Carissimi iscritti a Fisascat Cisl ed al servizio di newsletter,le elezioni Enasarco si avvicinano e si svolgeranno dal 17 al 30 aprile. Votare è importante perché determinerà chi gestirà il patrimonio di 7 miliardi, detenuto da Enasarco, e le pensioni della nostra Categoria. Riteniamo che siano gli Agenti a dover gestire un Ente che eroga le pensioni degli Agenti e non portatori di altri interessi. La nostra lista SOLO AGENTI IN ENASARCO, che ricordiamo essere l'unica non legata a qualsiasi Associazione delle Case Mandanti, si presenta per proporre soluzioni concrete, migliorare la vita degli Agenti di Commercio e rendere più efficiente e trasparente la gestione Enasarco. Abbiamo preparato un questionario per coinvolgere gli Agenti di Commercio nella preparazione del nostro programma elettorale, in vista delle Elezioni. È nostra intenzione mettere ai primi posti le esigenze che emergeranno dalle vostre opinioni, per costruire insieme un Enasarco degli Agenti. Vi chiediamo di girare a più colleghi possibili questo questionario perchè vogliamo sentire la voce della Categoria! Per iniziare il questionario, andate a questo link:http://tiny.cc/kl6ujzVi ricordiamo le nostre pagine Facebook dove poter seguire l'attività della nostra lista:https://bit.ly/30VF3eIGruppo Solo Agenti in Enasarco: dove commentare, proporre e confrontarsi sui vari temi proposti da noi e dagli appartenenti al Gruppo, con rispetto ed educazione.https://bit.ly/2NWKpBd Solo Agenti in Enasarco: la pagina ufficiale della nostra lista per conoscere le nostre/vostre proposte, gli incontri sui territori e tutto' ciò che sarà necessario sapere per votare.Vi ringraziamo per la collaborazione!
Irideos, siglato il primo contratto integrativo per i 400 dipendenti del polo italiano dell’Ict. Diritti e nuove tutele accompagnano lo sviluppo di impresa
Carofratello: «La contrattazione di secondo livello segue in misura crescente le strategie di trasformazione digitale in atto nel nostro Paese». Roma, 11 febbraio 2020 – C’è intesa sul primo contratto integrativo applicato agli oltre 400 dipendenti di Irideos, il polo italiano dell’Ict dedicato alle aziende ed alla Pubblica Amministrazione presente a Milano, Trento, Verona, Firenze, Siena e Roma con 14 data center iperconnessi. I sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno siglato con la direzione aziendale l’ipotesi di accordo, ora sottoposta alla consultazione dei lavoratori, in vigore fino al 31 dicembre 2022. Sulla parte normativa l’intesa, che consolida le relazioni sindacali ai livelli nazionale e territoriale, introduce in via sperimentale l’istituto dello smart working con l’obiettivo di favorire la conciliazione vita lavoro e di accrescere la produttività aziendale, contempla il ricorso all’istituto della banca delle ore solidali – in compartecipazione con l’impresa – in caso di comprovata e grave necessità dei lavoratori e definisce misure ad hoc per le vittime di violenza di genere anche attraverso l’ausilio di una Commissione paritetica appositamente costituita. L’accordo definisce l’orario di lavoro e i turni di lavoro per i turnisti contemplando anche la maggiorazione del 50% per il lavoro svolto nel turno notturno e nelle festività oltre all’indennità di € 22,00 per ogni domenica di effettiva attività prestata. Il contratto prevede l’istituto complementare della reperibilità con il riconoscimento di trattamenti retributivi specifici e differenziati; al personale reperibile saranno garantiti dei riposi compensativi. Sulla malattia, quale condizione di miglior favore per la vigenza contrattuale, l’azienda conferma il riconoscimento del periodo di carenza al 100% indipendentemente dal numero degli eventi oltre ad un numero massimo di 12 ore di permesso retribuito su base annua per visita medica specialistica. Dal 26 marzo 2020 i ticket