GUARINI: «OPPORTUNITA’ DI CRESCITA CULTURALE SPORTIVA ED ECONOMICA PER IL BEL PAESE, NECESSARIO RAFFORZARE LE TUTELE CONTRATTUALI PER GLI OPERATORI DEGLI IMPIANTI SPORTIVI, DELLE PALESTRE E DELLO SPORT DILETTANTISTICO PROFIT E NO PROFIT»Roma, 24 giugno 2019 – «L’assegnazione delle Olimpiadi invernali 2026 all’Italia rappresenta una grande opportunità di crescita culturale, sportiva ed economica per il Bel Paese e per il marketing territoriale in Lombardia e nelle Regioni limitrofe, dove l’impatto stimato sul Pil e sull’occupazione, con 2,3 miliardi e oltre 22mila nuovi posti di lavoro secondo ben tre Università italiane, sarà presumibilmente nei settori del turismo e dell’indotto dei servizi oltre che nel settore dello sport, degli impianti sportivi e delle palestre, comparto in espansione che rappresenta oggi un importante volano economico con oltre il 4% del prodotto interno lordo italiano». Così il segretario generale della Fisascat Cisl Davide Guarini ha commentato l’assegnazione dei Giochi Invernali 2026 a Milano-Cortina sottolineando l’attività del sindacato per migliorare le condizioni di lavoro di chi opera nel settore dello sport, con circa 200mila dipendenti diretti e oltre un milione e mezzo di collaboratori indipendenti. «Una vasta platea di lavoratori destinata a crescere nei prossimi anni – ha aggiunto il sindacalista – per i quali è necessario rafforzare le previsioni della contrattazione nazionale di settore siglata dalle federazioni di categoria Cgil Cisl Uil e istituire norme ad hoc per chi opera nel settore dello sport dilettantistico, degli impianti e delle attività sportive profit e non profit». I sindacati hanno intanto presentato nei mesi scorsi all’associazione imprenditoriale di settore Confederazione Italiana dello Sport – Confcommercio Imprese per l’Italia la piattaforma del contratto per il rinnovo del contratto scaduto il 31 dicembre dello scorso anno; tra i punti cardine della proposta sindacale il trattamento economico, il sistema di classificazione del personale e l’ampliamento delle misure sul welfare e sulla bilateralità di settore oltre che la gestione della flessibilità contrattata che risponda elle esigenze del settore ma che contempli misure di conciliazione vita lavoro. Si intensifica inoltre l’attività di EbiSport, l’Ente Bilaterale dello Sport previsto dal contratto nazionale, con lo scopo di individuare azioni a favore dell’incremento dei livelli occupazionali e dello sviluppo delle imprese del settore e di individuare nuove figure professionali non previste dall’attuale sistema di classificazione del personale, anche in relazione ai processi di innovazione tecnologica degli ultimi anni.
Grape Hospitality Italia, siglato il primo contratto integrativo applicato ai dipendenti dell’operatore alberghiero. Relazioni sindacali ai due livelli, tutele individuali e sistema premiante i punti cardine dell’intesa.
