Roma, 4 marzo 2020 – Prorogata al 30 giugno 2021 la vigenza del Contratto Integrativo Aziendale applicato ai 20mila dipendenti della multinazionale francese della grande distribuzione organizzata presente in Italia con 50 Ipermercati, 406 Supermercati Carrefour Market, 602 punti vendita di prossimità Carrefour Express, 13 Cash and Carry Docks Market e GrossIper e 3 punti vendita Supeco. Per il segretario nazionale della Fisascat Cisl Vincenzo Dell’Orefice «aver definito con la direzione di Carrefour la proroga della contrattazione integrativa è un fatto positivo soprattutto in un passaggio molto delicato per la grande distribuzione organizzata e alla vigilia della apertura di una delle fasi più complesse del rinnovo dei contratti nazionali di lavoro applicati al settore della distribuzione commerciale dove complessivamente operano circa 2milioni e 400mila addetti». «Con la sottoscrizione dell’intesa – ha concluso il sindacalista – si riafferma il principio che anche in una situazione di crisi e di difficoltà non serve comprimere i diritti, le tutele e le garanzie dei lavoratori ma che anzi è necessario, alle aziende prima che ad altri, poter contare sull’apporto dei lavoratori per far fronte alle sfide del mercato».
Serenissima Ristorazione, mancato rispetto della contrattazione: i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs proclamano lo stato di agitazione dei 9mila dipendenti della società leader della ristorazione commerciale e collettiva
Roma, 4 marzo 2020 – Sono in stato di agitazione i 9mila dipendenti di Serenissima Ristorazione, società italiana leader nel settore della ristorazione commerciale e collettiva con 14 società correlate e un fatturato consolidato superiore a 300 milioni di euro. Alla base della mobilitazione nazionale, indetta dai sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, il mancato rispetto delle previsioni contrattuali in ordine all’applicazione delle maggiorazioni domenicali, al continuo frazionamento dell’orario giornaliero, alla sospensione dell’attività lavorativa durante le festività natalizie e pasquali. Le tre sigle contestano anche il pagamento della festività dell’8 dicembre 2019 cadente di domenica attraverso l’utilizzo dei permessi Rol. Violazioni, sottolineano i sindacati, che la direzione aziendale continua ad intraprendere nonostante le ripetute segnalazioni effettuate anche al livello territoriale. I sindacati respingono fermamente le proposte aziendali sull’avvio di un negoziato volto a definire un contratto integrativo aziendale peggiorativo con l’armonizzazione delle violazioni “da sanare nelle opportune sedi” e che in ogni caso “non possono far parte di un accordo di secondo livello”. La protesta è supportata dall’immediato blocco del lavoro supplementare e da ulteriori iniziative di mobilitazione che saranno decise nei prossimi giorni. I sindacati, nel confermare la disponibilità a trattare per la definizione di un contratto integrativo dignitoso, hanno nel frattempo richiesto alle federazioni territoriali un riepilogo di tutte le violazioni contrattuali messe in atto da Serenissima Ristorazione, al fine di poter informare la committenza sulle modalità di corretta applicazione del contratto collettivo di lavoro sul quale la stessa peraltro si è impegnata con l’ente appaltatore per l’integrale applicazione delle norme in esso contenute.
Programma Elezioni 2020 – Solo Agenti in Enasarco
Dal 17 al 30 aprile la nostra Categoria è chiamata a eleggere l’Assemblea dei Rappresentanti del nostro Ente previdenziale. Un vero e proprio “parlamentino” composto da 40 rappresentanti degli Agenti e 20 rappresentanti delle Ditte preponenti. L’Assemblea dei Rappresentanti nomina il Cda, approva i bilanci e le modifiche dello statuto e dei regolamenti della Fondazione. Una partecipazione al voto significativa e informata è fondamentale per la democrazia Enasarco.
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Appalti pulizia scuole, oggi 12mila lavoratrici e lavoratori verranno internalizzati: bene!
