Roma, 7 marzo 2020 – Crescono le tutele contrattuali a sostegno del lavoro delle donne nel terziario privato, settore prevalente dell’economia italiana con un tasso di occupazione femminile che raggiunge quota 54% nel comparto dei servizi e si attesta al 45% nel commercio e nel turismo. Alla vigilia Giornata Internazionale della Donna la Fisascat Cisl rilancia contenuti e previsioni della contrattazione di settore che procede a passo spedito verso un ampliamento delle prestazioni di welfare volte ad una maggiore conciliazione vita lavoro, al sostegno della genitorialità e alla tutela della famiglia e a contrastare la violenza di genere e le molestie sessuali, piaghe in aumento anche nei luoghi di lavoro. E così in molte aziende è già realtà la sperimentazione del lavoro agile e si estende la percentuale della forza lavoro che può richiedere la trasformazione del rapporto di lavoro dal full-time a part-time fino ai 3 anni di vita del bambino mentre il premio di risultato può essere convertito in prestazioni di welfare di supporto alla genitorialità e in servizi di assistenza sanitaria e sociale. E ancora la contrattazione contempla anche formule permessi ad hoc per l’inserimento scolastico e il contrasto alle molestie sessuali si attua pure con specifiche iniziative di informazione e formazione nei luoghi di lavoro prevedendo anche congedi e periodi di astensione dedicati. Per il segretario generale della Fisascat Cisl Davide Guarini «è necessario rendere esigibili i diritti contrattuali a sostegno dell’occupazione femminile» come anche «occorre mettere in campo politiche di sistema adeguate per favorire l’occupazione delle donne che in Italia si attesta al 49,5% rispetto al 63,4% della media europea, percentuale che si abbassa drasticamente al 32,2% nel Mezzogiorno». Il sindacalista, con riferimento agli ultimi dati Istat, sottolinea anche «la massima incidenza dei rapporti di lavoro brevi e di bassa qualità e il frequente ricorso al part-time involontario che investono in misura prevalente le donne». «Senza dimenticare il gap retributivo di genere con redditi percepiti dalle donne inferiori in media del 25% rispetto a quelli degli uomini» ha ribadito Guarini per il quale «sono anche necessarie misure per il riconoscimento del lavoro di cura e familiare svolto dalle donne, che, soprattutto se non si ha un lavoro, comprime radicalmente anche la quantità del tempo libero a disposizione».
La nostra Lista, la numero 7 “Solo Agenti in Enasarco”
Il programma elettorale di Solo Agenti in Enasarco, lista 7, promossa e sostenuta dalla coalizione dove la Fisascat-Cisl è protagonista, mira a conseguire risultati che Voi Agenti ci avete indicato, rispondendo ai nostri questionari. Riteniamo che Enasarco sia degli Agenti e che ad essere rappresentati siano i loro interessi. Questi obbiettivi che abbiamo inserito nel programma elettorale possono essere raggiunti solo se l’Assemblea Enasarco sarà composta da Agenti. La lista Solo Agenti in Enasarco, annovera tra i candidati Agenti di Commercio. Abbiamo una sola opportunità: votare Solo Agenti in Enasarco.
“Solo Agenti in Enasarco”, partecipare al voto per garantire democrazia
Dal 17 al 30 Aprile 2020, la categoria degli Agenti è chiamata ad eleggere l’Assemblea dei Rappresentanti di Enasarco, l’Ente previdenziale. Si tratta di un vero e proprio “parlamentino” composto da 40 rappresentanti degli Agenti e 20 rappresentanti delle Ditte preponenti. L’Assemblea nomina il Cda, il quale approva i bilanci, le modifiche dello Statuto e dei regolamenti della Fondazione. È fondamentale quindi una partecipazione significativa ed informata al voto: Solo Agenti in Enasarco garantisce democrazia in Enasarco.