CAROFRATELLO: «DEFINITO UN VALIDO ARTICOLATO IN TEMA DI DIRITTI INDIVIDUALI E DI PARTECIPAZIONE AGLI UTILI DI IMPRESA»Roma, 24 giugno 2019 – Uniformata la contrattazione di secondo livello applicata ai dipendenti dei tre alberghi gestiti in Italia da Grape Hospitality Italian Opco SrL. I sindacati nazionali di categoria Filcams Cgil e Fisascat Cisl hanno siglato con la direzione dell’operatore alberghiero – presente in 8 paesi nel mondo con 87 hotel, oltre 220milioni di camere, 70 ristoranti e più di 2mila collaboratori – il nuovo contratto integrativo aziendale, in vigore dal 1 gennaio 2019 fino al 31 dicembre 2021, per i lavoratori delle strutture alberghiere Mercure a Bologna Centro e Roma Corso Trieste e del Novotel di Roma Est, ceduti alla Grape Hospitality nel 2016 dal Gruppo Accor. L’intesa conferma la volontà di instaurare un corretto sistema di relazioni sindacali – ai livelli nazionale e decentrato/territoriale – finalizzato al consolidamento e al miglioramento del clima aziendale, delle condizioni di lavoro e allo sviluppo dei livelli occupazionali. L’accordo contempla l’istituzione di un premio di risultato fino a 1000 euro – oltre a 100 euro lordi riconosciuto ai collaboratori qualsiasi sia il livello dell’utile lordo – correlato al raggiungimento del budget annuale aggregato per Paese e della singola unità operativa nonché alla qualità del servizio erogato – misurato con strumenti ad hoc – ed alle ore effettivamente lavorate. Ampio l’articolato dedicato ai diritti individuali che contempla la possibilità di svolgimento delle assemblee sindacali, le ferie annuali, la possibilità di trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale oltre all’attivazione dell’aspettativa non retribuita per fattispecie individuali, all’aggiornamento professionale e alla formazione continua attraverso il fondo interprofessionale Fondimpresa. L’intesa definisce inoltre le linee guida per l’applicazione della banca delle ore solidali e introduce nuove misure sul contrasto alla violenza sulle donne e sull’orientamento sessuale; alle vittime di violenza di genere la società aggiungerà a proprio carico un mese alla durata del congedo retribuito di 3 mesi già previsto dalla normativa vigente prevedendo l’accoglimento delle richieste di trasferimento e trasformazione del rapporto di lavoro. Il funzionario sindacale della Fisascat Cisl Salvo Carofratello sottolinea «il consolidamento delle relazioni sindacali che ha consentito di definire un valido articolato in tema di diritti individuali nonché di partecipazione agli utili di impresa che opera nel vasto mercato del turismo in Italia». «Il nostro prossimo obiettivo – ha concluso il sindacalista – sarà quello di ampliare l’intervento sul welfare aziendale anche prevedendo la possibilità di conversione del premio di risultato in beni e servizi sociali».
Conad/Auchan, entra nel vivo il confronto al Mise sulla maxi operazione di acquisizione e sul futuro dell’occupazione e della rete commerciale.
DELL’OREFICE: «NECESSARIO STABILIRE UN COMUNE DENOMINATORE CONDIVISO PER QUELLA CHE SI CONFIGURA UNA RIORGANIZZAZIONE DI SISTEMA»Roma, 20 giugno 2019 – Entra nel vivo il confronto al ministero dello Sviluppo Economico sulla maxi operazione di acquisizione Conad/Auchan che complessivamente coinvolge circa 18mila lavoratori diretti. I sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UIltucs, dopo la prova generale del 20 maggio scorso, hanno ricevuto dai rappresentanti di Conad ulteriori informazioni in ordine alla tempistica e alle modalità del subentro. Come era ampiamente prevedibile, la parte più performante della rete commerciale di Auchan e Sma – al netto dei 33 supermercati siciliani che passeranno al Gruppo Arena – sarà conferita, a valle della formalizzazione del closing, ~alle cooperative di sistema che a loro volta daranno in gestione ad imprenditori locali consorziati i singoli punti vendita, com’è già avvenuto in passato in occasione di analoghe operazioni di acquisizione che hanno coinvolto Conad (Billa e Finiper). La firma conclusiva del subentro, contrattualmente prevista entro fine ottobre; per i rappresentati di Conad andrebbe sensibilmente anticipata. Il passaggio gestionale dei punti vendita avverrà sotto forma di una suddivisione di carattere regionale e vedrà coinvolte le 7 cooperative del sistema Conad (che diventeranno 6 per la fusione di Nordiconad con Conad Tirreno prevista dal 1° ottobre 2019 e che, con la realizzazione del progetto di riorganizzazione reso pubblico da Conad nei mesi scorsi, dovrebbe concludersi con la creazione di 4 cooperative nei prossimi anni). Com’è noto, le prassi gestionali di Conad prevedono solo in maniera marginale la gestione diretta in capo alle cooperative dei singoli negozi e quale forma ordinaria il conferimento di rami aziendali agli imprenditori consorziati, spesso provenienti dai ranghi dei lavoratori dipendenti dalla stessa Conad. Per il segretario nazionale della Fisascat Cisl Vincenzo Dell’Orefice «siamo di fronte ad un passaggio molto delicato in quanto i tempi che le parti hanno previsto per il closing, visto l’andamento involutivo che Auchan e Sma lamentano, potrebbero essere troppo lunghi». «Occorre evitare in primo luogo la dispersione dei volumi dei ricavi e di ingenerare