Un risultato positivo raggiunto anche per l’azione decisiva di Filcams, Fisascat, Uiltrasporti e delle confederazioni di Cgil, Cisl e Uil ma oggi ci sono anche 4mila lavoratrici e lavoratori senza lavoro e senza salario per la responsabilità di:• GOVERNO: che non si è mai interessato concretamente della vertenza • MINISTERO DELL’ISTRUZIONE: che non ha fatto abbastanza per ampliare la platea da internalizzare e per mantenere l’orario a tempo pieno • MINISTERO DEL LAVORO: che non ha proposto soluzioni immediate e concrete • IMPRESE: che hanno interrotto il confronto impedendo la ricerca di soluzioni per i lavoratori É INACCETTABILE che un percorso positivo che vede riconosciuto a tante lavoratrici e lavoratori una ruolo diretto nella scuola, percorso che abbiamo voluto e contribuito a realizzare, si concluda con l’esclusione e la perdita del lavoro e del salario per tante donne e uomini; come non si può considerare ancora risolta la situazione delle 4000 persone che oggi entreranno a lavoro nella scuola con part time involontari ad orario e retribuzione dimezzata.Filcams, Fisascat e Uiltrasporti sono vicini e salutano con soddisfazione le tante lavoratrici e lavoratori che oggi inizieranno un nuovo percorso di lavoro, ma proseguiranno nell’iniziativa fino a quando il Governo non darà risposte e soluzioni per la salvaguardia e la continuità di occupazione e di reddito alle 4MILA persone oggi senza lavoro e senza salario.
Internalizzazione Appalti Pulizia Scuole, la denuncia dei sindacati: 4mila licenziamenti, istituzioni e imprese irresponsabili
Roma, 29 febbraio 2020 – Sono 4.000 i lavoratori e le lavoratrici che dal 1° marzo non avranno un lavoro a seguito dell’esclusione dal processo di internalizzazione dei servizi di pulizia, ausiliariato e decoro nelle scuole italiane. E’ questo il drammatico epilogo della due giorni di trattativa al Ministero del Lavoro per esaminare e ricercare soluzioni alternative ai licenziamento, una conclusione drammatica per un intero paese che riscontra il fallimento di una vertenza tra le più gravi, per numero di famiglie coinvolte, vissute negli ultimi anni. Per i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti non è stata una situazione di crisi o la mancanza di lavoro a determinare i licenziamenti ma una scelta precisa del Miur e del Governo. Di fatto non è stato avviato alcun confronto di merito per una precisa volontà del Governo, sordo alla richiesta di farsi carico complessivamente della vertenza come le organizzazioni sindacali chiedono da mesi; del Miur che non si è interessato concretamente a trovare soluzioni anche per i 4.000 lavoratori che da anni lavorano nelle scuole e ieri sera ha abbandonato la riunione; delle imprese che da irresponsabili hanno interrotto un confronto volto a ricercare ogni possibile soluzione per tutti i soggetti coinvolti che andassero oltre il proprio esclusivo interesse economico; dal Ministero del Lavoro che ha dichiarato di non avere soluzioni immediate e concrete da proporre. Nonostante le numerose richieste reiterate a più riprese il Governo non ha pensato – o voluto pensare – ad affrontare in tempo utile tale condizione, e le nostre richieste di costruire un percorso di sostegno e di prospettiva per quattromila persone non hanno avuto risposte. Si è scritta un’altra brutta pagina per il mondo del lavoro, dove sempre più spesso, per la mancanza di assunzione di responsabilità della politica e delle imprese, si sacrificano la dignità e il futuro delle lavoratrici e dei lavoratori. A questa condizione le organizzazioni sindacali rispondono che nessuno può sottrarsi dalla responsabilità e metteranno in campo le iniziative necessarie fino a quando non saranno trovate le soluzioni per dare continuità occupazionale e di reddito a tutti.