restaurant verranno erogati in formato elettronico ed avranno un valore nominale di € 7. Sul trattamento economico l’intesa introduce ex novo un sistema premiante – fino a 1000 € per il 2020 – basato su indicatori collettivi facilmente misurabili con facoltà di conversione in prestazioni di welfare sostitutive messe a disposizione dall’azienda. In un comunicato congiunto Filcams Cgil Fisascat Cisl e Uiltucs hanno espresso “una valutazione altamente positiva dell’intesa” affermando che “la contrattazione deve essere tra gli elementi che mirano al miglioramento del clima aziendale attraverso misure che incontrano le esigenze dei lavoratori e quelle imprenditoriali, con il principio di inclusività, integrazione e partecipazione, alimentando l’elemento fiduciario e trasparenza tra le parti”. Le tre sigle in particolare sottolineano il “modello di relazioni industriali ben definito, sia sui temi sia sulla tempistica, con il quale si dà atto che la partecipazione dei lavoratori sia imprescindibile per il raggiungimento dei risultati inseriti nell’ambizioso piano industriale triennale”. Il funzionario sindacale della Fisascat Cisl Salvo Carofratello, che ha preso parte attivamente al negoziato, ha espresso «soddisfazione per un accordo con tratti innovativi che va nella direzione del consolidamento di una giovane realtà aziendale, nell’ottica della crescita dei diritti e delle tutele delle lavoratrici e dei lavoratori di un settore in espansione, quello dell’Ict e del terziario avanzato, che sempre più accompagna lo sviluppo delle imprese». «Possiamo affermare che la contrattazione di secondo livello, come in questo caso – ha concluso il sindacalista – segue in misura crescente le strategie di trasformazione digitale in atto nel nostro Paese, con oltre il 40% delle aziende che investono in innovazione tecnologica».
Metro Italia, fronte sindacale compatto: avanti con la trattativa per il rinnovo della contrattazione integrativa applicata ai 4.500 dipendenti del gruppo del cash&carry
Roma, 11 febbraio 2020 – Il Coordinamento nazionale unitario delle Rsu e delle Rsa di Metro Italia Cash & Carry riunito a Roma l’11 Febbraio 2020 ribadisce la volontà di proseguire la trattativa per il rinnovo della contrattazione integrativa disdettata dall’azienda. Il coordinamento prende atto che, malgrado la disponibilità delle organizzazioni sindacali ad entrare nel merito dell’omogeneizzazione delle condizioni lavorative e di orario, l’azienda rifiuta qualsiasi apertura sulla gestione condivisa dell’organizzazione del lavoro.Metro ribadisce la volontà di procedere unilateralmente nell’articolazione della prestazione lavorativa attraverso turni spezzati, verticalizzazione dell’orario di lavoro nel fine settimana, modifica dei turni anche a carico dei part time.Metro anche nel 2019 chiude un bilancio con milioni di euro di utile, mentre continua ad implementare il lavoro in appalto della delivery, aumentando il numero di lavoratori che operano in condizioni salariali e organizzative ulteriormente peggiori. Pertanto il coordinamento dei rappresentanti sindacali ribadisce la volontà di riunificare le condizioni di vita e di lavoro di tutti i dipendenti Metro, a prescindere dall’anzianità aziendale, secondo principi di dignità reale equità.In tale contesto riteniamo assolutamente scontato che l’azienda sia tenuta alla corresponsione integrale del premio variabile maturato nel corso del 2019 per effetto di quanto previsto dalla contrattazione integrativa aziendale previgente, senza che ciò possa costituire oggetto di scambio.Ci aspettiamo pertanto che nel prossimo incontro del 26 Febbraio 2020 la dirigenza di Metro riveda la propria posizione e si presenti con una reale disponibilità ad ascoltare le esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori e a non fare forzature come preannunciato.