presso i lavoratori e la clientela l’idea di una fine per consunzione. In particolare – ha aggiunto il sindacalista – occorre velocizzare il subentro di chi intende acquisire di modo che si possa contestualmente avviare un necessario confronto finalizzato al riposizionamento strategico della rete vendita, che allo stato attuale sembra abbandonata al suo destino». Dell’Orefice ha espresso l’auspicio «che Conad condivida con i sindacati un minimo comune denominatore in termini di regole che possa governare le relazioni industriali in questo processo e nella complessa fase di riorganizzazione che attende il perimetro commerciale oggetto dell’operazione, in quanto, a valle di questo iter, per organico coinvolto, fatturati sviluppati e mercati territoriali raggiunti, analogamente a ciò che già esiste in altri settori, Conad potrebbe configurarsi come l’operatore di sistema della grande distribuzione organizzata italiana». «Per Fisascat Cisl, alla luce di questo significativo processo di ricomposizione, appare del tutto ozioso disquisire circa il rischio di fare della rete Auchan Sma uno spezzatino» ha concluso Dell’Orefice. «Siamo perfettamente consapevoli del fatto che Conad sia lo spezzatino, intendendo con questa espressione manifestare un giudizio di fatto e non di valore – ha puntualizzato il sindacalista – nel senso che questa specifica e peculiare forma associativa fra imprenditori costituisce, nell’ambito della distribuzione commerciale, un’eccezione che, nei tempi difficili della crisi si è dimostrata vincente e che tende, sulla base del coinvolgimento di un numero importante di consorziati, a ridistribuire il rischio di impresa su una pluralità di soggetti associati».
Ex Mercatone Uno, formalizzato il passaggio in amministrazione straordinaria e attivata la Cigs per i 1824 dipendenti.
BLANCA: «SOLI SEI MESI PER LAVORARE IN SINERGIA PER LA RIAPERTURA DEI PUNTI VENDITA E LA PROSECUZIONE DEI RAPPORTI DI LAVORO»Roma, 20 giugno 2019 – Sviluppi nella vertenza che ha coinvolto i 1824 dipendenti dei 55 punti vendita ex Mercatone Uno acquisititi da Shernon Holding. Il tavolo attivato al ministero dello Sviluppo Economico con i nuovi Commissari Straordinari sorteggiati lunedì sera e nominati martedì pomeriggio, i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs e il curatore di Shernon Holding, in presenza delle Regioni coinvolte – Lombardia, Veneto, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, la provincia di Trento, Toscana, Emilia Romagna,~ Umbria, Lazio e Puglia – ha formalizzato la conclusione della procedura di consultazione sindacale, necessaria alla retrocessione dei lavoratori alla Amministrazione Straordinaria, prerogativa necessaria per la definizione dell’accordo sull’attivazione della Cigs sottoscritto dalle parti.L’ammortizzare sociale ha decorrenza retroattiva a partire dal 24 maggio fino al 31 dicembre 2019 e si applicherà a tutti i lavoratori retrocessi tutti in un’unica azienda. La segretaria nazionale della Fisascat Cisl Aurora Blanca sottolinea che «il sindacato ha richiesto il passaggio delle maestranze alle condizioni contrattuali e normative in essere a giugno 2018» ponendo l’accento «sul dramma che stanno vivendo i lavoratori che ora dovranno attendere l’erogazione del trattamento da parte dell’Inps». «Shernon è stata dichiarata inadempiente, ovvero non ha rispettato gli obblighi assunti nei confronti di tutti gli attori, ivi inclusi i lavoratori che hanno accettato la novazione dei contratti pur di mantenere il posto di lavoro per almeno 24 mesi, così come previsto dalla normativa vigente» ha aggiunto. «Essendo una situazione del tutto inedita, al fine di infondere fiducia nella giustizia e dare risposte efficaci in termini di sostegno al reddito ai lavoratori che non hanno alcuna responsabilità in questa vicenda, sarebbe stato opportuno garantire la retrocessione alle condizioni contrattuali che avevano in godimento prima della Shernon» ha poi enfatizzato la sindacalista stigmatizzando che «sarebbe servito un intervento risolutivo/incisivo della politica per dare dignità ai malcapitati e alle loro famiglie». «Le rivendicazioni sindacali per il momento non hanno trovato riscontro positivo e pertanto, lasciando memoria scritta delle stesse e non escludendo alcuna iniziativa di mobilitazione, unitariamente abbiamo sottoscritto l’accordo per la Cigs al fine di dare un ristoro immediato alle 1824 famiglie interessate» ha poi evidenziato Blanca sottolineando che «la vertenza non si è ovviamente conclusa». «L’impresa è ardua e dagli esiti incerti ma non desisteremo e manterremo alta l’attenzione su tutta la vicenda» ha chiosato la sindacalista esortando gli attori coinvolti a «lavorare celermente e in sinergia per cercare di riaprire i punti vendita e dare un futuro occupazionale ai lavoratori nei sei mesi previsti». «Nei prossimi giorni – ha concluso – bisognerà mettere in sicurezza anche i lavoratori della Logistica, della quale è stato decretato da pochi giorni il fallimento e delle aziende dell’indotto che avevano come unico cliente la Shernon Holding». I sindacati hanno intanto chiesto di aggiornare il tavolo ministeriale anche in presenza dei fornitori che nei prossimi giorni saranno ricevuti dal Capo di Gabinetto del Mise Giorgio Sorial.