Emergenza Coronavirus. Sindacati: solidarietà, sostegno e iniziative per i lavoratori del commercio,turismo e servizi
Roma, 28 febbraio 2020 – I sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e Uiltrasporti esprimono la loro solidarietà alle persone che stanno affrontando grandi difficoltà e disagi dal punto di vista sanitario, sociale e lavorativo derivanti dall'emergenza del coronavirus. “In particolare, la nostra vicinanza – recita un comunicato sindacale congiunto – va alle lavoratrici e lavoratori che in questo frangente stanno svolgendo le loro mansioni con grande impegno e sacrificio per garantire la prosecuzione delle attività". "Salute e sicurezza – spiegano – sono priorità assolute, e per questo resta indispensabile l'osservanza delle disposizioni dettate dal ministero della Salute dal governo e dalle Regioni coinvolte. In questo contesto è fondamentale il ruolo degli rls e rlst come punto di riferimento e l'attenzione, da parte delle aziende, a promuovere e attivare tutti gli sforzi in tale direzione". "Altrettanto necessaria – precisano i sindacati – la tutela di lavoratrici e lavoratori, per aiutarli a fronteggiare l'urgenza del momento, le conseguenze che si stanno già verificando e che saranno riscontrabili anche nel medio-lungo periodo". In quest'ottica, avvertono, "appare indispensabile che il governo adotti provvedimenti straordinari per consentire il ricorso agli ammortizzatori sociali per affrontare l'emergenza, che ormai coinvolge ampie aree del Paese e non solo le zone rosse del contagio e coinvolge i settori del terziario, del turismo e dei servizi". Infatti, dicono, "la sospensione delle attività scolastiche, la chiusura di molte aziende o la drastica riduzione dell'attività vede sospese nell'immediato le funzioni di molti lavoratori, ivi compresi coloro che operano per i servizi in appalto (esempio ristorazione scolastica, pulizie)". "Al contempo, occorre intervenire anche sugli effetti a medio lungo termine della situazione attuale. In prospettiva, infatti, sono già riscontrabili le difficoltà per il settore del commercio, dei servizi e quelli del turismo, condizionato negativamente dalla diminuzione degli spostamenti e dai timori legati alla situazione del nostro Paese. Le organizzazioni sindacali intendono operare al fine di garantire a lavoratrici e lavoratori la tutela necessaria per affrontare questa crisi, salvaguardando l'occupazione e il reddito", concludono.
Turismo, un Avviso Comune sulle Politiche Attive per fronteggiare l’emergenza Coronavirus. A sottoscriverlo i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl, e Uiltucs le associazioni imprenditoriali Federalberghi, Faita, Fipe, Fiavet.
Guarini: «Assicurare il massimo supporto anche attraverso il sistema della bilateralità contrattuale»Roma, 28 febbraio 2020 – Fronte sempre più compatto nel comparto turistico per arginare gli effetti dell’epidemia coronavirus. I sindacati di categoria Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltucs hanno condiviso con le associazioni imprenditoriali Federalberghi, Faita, Fipe, Fiavet aderenti alla Confcommercio un Avviso Comune sulle politiche attive da mettere in campo per affrontare l’emergenza. Le parti si impegnano “a fornire alle aziende ed ai lavoratori del settore turismo, anche per il tramite della rete degli enti bilaterali e dei centri di servizio, ogni assistenza utile per stipulare accordi ai fini dell’acceso agli ammortizzatori sociali e alle forme di sostegno al reddito contrattualmente previste” ed inoltre “ad adottare, per il tramite degli enti bilaterali del settore turismo, nazionale e territoriali, nei limiti delle risorse disponibili, interventi in favore dei lavoratori”. Nell’Avviso Comune anche la espressa richiesta di estendere le disposizioni volte a fronteggiare le conseguenze dell’epidemia a “tutto il territorio nazionale e non solo alle aree interessate dalle ordinanza”. La Parti chiedono poi “che vengano assicurate adeguate risorse per il funzionamento degli ammortizzatori sociali e che le disposizioni che regolano l’accesso al fondo integrazione salariale e alla cassa integrazione guadagni ordinaria, straordinaria ed in deroga e vengano modificate con urgenza, al fine di consentire, anche in deroga alle normali modalità, l’erogazione delle prestazioni” di integrazione salariale “includendo esplicitamente anche i lavoratori stagionali, così come individuati dalla legge e dai contratti stipulati dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative”. Tra le altre misure sollecitate anche la sospensione temporanea “dei termini per il versamento dei contributi previdenziali e assistenziali, delle imposte indirette e di altri tributi e imposte locali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria” come anche del “pagamento delle rate di mutui e dei finanziamenti di qualsiasi genere”. Le Parti chiedono la concessione di indennizzi o contributi per le imprese ed i lavoratori autonomi del turismo che abbiano subito una significativa riduzione di attività” e l’individuazione di risorse aggiuntive da destinare ad una campagna straordinaria di promozione dell’offerta turistica, ricettiva e culturale italiana”. «E’ necessario sin da ora assicurare il massimo supporto, anche attraverso il sistema della bilateralità di origine contrattuale, per sostenere il reddito di chi in questo momento nel comparto turistico, compresi i lavoratori stagionali, subìsce gli effetti dell’emergenza coronavirus con la drastica riduzione dell’incoming e la cancellazione a tappeto delle prenotazioni» ha dichiarato il segretario generale della Fisascat Cisl Davide Guarini sottolineando che «un settore labour intensive come il turismo necessita ora più che mai di politiche dedicate anche per programmare nuove iniziative di promozione del brand italiano una volta finita l’emergenza».