Metro Italia cash&carry, prosegue a rilento il confronto per il nuovo integrativo. A Roma il coordinamento delle strutture e dei delegati fa il punto sullo stato del negoziato
Roma, 11 febbraio 2020 – Il coordinamento delle strutture e dei delegati Filcams Cgil Fisascat Cisl e Uiltucs Metro Italia in assise a Roma fa il punto sullo stato del negoziato per il rinnovo del contratto integrativo applicato ai 4mila e cinquecento dipendenti del gruppo del cash&carry presente nel bel paese con 49 punti vendita. I sindacati stigmatizzano il sostanziale stallo delle trattative – aggiornate al 26 febbraio a Bologna – che registrano generici intendimenti di massima sui temi del welfare, delle maggiorazioni per il lavoro domenicale e sul delivery mentre le distanze permangono significative sul sistema di relazioni sindacali e su salute e della sicurezza (con la indisponibilità aziendale a concedere le ore supplementari richieste nella piattaforma unitaria), festività, salario variabile e sulle tematiche inerenti l’organizzazione e l’orario di lavoro. Per i sindacati è dirimente anche venire a conoscenza di maggiori dettagli sulla recente partnership di Metro Italia con il Gruppo Végé, alleati sul fronte degli acquisti per un periodo di tre anni dal 1/1/2020, operazione strategica per la crescita del fatturato che riguarderà più del 90% dell’assortimento di Metro Italia che potrà essere acquistato in comune tramite il gruppo italiano in Aicube, la centrale di acquisto di Carrefour Italia, Gruppo Végé e Gruppo Pam.
Contratti Terziario, oggi i sindacati al Ministero del Lavoro: in stallo da troppi anni le trattative nel settore imprese di pulizia/multiservizi e nel comparto della vigilanza privata
Roma, 11 febbraio 2020 – Sono scaduti da troppi anni i contratti nazionali nel settore delle imprese di pulizia/multiservizi e nel comparto della vigilanza privata e dei servizi fiduciari. Settori che assumono una rilevanza in termini di fatturato – con 139 miliardi di euro pari al 7% del Pil italiano nel solo comparto delle imprese di pulizia/multiservizi – e circa 700mila addetti complessivamente occupati, prevalentemente donne, sebbene siano tra quelli a più basso reddito e spesso soggetti all’elusione delle norme contrattuali in un sistema che opera prevalentemente in regime di appalto e particolarmente esposto al dumping.I sindacati di categoria Cgil Cisl Uil, convocati oggi pomeriggio al ministero del Lavoro dopo le richieste di incontro delle scorse settimane, accenderanno i riflettori sullo stallo dei negoziati che perdura dal 2013 nel comparto delle imprese di pulizia/multiservizi e dal 2015 nel settore della vigilanza privata.Si inizierà alle ore 16.00 con il primo tavolo sul contratto imprese pulizia/multiservizi tra le federazioni di categoria Filcams Cgil Fisascat Cisl e Uiltrasporti e i rappresentanti del dicastero; i sindacati proporranno una analisi sulle inevitabili ripercussioni del mancato rinnovo contrattuale e solleciteranno l’avvio di un confronto in sede istituzionale. In particolare le tre sigle puntano il dito contro le più recenti modifiche al Codice degli Appalti Pubblici che, affondano, vede nella liberalizzazione del subappalto la modifica più dannosa così come nelle cooperative cosiddette spurie la competizione al ribasso tra imprese viene realizzata sulla riduzione del costo del lavoro e dei diritti. Filcams Cisl, Fisascat Cisl e Uiltrasporti richiamano al ruolo delle Amministrazioni pubbliche in quanto principali committenze e dunque responsabili della costruzione dei Bandi di Gara e delle risorse