Nh Italia, raggiunto un accordo di secondo livello su relazioni industriali, tutele individuali e welfare applicato ai 1350 dipendenti.
CAROFRATELLO (FISASCAT CISL): «MIGLIORATO IL TRATTAMENTO NORMATIVO CON L'AUSPICIO SI REALIZZINO I PRESUPPOSTI PER DEFINIRE IL CONTRATTO INTEGRATIVO AZIENDALE»Roma, 18 giugno 2019 – Si consolidano le relazioni sindacali in casa Nh Hotels, uno degli operatori turistici più rappresentativi nel panorama internazionale e nazionale italiano dove è presente con oltre 50 strutture ricettive con più di 1350 dipendenti. I sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UIltucs hanno siglato con la direzione aziendale un accordo che riconosce l'importanza della ripresa del dialogo improntato alla condivisione di un sistema di relazioni industriali articolato ai livelli nazionale, territoriale e locale, finalizzato alla definizione di un più ampio sistema di tutele in attesa di una maggiore stabilità dei mercati nel comparto alberghiero impattato negli ultimi anni dagli esuberi dichiarati dalle imprese del settore. L'accordo, che resterà in vigore fino al 30 giugno 2021, introduce un articolato sul contrasto alle molestie ed alle violenze sul luogo di lavoro con l'estensione fino a sei mesi del periodo di congedo non retribuito per le lavoratrici inserite nei percorsi di protezione; l'azienda procederà con provvedimenti anche di natura sanzionatoria nei confronti del responsabile e le vittime riceveranno sostegno e, se necessario, verranno assistite nel processo di reinserimento. Il dipendente componente di coppia civile e coppia di fatto potrà usufruire nell'occasione della costituzione di un congedo straordinario retribuito di 15 giorni oltre ai permessi per lutto previsti dal Ccnl ed al congedo per gravi motivi familiari. L'intesa contempla poi un vasto articolato in tema di conciliazione vita lavoro e strumenti di welfare; tra le misure previste l'anticipo del tfr, la trasformazione del rapporto di lavoro dal tempo pieno al tempo parziale, il congedo per paternità oltre al diritto allo studio, all'inserimento scolastico e al congedo per eventi e cause particolari. Soddisfazione in casa Fisascat Cisl. Per il funzionario sindacale della categoria cislina Salvo Carofratello «Il ripristino delle relazioni sindacali e industriali con la direzione italiana di Nh Hotels ha rappresentato anche l'opportunità di introdurre un valido sistema di tutele individuali in un accordo di secondo livello che, senza dubbio, migliora il trattamento normativo riferito al welfare per la popolazione aziendale di questo importante marchio del turismo alberghiero, con l'auspicio si possano realizzare in futuro i presupposti per le definizione di un contratto integrativo aziendale che intervenga anche sull'aspetto economico».
Negozi Richard Ginori, siglato il nuovo integrativo per i dipendenti del retail.