Turismo: Cisl e Fisascat – Estendere a tutta la filiera le misure dettate dall’emergenza Coronavirus, dalla sospensione dei contributi fino all’attivazione di una cabina di regia
Roma, 28 febbraio 2020 – "L'emergenza sanitaria deve essere gestita con il necessario coordinamento tra tutte le istituzioni e con interventi oculati proprio per evitare ulteriori ricadute negative sul turismo e sull'economia complessiva del paese". Lo dichiarano in una nota congiunta il Segretario Confederae della Cisl, Andrea Cuccello ed il Segretario Generale della Fisascat Cisl, Davide Guarini, al termine dell'incontro di oggi con il Ministro delle attività e dei beni culturali e del turismo Dario Franceschini sulla crisi nel comparto turistico dettata dall’emergenza Coronavirus. "In questo quadro i provvedimenti assunti dal Governo sono solo un primo passo. Noi abbiamo chiesto di ampliare la tempistica della restituzione dei tributi, di estendere le misure previste oltre l'ambito territoriale della zona rossa perché le ripercussioni della crisi sono presenti indiscutibilmente su tutto il territorio nazionale e di valutare attentamente l’aiuto alle “filiere” produttive", sottolineano i sindacalisti. "Valutiamo positivamente anche la proposta di utilizzare dei voucher al posto del rimborso di eventuali viaggi che si decide di non effettuare in questo momento. Per quanto riguarda il tema importante degli ammortizzatori sociali, lo strumento principale deve essere la cassa integrazione in deroga, ma la cifra di 21 milioni di euro stanziati dal Governo è insufficiente e va ampliata, utilizzando anche maggiori risorse aggiuntive che l'Europa dovrebbe stanziare, riducendo anche i vincoli di bilancio del fiscal compact. Va altresì mriconosciuta la possibilità per le regioni Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna di poter utilizzare i residui delle casse in deroga dell’epoca della grande crisi. C'è infine da considerare attentamente e da affrontare il dramma nel dramma dei lavoratori stagionali che non verranno sicuramente richiamati dalle aziende a seguito della situazione di crisi economica".
Emergenza Covid-19. Effetti devastanti sull’economia italiana. Governo e Parti Sociali: prove di concertazione antivirus. Nel terziario, turismo e servizi i sindacati sollecitano un incontro a tutte le associazioni imprenditoriali di settore
Roma, 27 febbraio 2020 – Rischia di avere un impatto devastante sull’economia italiana l’epidemia Covid-19 con una perdita stimata di circa 3,9 miliardi di euro di consumi. Secondo le associazioni imprenditoriali si potrebbe arrivare alla chiusura di circa 15.000 piccole imprese in tutti i settori dalla ristorazione alla ricettività, passando per il settore distributivo ed i servizi con un impatto sull'occupazione che potrebbe superare i 60.000 posti di lavoro. E ancora se la crisi dovesse protrarsi oltre i prossimi mesi di maggio-giugno, l'impatto sul Pil potrebbe essere di 3-4 decimi di punto, pari a 5-7 miliardi di euro. Mentre bisogna agire verso quei settori più colpiti dal virus, vale a dire turismo, dove la stima sulla contrazione dell’incoming è di 4,5 miliardi di euro, ma anche nel comparto fieristico, nei trasporti, nella logistica e nelle attività culturali. Il ministero dei beni e le attività culturali e per il turismo ha intanto accolto l’appello delle principali associazioni imprenditoriali che operano nel comparto turistico e ha convocato tutte le parti sociali coinvolte, compresi i sindacati di categoria Cgil Cisl Uil. Filcams Fisascat Uiltucs e Uiltrasporti hanno anche trasmesso una richiesta di incontro a tutte le associazioni imprenditoriali di settore nel terziario, turismo e servizi richiamando “alla responsabilità, al coordinamento delle iniziative e delle decisioni” ed alla condivisione degli “interventi volti alla sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori per garantire prevenzione, protezione e una maggiore serenità, oltre che azioni per individuare strumenti a salvaguardia del reddito”. Le sigle sindacali condividono pienamente la richiesta di intervento delle confederazioni Cgil Cisl Uil sul sostegno economico e sull’attivazione di una cabina di regia da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri come anche l’Avviso Comune condiviso dalle tre confederazioni con Abi, Coldiretti, Confagricoltura, Confapi, Confindustria, Legacoop, e le associazioni