Conad/Auchan, verso la conclusione la fase sindacale della procedura di licenziamento del personale di sede avviata da Margherita Distribuzione
Dell’Orefice: «Definire al più presto una intesa equilibrata che dia risposte certe ai lavoratori» Roma, 6 marzo 2020 – Si avvia verso la conclusione la fase sindacale della procedura di licenziamento collettivo avviata da Margherita Distribuzione per tutto il personale di sede dell’ex Gruppo Auchan, nel frattempo ridotto a 764 unità per effetto delle numerose dimissioni volontarie che si sono registrate dall’apertura formale della procedura. La Fisascat Cisl, presente al tavolo con il segretario nazionale Vincenzo Dell’Orefice, ha invitato la direzione di Margherita Distribuzione ad esplicitare in maniera univoca il ricorso all’esclusivo criterio della non opposizione al licenziamento nella risoluzione dei rapporti di lavoro, a prevedere una durata specifica della deroga per effettuare i licenziamenti e a stralciare la proposta aziendale, eccessivamente formalistica, sulle modalità di manifestazione della volontà di accettazione della risoluzione del rapporto di lavoro. Rispetto all’incentivo all’esodo proposto da Margherita Distribuzione – pari 12 mensilità lorde con l’aggiunta dei relativi ratei di 13° e 14° più il valore corrispondente al mancato preavviso – la categoria cislina chiede di incrementare le mensilità da erogare, di estendere la base di calcolo anche alle altre voci retributive che determinano la retribuzione annua lorda dei lavoratori, di rivedere il meccanismo del cosiddetto décalage dell’incentivazione – estremamente penalizzante per i lavoratori che non dovessero scegliere a stretto giro di risolvere il proprio rapporto di lavoro – nonché di escludere la riduzione dell’incentivo all’esodo per i pensionandi. Per la Fisascat è anche dirimente irrobustire la dote di 4mila euro proposta dall’azienda finalizzata alle ricollocazioni, possibilmente intensificando l’istituto per le aree del Paese nelle quali è maggiore la difficoltà nel trovare occupazioni alternative. «Va evitato che si inneschi un fenomeno paradossale che impedisca a coloro che hanno già trovato un’altra occupazione di uscire con un un’integrazione di carattere economico, costretti a presentare le dimissioni e quindi a rinunciare ad un congruo elemento incentivante» ha stigmatizzato Dell’Orefice esortando la direzione di Margherita Distribuzione «a meglio specificare le condizioni e le modalità di realizzazione delle politiche attive finalizzate alla ricollocazione del personale di sede presso il sistema di Conad o verso terzi operatori». Per il sindacalista «definire al più presto un accordo per gestire al meglio le uscite volontarie e le ricollocazioni del personale di sede diventa una premessa imprescindibile per focalizzare l’attenzione dei soggetti negoziali all’altrettanto complessa vicenda del personale dei negozi, tenuto anche conto dell’andamento assai problematico delle vendite in seguito all’emergenza Coronavirus con le implicazioni rispetto la fruibilità dei negozi in tutta Italia». «Nella situazione di crisi generalizzata che il nostro Paese sta vivendo da qualche settimana – ha concluso – l’apporto più utile che le parti possono dare è raggiungere una intesa equilibrata e che serva dare risposte certe ai lavoratori».
Studi professionali, istituito all’Inps il Fondo di Solidarietà Bilaterale per il sostegno al reddito delle attività professionali.