CAROFRATELLO: «BUONE RELAZIONI SINDACALI HANNO CONSENTITO DI PROSEGUIRE IN UN PERCORSO COSTRUTTIVO E PARTECIPATIVO»Roma, 17 giugno 2019 – Buone notizie per i dipendenti del retail Richard Ginori, azienda italiana leader nella produzione di porcellane e arredamenti interni per i canali hotellerie, contract e torrefazioni. I sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno siglato con la direzione di Negozi Richard Ginori SrL il nuovo contratto integrativo aziendale in vigore dal 17 giugno 2019 al 31 dicembre 2021. L’intesa, composta da tre parti – normativa, economica, welfare aziendale – conferma il sistema di relazioni sindacali esistenti improntato alla collaborazione e allo sviluppo commerciale nonché all’avvio del confronto a definizione su organizzazione e orario di lavoro, formazione professionale, salute e sicurezza e condizioni ambientali-ecologiche. L’azienda si impegna a fornire annualmente ai sindacati tutte le informazioni sulle politiche strategiche di prodotto e di sviluppo di nuovi canali commerciali e sulle aree di espansione ed alle iniziative di marketing e comunicazione. L’accordo conferma l’importanza della formazione professionale anche attraverso il fondo interprofessionale e il sistema della bilateralità di settore, oltre ai training digitali supportati dal Gruppo Kering, volti alla digitalizzazione del personale al fine di integrare un approccio di vendita orientato alla omnicanalità (e-commerce, retail, Ho.Re.Ca.) oltre alla mobilità interna in polivalenza ai fini formativi. L’intesa interviene inoltre sull’orario di lavoro confermando il regime plurisettimanale a rotazione – permettendo la fruizione del giorno di riposo settimanale obbligatorio in coincidenza con la domenica – con possibilità per i lavoratori di recuperare, attraverso un meccanismo di compensazione automatica, le ore eccedenti di straordinario effettuate durante il mese con le ore di assenza effettuate nello stesso mese (in caso di compensazione positiva le ore verranno remunerate in regime di straordinario come previsto dal contratto nazionale terziario, distribuzione e servizi). L’attivazione di un conto ore individuale sarà funzionale alla gestione delle ore di straordinario in regime di orario plurisettimanale. Tra gli istituti introdotti con l’intesa la banca delle ore solidale, permessi retribuiti per visite mediche specialistiche, ambiente e sicurezza, pari opportunità e diversità e tutela di genere nonché azioni di flessibilizzazione degli orari di lavo e politica di sostegno al part-time. Sul trattamento economico le parti confermano l’impianto del premio di risultato anche per il 2019 fino a 1750 euro correlato al raggiungimento del fatturato consolidato e del budget assegnato a livello di punto vendita e al grado di responsabilità in azienda. Completano il nuovo integrativo le linee guida sul welfare aziendale – con un budget non superiore ai 250 euro annui per dipendente – che avrà come oggetto convenzioni e programmi destinati al personale dipendente e alle loro famiglie previsti nel Piano Welfare di Kering. I lavoratori potranno inoltre usufruire delle attività ricreative e culturali e delle convenzioni offerte dal Cral Gucci. Soddisfazione in casa Fisascat Cisl. Per il funzionario sindacale della categoria cislina Salvo Carofratello «l’intesa coniuga l’eccellenza dei prodotti di una azienda di nicchia con le buone relazioni sindacali che hanno consentito di rinnovare un contratto integrativo che conferma gli interventi in ambito di aggiornamento professionale, ampliando i diritti sociali dei lavoratori per i quali è stato anche definito un sistema di parametri più accessibili per il raggiungimento del premio di risultato nonché di welfare aziendale in un’ottica costruttiva e partecipativa».