destinate. A complicare la situazione nel settore delle imprese di pulizie e multiservizi – dove il fatturato nei soli appalti pubblici è aumentato rispetto al 2018 del 63% – le tabelle degli aumenti economici ferme al 2013, anno dell’ultimo rinnovo, situazione che impatta sia sul valore degli appalti sia sulla condizione economica dei lavoratori, già fortemente caratterizzata da part time involontari a poche ore settimanali, con bassi salari e un’alta mobilità dettata dagli appalti su più cantieri. I sindacati stigmatizzano infine l’intransigenza delle associazioni imprenditoriali di settore – Anip Confindustria, Fise, Legacoop, Confcooperative, Confapi e Agci – che condizionano fortemente il rinnovo contrattuale incassando di fatto un risparmio economico in una attività labour intensive.Alle ore 17.00 è previsto il secondo tavolo sul contratto della vigilanza privata e dei servizi fiduciari tra le federazioni di categoria Filcams Cgil Fisascat Cisl e Uiltucs e i rappresentanti del dicastero; nel rinnovare la richiesta di avvio di un confronto in sede istituzionale finalizzato alla risoluzione della vertenza, i sindacati faranno luce sullo stato in cui verte il settore e sulle trattative, al palo nonostante i molteplici tentativi di riavviare il confronto in un sistema che opera prevalentemente in regime di appalto, particolarmente esposto al dumping e dove le procedure di assegnazione delle gare di appalto indette da committenze centrali, regionali e locali, determinano un prezzo del servizio persino inferiore ai salari. Il contenimento dei costi, denunciano i sindacati, si realizza anche con la riduzione delle guardie giurate – con decreto e porto d’arma – a fronte di un aumento del numero degli addetti generici, senza decreto e disarmati ma anche con l’applicazione della contrattazione in dumping sottoscritta da organizzazioni sindacali non rappresentative falsando le regole di una corretta concorrenza. I sindacati richiamano le Prefetture a svolgere i compiti di vigilanza e controllo delle norme esistenti, compreso il potere di revoca della licenza alle aziende irregolari. Anche in questo caso a complicare la situazione il mancato aggiornamento delle tabelle per la determinazione del costo del lavoro – ferme al 31 dicembre 2015 – con l’inevitabile impatto sulle gare di appalto e sulle committenze a svantaggio dei lavoratori e sulla qualità del servizio reso.
Mercatone Uno, Cisl e Fisascat: «Incertezza per 1.324 lavoratori, urgente tavolo al Ministero del Lavoro con Anpal Servizi»
Roma, 7 febbraio 2020 – «Bisogna dare una risposta urgente alla vertenza Mercatone Uno ed a migliaia di lavoratori di questa azienda. E’ necessario attivare un tavolo congiunto presso il ministero del Lavoro, anche alla presenza di Anpal Servizi, per l’attivazione delle politiche attive e in particolar modo dell’assegno di ricollocazione. Così come è necessario subito avviare tavoli negoziali a livello nazionale e territoriale aventi ad oggetto le clausole di salvaguardia occupazionale». Così la segretaria generale della Cisl Annamaria Furlan e il segretario generale della Fisascat Cisl Davide Guarini hanno commentato la notizia divulgata a mezzo stampa dai Commissari Straordinari di Mercatone Uno sul possibile reimpiego di 365 lavoratori di 11 negozi non meglio precisati. Allo stato rimane assoluta incertezza per quanto riguarda ulteriori 22 negozi della rete vendita dove insistono 1.076 dipendenti mentre per altri 22 negozi con 248 dipendenti non si prospettano soluzioni poiché negozi sono stati già riconsegnati ai proprietari.