Guarini: «Nuove tutele per i lavoratori coinvolti da crisi, riorganizzazione aziendale, sospensione e riduzione dell’attività» Roma, 6 marzo 2020 – Prende forma l’accordo sulla costituzione del Fondo di Solidarietà Bilaterale per il sostegno al reddito delle attività professionali stipulato il 3 ottobre 2017 dai sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs e l’associazione imprenditoriale del settore delle professioni Confprofessioni in applicazione delle normative di Legge sulla costituzione di fondi di solidarietà per i settori esclusi dalla disciplina delle integrazioni salariali ordinarie e straordinarie. Dal 2 marzo è operativo presso l’Inps il Fondo con lo scopo di garantire ai dipendenti delle attività professionali che occupano mediamente più di tre dipendenti, una tutela in costanza di rapporto di lavoro nei casi di riorganizzazione, crisi aziendale, riduzione dell’orario di lavoro o sospensione dell’attività lavorativa per situazioni temporanee di mercato o aziendali non imputabili all’impresa o ai lavoratori. Finanziato da contributi ordinari e addizionali a carico per due terzi del datore di lavoro e per un terzo del lavoratore, il Fondo erogherà un assegno ordinario per il sostegno al reddito, fino a un massimo di 24 mesi, ai dipendenti e agli apprendisti degli studi professionali con più di tre addetti interessati dalla riduzione dell’orario di lavoro o coinvolti dalla sospensione temporanea dell’attività lavorativa della durata massima di 12 mesi in un biennio (fino a 18 mesi negli studi professionali che occupano mediamente più di 15 dipendenti). L’accesso al trattamento di sostegno al reddito è subordinato alla condizione che il lavoratore non svolga attività lavorativa in favore di soggetti terzi e si impegni nei percorsi di riqualificazione; come sancito nell’intesa, verranno avviate politiche attive volte alla riqualificazione professionale, attraverso la bilateralità prevista dalla contrattazione nazionale di settore. A breve le parti sociali firmatarie dell’intesa di costituzione del Fondo designeranno i 6 membri costituenti il comitato paritetico; questi verranno coadiuvati da due dirigenti, nominati con apposito Decreto, uno facente capo al ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e l’altro facente capo al ministero dell’Economia e delle Finanze. Soddisfazione in casa Fisascat Cisl. «Si tratta del primo Fondo di Solidarietà Bilaterale costituito nel terziario privato, strumento unico nel panorama dei servizi, che può contribuire al sostegno al reddito dei lavoratori e alla stabilizzazione dell’occupazione in un comparto, quello degli studi professionali, dove complessivamente gli occupati si attestano a circa un milione e mezzo di addetti per oltre il 90% donne e giovani» ha dichiarato il segretario generale della Fisascat Cisl Davide Guarini sottolineando «la validità dei sistemi bilaterali partecipativi previsti dalla contrattazione di settore che, anche nell’erogazione di politiche attive e della formazione professionale, contribuiscono fortemente anche alla crescita delle competenze oggi essenziale per garantire l’occupabilità dei lavoratori e ad assicurare stabilità al comparto».
Coronavirus, tutte le misure per fronteggiare l’emergenza Covid-19. 7,5 miliardi mobilitati con il prossimo Decreto Legge. Furlan: «Buona notizia, pensare anche alla salute economica del Paese»
Roma, 6 marzo 2020 – Supporto al sistema sanitario e alla protezione civile, sostegno al lavoro e al reddito dei lavoratori attraverso l’utilizzo della Cigo, del Fis e della Cassa in Deroga, così da includere tutte le imprese, incluse le piccole e medie imprese da 1 a 15 dipendenti, oltre ad un intervento immediato sul versante degli aiuti alle aziende operativi su tutto il territorio nazionale. E’ questo il nuovo pacchetto di misure che il Governo si appresta a varare per fronteggiare la congiuntura insieme ad «un intervento più massiccio di stimolo all’economia da coordinare a livello europeo» ha annunciato il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri durante il vertice con le Parti sociali, le Regioni e l’Anci a Palazzo Chigi. Gualtieri ha ribadito l’impegno dell’Esecutivo per ottenere flessibilità aggiuntiva sul patto di stabilità europeo, per uno stock pari allo 0,5%, pari ai 7,5 miliardi mobilitati dal prossimo decreto ha poi precisato il presidente del Consiglio Conte raddoppiando l’intervento inizialmente previsto. L’Esecutivo ha già inviato la lettera con cui informa la Commissione Ue della necessità di sforare il deficit mentre il Consiglio dei Ministri ha inviato la Relazione al Parlamento. La Cisl, pur apprezzando gli sforzi del Governo, incalza il Governo a mettere in campo misure adeguate alla portata dell’emergenza sanitaria ed economica, mettendo come priorità l’assunzione di nuovo personale medico, infermieristico e paramedico nelle strutture ospedaliere pubbliche, una rinnovata sinergia con la Sanità Privata dove la richiesta della confederazione verte sull’immediato sblocco della contrattazione. Per la segretaria generale della Cisl Annamaria Furlan «di certo