Esselunga, costituita la Commissione paritetica sul welfare, conciliazione vita lavoro, produttività ed efficienza
Roma, 14 giugno 2019 – Si è svolto a Bologna il tavolo di confronto richiesto dai sindacali alla direzione del gruppo italiano della grande distribuzione organizzata Esselunga finalizzato ad ottenere maggiori informazioni rispetto a due importanti aspetti dell’attività commerciale di impresa: rete logistica – gestita per il 20% in forma diretta e per il restante 80% da terzi con la garanzia della corretta applicazione del contratto nazionale merci e logistica – ed e-commerce, importante e strategico segmento dell’offerta commerciale da ben 18 anni. L’investimento pioneristico ha consentito di registrare risultati degni di nota sul piano commerciale che ad oggi si attestano su un 4% del risultato totale; i sindacati, sul tema digitalizzazione, hanno evidenziato la necessità di investire in formazione ed aggiornamento delle competenze per i lavoratori. Sul tavolo anche il tema della cosiddetta opzione welfare legata al premio di risultato che quest’anno ha registrato il 61% di adesione anche a seguito dell’introduzione della possibilità di convertire il salario variabile in una tessera-buono spesa prepagata di 200 euro. Le parti hanno anche condiviso l’opportunità di istituire una commissione paritetica composta da due delegati per organizzazione con il compito di effettuare proposte in materia di possibili ulteriori indirizzi da dare all’offerta di welfare, nonché di fornire suggerimenti su azioni volte al miglioramento di produttività ed efficienza ed alla introduzione di politiche di conciliazione tempi di vita e di lavoro. Per il segretario nazionale della Fisascat Cisl Vincenzo Dell’Orefice «la costituzione della commissione welfare inaugura una fase nuova in seno alle relazioni sindacali aziendali all'insegna della partecipazione e del coinvolgimento paritetico e dà un'univoca prova circa il fatto che una delle aziende leader nel settore della Distribuzione moderna organizzata e fra le poche a caratterizzarsi per i più che buoni risultati gestionali riesca a coniugare efficienza, efficacia ed inclusione». «L'intesa rappresenta uno snodo significativo ed essenziale» ha concluso il sindacalista sottolineando che «i rappresentanti sindacali dei lavoratori e i designati dall'impresa potranno offrire indicazioni, spunti e suggerimenti alle parti negoziali per aggiornare continuamente la mappatura delle prestazioni di welfare aziendale più utili e maggiormente apprezzate dalle lavoratrici e dai lavoratori dipendenti da Esselunga».
Apple Italia, rinnovato il contratto integrativo aziendale applicato agli oltre 1600 dipendenti.
CAMPEOTTO (FISASCAT CISL): «SI’ ALLA FLESSIBILITA’ CONTRATTATA E CONCORDATA, BILANCIATI GLI INTERESSI AZIENDALI CON LE ESIGENZE DEI LAVORATORI»Roma, 14 giugno 2019 – Buone notizie per gli oltre 1600 dipendenti dei 17 store Apple in Italia. I sindacati di categoria Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltucs hanno siglato con la Apple Italia S.r.L. l’ipotesi di accordo di rinnovo del contratto integrativo aziendale, ora sottoposta alla consultazione dei lavoratori. L’ipotesi di accordo, che avrà durata quadriennale ed entrerà in vigore dal 1° luglio 2019, interviene sulla flessibilità contrattata e concordata dell’orario di lavoro – anche per i lavoratori a tempo parziale – e conferma il meccanismo della banca delle ore introdotto con la precedente intesa. L’accordo migliora inoltre il trattamento economico del lavoro domenicale e della malattia, prevedendo un ulteriore periodo retribuito oltre a quanto previsto dal contratto nazionale del terziario, distribuzione e servizi. Migliorato anche il valore del buono pasto. Le parti si impegnano a verificare l’applicabilità della detassazione con riferimento alle misure sul lavoro domenicale e al regime di flessibilità secondo la normativa vigente. Soddisfazione in casa Fisascat Cisl. «L’intesa conferma la volontà di collaborazione per bilanciare gli interessi e gli obiettivi aziendali con le esigenze dei lavoratori per i quali è previsto un valido sistema di flessibilità contrattata e concordata» ha dichiarato il funzionario sindacale della categoria cislina Dario Campeotto. «Aver rinnovato il contratto integrativo con l’azienda più avanzata nel settore informatico – ha aggiunto il segretario generale della Fisascat Cisl Davide Guarini – dimostra ancora una volta che la contrattazione può accompagnare lo sviluppo aziendale prevedendo condizioni di lavoro dignitose, anche volte alla conciliazione vita-lavoro, in un settore labour intensive quale è il terziario, dove l’apporto umano è essenziale per raggiungere il risultato di impresa».
Vigilanza privata e servizi integrati di sicurezza, si allungano le distanze al tavolo per il nuovo contratto nazionale.