Gruppo Feltrinelli, siglata l’ipotesi di accordo del nuovo contratto integrativo applicato ai circa 2mila dipendenti. Estesa l’applicazione a tutte le società del gruppo
Vanelli: «Preservati i diritti esistenti, confermato l’impianto delle relazioni sindacali».Roma, 7 febbraio 2020 – Raggiunta l’intesa per il nuovo integrativo applicato ai 2mila dipendenti del Gruppo Feltrinelli. I sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno siglato con la direzione imprenditoriale l’ipotesi di accordo di rinnovo del contratto aziendale, ora sottoposta alla consultazione dei lavoratori, in vigore dal 1° marzo 2020 fino al 31 dicembre 2023. Nel merito l’intesa estende la sfera di applicazione del Cia anche ai dipendenti della società Librerie delle Stazioni, salvaguarda la specificità del format di vendita di prodotto e punta al miglioramento della qualità del servizio e alla maggiore soddisfazione della clientela attraverso percorsi di formazione e sviluppo rivolti al personale. Il contratto conferma sostanzialmente le previsioni del precedente integrativo e l’impianto delle relazioni sindacali esistente ai tre livelli nazionale, territoriale e di punto vendita. Sul trattamento economico il premio di risultato – legato al raggiungimento dei parametri di vendita e produttività – dal 2021 potrà essere convertito per l’intera quota o per quota parte in servizi di welfare aziendale erogati tramite l’apposita piattaforma di flexible benefit attivata dall’azienda. L’accordo conferma e riordina l’indennità forfettaria riconosciuta per la prestazione lavorativa nelle giornate domenicali e festive pari a 70€ per le prime 12 giornate, a cui si aggiungono ulteriori importi fino a 45€ per le giornate aggiuntive di lavoro prestate; con riferimento alle clausole flessibili al personale in regime di part-time, fermo restando quanto previsto dal contratto nazionale di riferimento, viene applicato a titolo di miglior favore il 2% per le ore in cui la variazione della collocazione oraria viene effettuata. Ai neo assunti sarà riconosciuto un salario di ingresso; dal 3° anno di anzianità decorrerà l’integrale applicazione delle previsioni contrattuali. Il nuovo contratto contempla anche uno specifico capitolo al contrasto alle molestie sessuali ed alla violenza di genere che impegna l’azienda ad adottare misure adeguate nei confronti di coloro che le pongono in essere e a concordare con le organizzazioni sindacali misure e iniziative adeguate anche al fine di una maggiore informazione e formazione. La funzionaria sindacale della categoria cislina Elena Maria Vanelli ha espresso soddisfazione per il risultato negoziale che «giunge dopo una complicata trattativa conseguente alla disdetta unilaterale dell’azienda». «Il nuovo accordo preserva i diritti conquistati con la contrattazione aziendale esistente e ne estende l’applicazione a tutte le società del gruppo confermando l’impianto delle relazioni sindacali» ha poi evidenziato la sindacalista sottolineando anche le azioni messe in campo per «il contrasto alle molestie sessuali ed alla violenza di genere, piaga da debellare anche nei luoghi di lavoro».
Appalti scuole statali, i sindacati sollecitano un nuovo incontro al Miur sul processo di internalizzazione
Roma, 6 febbraio 2020 – Dopo la grande giornata di mobilitazione e sciopero nazionale del 21 gennaio scorso a Roma in Piazza Monte Citorio i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti hanno sollecitato al Miur la convocazione del previsto incontro sulle modalità, dinamiche e tempi delle fasi del processo di internalizzazione previsto dal 1° marzo 2020. Con la procedura di selezione online terminata l’8 gennaio scorso sono state valutate idonee solo 12.977 domande a fronte dei 16.263 lavoratori occupati; per i sindacati è quindi urgente conoscere l’entità precisa dei lavoratori che rimarranno esclusi dall’internalizzazione ma anche di quanti saranno assunti con un regime di contratto part-time con la drastica riduzione dell’orario di lavoro. Dati necessari anche in vista del confronto presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri che, per i sindacati, dovrà affrontare complessivamente la vertenza, a partire dall’urgenza di individuare soluzioni anche per coloro esclusi dalla continuità di occupazione e di reddito.