è una buona notizia avere un margine di manovra più significativo ma bisogna pensare anche alla salute economica del Paese» e ancora «occorre un coinvolgimento concreto dell’Europa». In Italia i dati economici e le stime al ribasso sulla crescita espongono ad un rischio elevato decine di migliaia di posti di lavoro e un pezzo importante della produzione italiana. La fibrillazione a cui sono sottoposte le filiere strategiche a partire da turismo e commercio, trasporti e logistica, servizi e manifattura, edilizia e agroalimentare, cooperazione e terzo settore – sottolinea la Cisl – richiede l’intervento diffuso di uno strumento universale di sostegno al reddito con l’estensione della Cassa in deroga a tutto il territorio nazionale, per tutti i settori e per l’insieme delle tipologie contrattuali. Il Governo sta in ogni caso già lavorando a una “fase tre” di intervento, con misure aggiuntive di incoraggiamento alle imprese attraverso il coinvolgimento della Unione Europea, della Comunità Internazionale, del sistema bancario e di Cassa Depositi e Prestiti per l’attivazione di ulteriori canali di credito agevolato. Il Ministro ha inoltre profilato la possibilità di allargare lo strumento dei congedi parentali, alla luce della sospensione delle attività didattiche degli istituti scolastici su scala nazionale e di sostenere le famiglie attraverso misure in via di definizione. Nei giorni scorsi il Governo ha intanto varato un primo Decreto Legge che ha introdotto “Misure urgenti di sostegno alle famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”: un primo necessario supporto economico ai cittadini e alle imprese che affrontano problemi di liquidità finanziaria a causa dell’emergenza sanitaria internazionale dichiarata dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e agli episodi di diffusione del virus in Italia. Il provvedimento interviene in diversi ambiti, dalla sospensione dei termini per versamenti ed altri adempimenti nella zona rossa, alle misure di sostegno alle famiglie, ai lavoratori dipendenti e autonomi e di potenziamento degli ammortizzatori sociali e in favore dei soggetti che risentono delle conseguenze, anche indirette, dell’emergenza sanitaria fino alle misure di sostegno al comparto turistico, con la sospensione del versamento dei contributi previdenziali e delle ritenute fiscali fino al 30 aprile per le strutture ricettive, le agenzie di viaggio e i tour operator mentre per coloro che non abbiano potuto viaggiare o usufruire di pacchetti turistici a causa delle misure di contenimento e di prevenzione della diffusione della malattia, si prevedono specifiche forme di compensazione. Dal 5 marzo sono inoltre operative, con un Decreto entrato subito in vigore, le misure riguardanti il contrasto e il contenimento dell’epidemia sull'intero territorio nazionale: sospensione dell’attività didattica fino al 15 marzo, stop a visite guidate, manifestazioni, congressi, meeting ed eventi sociali ma anche il divieto di permanere nelle sale di attesa dei pronto soccorso, stop a strette di mano e abbracci. In un successivo provvedimento di Legge saranno valutate specifiche misure di sostegno alle famiglie che hanno i figli sotto i 14 anni a casa per la chiusura delle scuole.
Emergenza Coronavirus. Blanca: «Urgenti misure per sostenere le famiglie e per l’assunzione di assistenti familiari, badanti e baby sitter»
Roma, 5 marzo 2020 – «Urgono misure idonee per sostenere le famiglie. In Italia il welfare sociale è basato quasi esclusivamente su queste e, mai come in questo momento in cui le scuole sono chiuse e i nonni, soggetti maggiormente a rischio di contagio, non possono farsene carico, le famiglie non riescono a trovare soluzioni idonee da mettere in campo a causa dei maggiori oneri» così la segretaria nazionale della Fisascat Cisl Aurora Blanca commenta le difficoltà vissute dalle famiglie italiane nella fase di emergenza dettata dall’epidemia Coronavirus. Per la sindacalista «c'è un altro fenomeno che andrebbe attenzionato, ovvero quello dei minori affidati ad un solo genitore, che per poter soddisfare i bisogni propri e della prole, presta la propria opera quotidianamente, spesso in luoghi diversi dalla propria dimora». Per Blanca «necessita supportare le fragilità delle famiglie, introducendo permessi retribuiti, sostegni economici per l'assunzione di assistenti familiari e baby sitters» e ancora «andrebbe prevista una misura ulteriore di sostegno alla famiglia per coloro i quali usufruiscono dei servizi di un'assistente familiare, badante». «In alcuni casi – sottolinea la sindacalista – sono queste lavoratrici che, prendendosi cura dell'assistito, permettono una minore diffusione del virus, così come disposto dal decreto, garantendo le cure domiciliari». «Non possiamo sottovalutare il fatto che queste lavoratrici – ha concluso la sindacalista – affiancano nella gestione quotidiana la popolazione più fragile, ovvero quella più esposta al contagio e che, in caso di ospedalizzazione o di decesso della persona della quale si prendono cura, il rapporto di lavoro potrebbe facilmente risolversi».