di Rete Imprese Italia (Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti). Intanto il ministro dello Sviluppo Economico ha annunciato che il Governo emanerà un apposito decreto proprio per supportare il tessuto produttivo del Paese mentre la ministra del Lavoro ha annunciato la sospensione dei versamenti contributivi fino al 31 marzo 2020 per le zone rosse. Prevista anche la Cig in deroga per le aziende sotto i sei addetti e chi non ha strumenti di sostegno al reddito nelle zone rosse colpite dal coronavirus. Per questo intervento, secondo quanto emerso al tavolo al Ministero del lavoro con le Parti Sociali, lo stanziamento è di 21 milioni di euro. Una cifra insufficiente, ha dichiarato la leader della Cisl Annamaria Furlan, sottolineando “come gli ammortizzatori sociali debbano essere garantiti a tutti i lavoratori e lavoratrici attraverso la cassa integrazione ordinaria, e in deroga per quei lavoratori che non possono andare con la cassa ordinaria, naturalmente è necessario attivare anche il fondo di integrazione salariale'. La segretaria della Cisl ha poi sottolineato la necessità di “fondi più consistenti perché avremo delle crisi di settore, quello del turismo è prevedibile. Molte aziende hanno attivato in questi giorni il lavoro agile. Per Furlan “l'utilizzo dello smart working senza l'accordo, non rispettando il contratto, è tollerabile solo per 15 giorni, dopo quella scadenza i contratti devono essere rispettati anche nell'utilizzo di questo utile e importante strumento”. Senza poi dimenticare l’importante ruolo delle Istituzioni europee per creare le migliori condizioni per un rilancio economico dell'Italia nell’interesse della stessa Unione europea.
Turismo ricettivo alberghiero, al via i negoziati per il nuovo contratto nazionale Federalberghi-Faita
Roma, 27 febbraio 2020 – Hanno preso il via a Roma con le associazioni imprenditoriali aderenti alla Confcommercio Federalbeghi e Faita le trattative di rinnovo del contratto nazionale di lavoro scaduto il 31 dicembre 2018 applicato ai circa 400mila addetti, compresi i lavoratori stagionali, occupati nel comparto turistico ricettivo alberghiero, nei villaggi vacanza e nei camping. I sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno illustrato le previsioni della piattaforma unitaria a cominciare dalle premesse, dove le tre sigle esortato i rappresentanti imprenditoriali a rafforzare le linee guida sulle problematiche di interesse comune, a cominciare dalla tutela del lavoro stagionale fino alla sfida della digitalizzazione senza dimenticare l’urgenza di contrastare le forme irregolari di ospitalità. Nel documento congiunto i sindacati sollecitano l’incremento delle retribuzioni con un sensibile miglioramento del potere di acquisto dei salari oltre al potenziamento del sistema di relazioni sindacali esistenti ai livelli nazionale e decentrato finalizzando il confronto alla difesa della buona occupazione e alla redistribuzione dei risultati economici in un’ottica di maggiore partecipazione dei lavoratori. Nella piattaforma anche l’espresso richiamo, in tema di bilateralità e welfare contrattuale, sulla necessità di rivisitare l’attuale sistema di sostegno al reddito – anche considerate le evoluzioni normative sugli ammortizzatori sociali – come pure sul rafforzamento del confronto negoziale di 2° livello prevedendo un aggiornamento dell’elemento economico di garanzia. Tra gli altri capitoli del documento unitario quello riferito agli appalti ed esternalizzazioni, sempre più frequenti nel comparto, prevedendo maggiori tutele per i lavoratori coinvolti dalle procedure di subentro, la piena salvaguardia dell’occupazione e l’integrale applicazione delle previsioni contrattuali anche per i nuovi assunti presso l’appalto. In primo piano anche il tema della salute e della sicurezza con la espressa richiesta di parte sindacale di integrare la normativa esistente con specifiche tutele e regole di prevenzione derivanti dal disagio lavorativo. Dirimente per i sindacati anche la tutela della professionalità, con un adeguato investimento su formazione e aggiornamento professionale, come anche la previsione di nuovi diritti individuali su conciliazione vita lavoro, maternità e lavoro di cura, assistenza figli con problemi di apprendimento e inserimento scolastico. La trattativa è aggiornata al 27 marzo salvo rinvii dettati dall’emergenza coronavirus.