Mercatone Uno, tutti assolti per il primo crac dello storico marchio di arredamento. Blanca: «La sentenza potrebbe delineare nuovi scenari sulla cessione, attendiamo convocazione dal Mise»
Roma, 6 febbraio 2020 – Si è concluso con una sentenza di assoluzione il processo di primo grado sull’inchiesta del crac dello storico marchio dell'arredamento e della grande distribuzione Mercatone Uno.La Procura bolognese, che ha coordinato le indagini della Guardia di Finanza, contestava ai sei imputati la bancarotta per distrazione e, nello specifico, diverse operazioni societarie fatte tra il 2005 e il 2013, per depauperare l'azienda, arrivando a sottrarre nel tempo 300 milioni di euro alla società, che poi entrò in amministrazione straordinaria. Ad agosto 2018, il gruppo sembrò poter rinascere quando i 55 punti vendita furono acquistati dalla società Shernon Holding, dichiarata in fallimento il 25 maggio 2019. Secondo la Procura di Milano, dove è in corso la nuova indagine, lasciò un buco da 80-90 milioni e nei guai i lavoratori: per i 1689 lavoratori a inizio gennaio è stata prorogata la Cassa integrazione straordinaria, fino al mese di maggio, dopo un accordo al ministero del Lavoro mentre proseguirà il confronto tra le Parti con l'obiettivo finale di garantire la salvaguardia dei livelli occupazionali. I Commissari si sono impegnati a effettuare una ricognizione dei lavoratori coinvolti nel trattamento Cigs che potrebbero essere interessati all'utilizzo dell'assegno di ricollocazione. Il nuovo direttore della IV divisione del Mercato del Lavoro al ministero del Lavoro sta intanto procedendo alla sottoscrizione delle autorizzazioni per l’erogazione degli ammortizzatori sociali bloccati da luglio. Qualcosa si è mosso anche rispetto il riadeguamento del trattamento di sostegno al reddito più volte sollecitato dai sindacati; il “decreto milleproroghe”, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale nel mese di dicembre dello scorso anno, contiene infatti una disposizione normativa ad hoc per gli ex dipendenti della fallita Shernon prevedendo che il trattamento di sostegno al reddito per l’anno 2019 sia riadeguato si precedenti parametri orari, ovvero quelli in godimento a luglio 2018 prima della cessione alla Shernon Holding. Rispetto l'andamento delle trattative in corso per la cessione dei compendi aziendali risultano esser pervenute 14 manifestazioni di interesse mentre si riducono ulteriormente i punti vendita interessati; allo stato non sono più nel perimetro della cessione i negozi in Puglia e nelle Marche. Sulla sentenza di assoluzione si è espressa la segretaria nazionale della Fisascat Cisl Aurora Blanca. «Questa sentenza che leggeremo entro 90 giorno seppur di I grado – ha dichiarato – potrebbe delineare nuovi scenari rispetto al perimetro di cessione». La sindacalista ha espresso l’auspicio «per una celere convocazione del Mise per verificare lo stato dell’arte sulla cessione della rete vendita».
Fist Cisl, riparte dai giovani l’attività della federazione dei sindacati del Terziario. Guarini: «Dalla conferenza under 35 nuovo impulso alla contrattazione e al welfare, essenziale l’elaborazione di un nuovo linguaggio comunicativo»
#fistcislU35 #giovanieprotagonisti Roma, 5 febbraio 2020 – Riparte dai giovani l’attività sindacale della Fist Cisl, la federazione dei sindacati del terziario che svolge attività di rappresentanza con le federazioni di seconda affiliazione Fisascat e Felsa Cisl. Un obiettivo preminente quello della categoria cislina che conta quasi 100mila associati under 35 – più di un quinto degli oltre 444mila iscritti – a cui dare una nuova voce nell’organizzazione sindacale e nella definizione dei nuovi orientamenti della contrattazione sempre più volta a favorire la maggiore partecipazione e inclusione dei giovani. E’ questo lo spirito che ha animato la due giorni di lavori della Conferenza Under 35 promossa a Milano dalla federazione dei sindacati del terziario con circa 200 giovani partecipanti alla kermesse, riuniti in quattro gruppi di lavoro che hanno elaborato dei documenti di proposta che entreranno a pieno titolo nel dibattito del percorso congressuale previsto nel 2021. Nei documenti di sintesi una nuova visione della