Mercatone Uno, concluso l’iter parlamentare di conversione in legge del decreto Milleproroghe, stanziate le risorse per il riconoscimento del trattamento straordinario di integrazione salariale
Roma, 5 marzo 2020 – Si è concluso l’iter di approvazione del testo di conversione in Legge del Decreto Milleproroghe 2020. Il provvedimento destina per l’anno 2019 4,3 milioni di euro per il riconoscimento del trattamento straordinario di integrazione salariale calcolato sulla base delle condizioni di lavoro applicate prima della cessione ai “lavoratori dipendenti di imprese operanti nel settore della grande distribuzione…. ammesse alla procedura di amministrazione straordinaria … successivamente cedute a società poi dichiarate fallite e retrocedute per inadempimento del patto di riservato dominio”, come nel caso della Shernon Holding, società che nel 2018 acquisì 55 punti vendita Mercatone Uno e oltre 1800 dipendenti, dichiarata fallita il 25 maggio del 2019.
La conversione del provvedimento estende inoltre la copertura economica anche per il 2020 con ulteriori 10milioni di euro “a valere sul fondo sociale per occupazione e formazione”.
«L’iter parlamentare ha indubbiamente sortito gli esiti auspicati e sollecitati dai sindacati, ristabilendo il senso di giustizia» ha dichiarato la segretaria nazionale della Fisascat Cisl Aurora Blanca confermando tuttavia le preoccupazioni sulla vertenza che allo stato attuale registra una assoluta incertezza per 1.324 lavoratori mentre i Commissari Straordinari di Mercatone Uno hanno divulgato la notizia che solo per ulteriori 365 lavoratori si prospetta la possibilità di esser reimpiegati mediante cessione.
«Ad oggi non abbiamo ricevuto alcun ulteriore riscontro in merito alle operazioni di cessione in corso» ha stigmatizzato Blanca sottolineando che «la procedura potrebbe comportare una tempistica maggiore rispetto a quella prospetta che mal si concilierebbe con la validità delle licenze e, pertanto, con la speranza per ciascun dipendente di esser riallocato».
«Solo il lavoro – ha concluso la sindacalista – può restituire dignità e rifondere il senso di appartenenza nel sistema Paese in ciascuna delle maestranze che, insieme ai loro rappresentanti, ai fornitori, ai clienti e ai contribuenti hanno patito ignari le valutazioni effettuate».
Minimali e Massimali Enasarco 2020
A decorrere dal 1° gennaio 2020, gli importi dei minimali contributivi e dei massimali provvigionali sono così determinati
Prestazioni Assistenziali Enasarco per l’anno 2020
Pubblicato il programma delle Prestazioni Assistenziali Enasarco per l’anno 2020. Per ogni singola prestazione è stato indicato anche lo stanziamento. Nel corso della seduta del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Enasarco del 4 marzo, è stato deliberato un ampliamento dello stanziamento previsto per le erogazioni straordinarie, che era di 2 milioni di euro, di ulteriori 2 milioni per far fronte a misure di sostegno agli iscritti, conseguentemente al perdurare dell’ emergenza sanitaria e per altre calamità naturali. Data l’eccezionalità delle disposizioni in materia di Sanità Pubblica, la Fondazione sta valutando ogni iniziativa, avviando anche contatti con le Autorità competenti in merito alla fattibilità di ulteriori misure a sostegno degli iscritti.