitorare il rispetto delle regole e delle norme per la riapertura in sicurezza delle strutture e dal potenziamento delle attività di promozione del turismo italiano nel mondo, prevedendo una maggiore sinergia tra il comparto turistico e l’enogastronomia per stimolare la competitività e la commercializzazione dei prodotti, lo scambio di beni e nuove rotte turistiche nel bacino del mediterraneo».
«Le risorse del Recovery Plan – ha poi evidenziato il sindacalista – dovranno essere destinate anche alla promozione di iniziative volte allo sviluppo turistico, alla riqualificazione delle infrastrutture ricettive e al potenziamento dei vettori del trasporto aereo a lungo raggio». Senza tralasciare «l’accrescimento della competitività del settore e dei servizi turistici a livello internazionale con l’avvio di percorsi di formazione continua per la riqualificazione degli addetti del settore e la definizione di politiche attive per il settore alberghiero ricettivo e della ristorazione » come pure è necessario »promuovere un canale dedicato all’incontro tra domanda ed offerta di lavoro nel settore anche attraverso il collegamento tra scuola, formazione post-scolastica, master e mondo del lavoro, valorizzando gli strumenti contrattuali finalizzati all’inserimento nel mercato attraverso il sistema della bilateralità di origine contrattuale».