Roma, 14 giugno 2019 – Si allungano le distanze al tavolo per il nuovo contratto nazionale di lavoro della vigilanza privata e dei servizi integrati di sicurezza, scaduto nel 2015 e atteso da oltre 70mila addetti del settore. Sul tavolo il tema della classificazione unica del personale con la possibile stesura di una classificazione unica che contempla gli amministrativi, gli addetti alla Vigilanza armata e ai servizi fiduciari. I sindacati di categoria Filcams Cgil Fisascat Cisl e Uiltucs presenteranno una contro proposta rispetto alla paventata introduzione di un ulteriore sistema orario “superflessibile” multiperiodale illustrato delle associazioni imprenditoriali di settore Univ, Anivip, Assiv e le imprese cooperative Legacoop Produzione e Servizi, Confcooperative Federlavoro e Servizi e Agci Servizi. I sindacati hanno poi proposto di avviare una indagine in tema di appalti, da affidare all’Ente Bilaterale Nazionale di settore, al fine di predisporre un dossier che evidenzi gli innumerevoli casi in cui i servizi sono assegnati a condizioni economiche incompatibili con il costo orario contrattuale, fenomeno che coinvolge in particolare le stazioni appaltanti pubbliche e rappresenta una delle principali cause dei problemi che affliggono il settore. I sindacati valuteranno eventuali iniziative di sciopero e mobilitazione. Il confronto proseguirà il 26/27 giugno.
Coop Alleanza 3.0 al tavolo con i sindacati sul sistema di relazioni sindacali.
DELL’OREFICE: « UN SISTEMA TRANSITORIO E TRIPARTITO E’ FUNZIONALE ALLA DEFINIZIONE DI UN CONTRATTO INTEGRATIVO UNICO E ALLA FLUIDITA’ DEI RAPPORTI DIALETTICI CON CHI RAPPRESENTA IL LAVORO»Roma, 13 giugno 2019 – Si è svolto il programmato incontro tra la direzione della cooperativa di consumatori Coop Alleanza 3.0 e i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs. Sul tavolo il sistema delle relazioni sindacali transitorie, considerato che nella cooperativa convivono diverse cornici regolamentari contenuti nei vari contratti integrativi delle coop confluite in coop alleanza 3.0 (nordest adriatica estense). Tra i punti all’ordine del giorno il modello tripartito delle relazioni sindacali che individua al livello nazionale il luogo deputato alla definizione di un unico contratto integrativo aziendale applicato ai 22mila dipendenti della cooperativa di consumatori, ma anche all’avvio delle fasi che prevedono il coinvolgimento delle strutture e dei delegali a livello territoriale e di punto vendita. Per la Fisascat restano inaccettabili le proposte della cooperativa sulla indicazione dei limiti quantitativi stringenti rispetto alla designazione delle Rsa ed agli obblighi aggiuntivi sulla comunicazione dei componenti direttivi nazionale e territoriali. Coop Alleanza 3.0 ha inoltre comunicato ai sindacati che la società controllata Distribuzione Centro Sud attiva tra il Lazio e la Campania opererà una cessione dei punti vendita campani di Quarto ed Afragola alla società Cdm srl ed i negozi continueranno ad operare sotto insegna Coop, anche se i dettagli tecnici dell’operazione saranno resi pubblici dopo l’approvazione del bilancio consuntivo e il rinnovo degli organismi. Restano le preoccupazioni dei sindacati sul futuro dei lavoratori e per le sorti della rete commerciale in Sicilia e in Puglia. Per il segretario nazionale della Fisascat Cisl Vincenzo Dell’Orefice «una volta rinnovati gli organi statutari sarà necessario confrontarsi e focalizzarsi su quello che il nuovo gruppo potrà proporre per risolvere i problemi dei punti vendita del sud». «Non è possibile assistere inermi al progressivo abbandono alla gestione diretta dei punti vendita, coop alleanza, come tutti gli altri operatori deve ricercare delle soluzioni ad hoc per il Mezzogiorno d’Italia e non affidare alla gestione a imprese che spesso non possiedono le caratteristiche patrimoniali e di tenuta per garantire ai livelli occupazionali esistenti la garanzia della continuità occupazionale» ha poi stigmatizzato il sindacalista sottolineando che «la definizione di un sistema transitorio di relazioni sindacali può essere funzionale non solo alla definizione del contratto integrativo aziendale ma anche a dare una spinta alla partecipazione e alla fluidità dei rapporti dialettici con chi rappresenta il lavoro».