contrattazione, di cui si conferma il valore del livello nazionale, delle relazioni sindacali e del dialogo sociale ai vari livelli da indirizzare in misura crescente verso una nuova governance della flessibilizzazione del lavoro richiesta dalle imprese e che oggi accompagna la crescente competizione internazionale. Da qui le implicazioni per la rappresentanza che riguardano essenzialmente la spinta alla professionalizzazione dell’occupazione e all’apertura del sindacato verso nuove alleanze e collaborazioni ma anche finalizzata ad un’azione progettuale complementare e di sostegno a quella contrattuale tradizionale, in una necessaria ridefinizione del ruolo e dell’identità del sindacato nei confronti della base associativa così come nelle relazioni sindacali con le imprese. Inevitabile la riflessione sul ruolo del welfare – frontiera della contrattazione negli ultimi 30 anni – espressione dei sistemi bilaterali in tema di assistenza sanitaria integrativa, formazione professionale e previdenza complementare, oggi alla prova della quarta rivoluzione industriale e della discontinuità dei rapporti di lavoro. Una transizione necessaria, quella proposta dalla Fist Cisl, che passa anche dalla elaborazione di un nuovo linguaggio che sappia essere espressione coerente ai valori associativi alla Cisl e al contempo in grado di elaborare messaggi persuasivi; e allora l’implementazione di nuove azioni di comunicazione – anche sui canali social – rappresenta la chiave strategica per costruire un consenso duraturo e accrescere il senso di appartenenza ai valori del Sindacato. La Conferenza Under 35 si è conclusa con un confronto a schema libero tra i giovani partecipanti alla kermesse, la segretaria generale della Cisl Annamaria Furlan e il segretario generale della Fist Cisl Davide Guarini, moderato dal presidente di Adapt Emmanuele Massagli. «La vera sfida di un Sindacato al passo con i tempi è quello di dimostrare di avere ancora un ruolo fondamentale e primario nel conoscere e rappresentare i nuovi bisogni dei lavoratori, delle persone e dei giovani» ha dichiarato il segretario generale della Fist Cisl Davide Guarini sottolineando che «i nuovi lavori, i nuovi impieghi che catturano l’attenzione della nuova generazione di lavoratori , perché considerati innovativi e flessibili nell’era della gig economy, dei lavoretti e dei rapporti di lavoro discontinui che promettono un nuovo concetto di lavoro più libero, più autonomi, più funzionale ma che in realtà, se privi di regole e senza il sostegno della contrattazione collettiva a tutti i livelli si dimostrano rigidi e squilibrati con ritmi e tempi indefiniti e non remunerati adeguatamente». «E’ con queste premesse – ha concluso il sindacalista – che i documenti elaborati dai giovani nelle commissioni della Conferenza Under 35, alimenteranno non solo la quotidianità delle politiche sindacali e contrattuali ed entreranno a pieno titolo nel dibattito al percorso congressuale che ci vedrà impegnati nel 2021». E’ la segretaria generale della Cisl Annamaria Furlan ad evidenziare la crescita del consenso alla Cisl ed alla Fist Cisl che, con le federazioni di seconda affiliazione Fisascat Cisl e Felsa Cisl si posiziona in testa tra le federazioni dei lavoratori attivi con oltre 444mila iscritti nel 2019. «Se nonostante la crisi economica la Cisl continua a crescere è grazie al lavoro di tante delegate e delegati» ha dichiarato la sindacalista sottolineando che «quello della Fist Cisl è un modello sindacale vincente ed un esempio virtuoso per tutte le altre categorie della Cisl». «In una società spaccata, dove ogni giorno ci sono elementi di divisione, lo sforzo della Cisl è oggi quello di rafforzare il patto intergenerazionale tra giovani ed anziani» ha poi aggiunto la sindacalista aggiungendo che, rispetto al confronto Governo sindacati su pensioni e previdenza, «la Cisl si sta battendo per la pensione di garanzia per i giovani ma è altrettanto urgente rendere obbligatoria anche la previdenza integrativa per i giovani». «Per questo – ha concluso Furlan – dobbiamo favorire l’adesione ai fondi che non possono essere tassati come la speculazione finanziaria, questo è uno dei punti che il Governo deve affrontare nella riforma fiscale».