COOPERATIVE SOCIALI, A ROMA IL PRESIDIO DEI SINDACATI PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE SCADUTO DA OLTRE 5 ANNI. PIU’ DI 400MILA I LAVORATORI COINVOLTI.

FERRARI: «URGENTE UNA STRETTA DELLE TRATTATIVE, NECESSARIO GARANTIRE SALARIO E PROFESSIONALITÀ IN UN COMPARTO IN ESPANSIONE»Roma, 13 febbraio 2019 – I sindacati cercano la svolta nella trattativa per il nuovo contratto nazionale di lavoro delle cooperative sociali scaduto da oltre cinque anni ed atteso da circa 400mila addetti del comparto del terzo settore socio sanitario assistenziale. In un comunicato unitario i sindacati di categoria Fp Cgil, Fisascat Cisl, Cisl Fp, Uiltucs e Uilfpl hanno sollecitato la conclusione dei negoziati e per il 18 febbraio alle ore 14.00 a Roma promuoveranno un presidio in Piazza dell’Esquilino nei pressi della sede di Cooperative Produzione Lavoro e Servizi dove intanto prosegue la trattativa. «Il confronto per il rinnovo del contrione e parte normativa del contratto» sottolineano i sindacati nella nota congiunta. «Restano da definire alcune parti del contratto ed alcuni punti politicamente delicati, e resta soprattutto da definire la partita economica che deve stare alla base del rinnovo contrattuale; arrivare presto e bene al contratto si può e si deve» affonda la nota unitaria. Per il segretario nazionale della Fisascat Fabrizio Ferrari «è urgente un strett delle trattative e chiudere positivamente e a breve i negoziati. Dobbiamo assicurare un trattamento economico dignitoso ai lavoratori ed accrescere la professionalità in un comparto in espansione e sempre più essenziale per le famiglie italiane».

CEETRUS ITALY SIGLA CON I SINDACATI L’ACCORDO SULLA CONTRATTAZIONE DI II LIVELLO PUNTANDO SULLA VALORIZZAZIONE DELLE PERSONE

Milano, 8 febbraio 2018 – Smart working, baby week, fondo dona ore, tutele di genere e centralità della formazione. Sono alcune delle misure innovative contenute nel nuovo contratto integrativo aziendale siglato da Ceetrus Italy, con il supporto degli avvocati Roberta Russo e Francesca Piattau dello studio legale NCTM, e da Filcams, Fisascat e UILTuCS. Il testo, che guarda ai concetti di “co”, “care”, “committed” e “innovative” contenuti nella Vision 2030 aziendale, introduce azioni di well being per agevolare la conciliazione dei tempi di vita e lavoro: oltre alla flessibilità oraria, la disciplina sperimentale per l'anno in corso prevede novità come lo smart working e la baby week. Inoltre, per favorire la solidarietà tra colleghi, è stato creato un fondo interno, “Ceetrus Donaore”, che permette ai collaboratori di donare permessi retribuiti a favore di colleghi con gravi e accertati bisogni personali e familiari, pensando in particolare a chi si prende cura di figli con gravi patologie mediche. Il contratto riconosce la centralità della formazione e dello sviluppo professionale, prevedendo l'investimento sulla crescita personale di ciascun dipendente. “Siamo convinti che sostenere i collaboratori sia il vero e unico modo di curare gli interessi dell'azienda – dichiara Ethel Brezzo, Responsabile Risorse Umane di Ceetrus Italy – Sono particolarmente soddisfatta per l'introduzione di elementi decisamente innovativi che mirano al benessere complessivo dei collaboratori, che permettono di conciliare il lavoro e la vita privata, e che mettono al centro la formazione e lo sviluppo personale e professionale. Gli elementi di solidarietà sono coerenti con il desiderio di rendere concreta la nostra vocazione in termini di responsabilità sociale. Questo risultato è il frutto di un dialogo continuo e di ascolto e comprensione delle posizioni di tutte le persone coinvolte”. Il meccanismo di retribuzione variabile è stato rivisto trasformando il premio progresso in “Premio valore”, in base a tre parametri connessi all'attività aziendale. L'erogazione massima che deriva dall'applicazione dei tre parametri è pari al 25% della Retribuzione Annua Lorda (RAL) del dipendente. I collaboratori, inoltre, potranno decidere volontariamente se convertire l’erogazione derivante dal meccanismo di salario variabile nelle misure definite all’interno di un piano welfare che è stato aggiornato ed ampliato, anche grazie alla creazione di un portale dedicato a convenzioni ad hoc, fornito dal nostro provider welfare Eudaimon. Ceetrus Italy S.p.a. è uno dei principali attori dell'industria immobiliare commerciale in Italia. Filiale italiana di Ceetrus, ex Immochan (Auchan Holding), opera attualmente in 48 centri commerciali con oltre 2.300 negozi, 600.000 mq di superficie affittabile (GLA) e oltre 185 milioni di visitatori all'anno. Ceetrus vanta una consolidata esperienza nel campo del retail, toccando tutti gli ambiti di questo mercato: progettazione, promozione, commercializzazione e gestione di centri commerciali e retail park sia di proprietà che per conto di terzi. Simbolo di una trasformazione messa in atto negli ultimi due anni, il nuovo nome – da Immochan a Ceetrus – incarna l'evoluzione da una società commerciale del real estate ad un incubatore di proposte immobiliari a 360 gradi. Con 393 centri commerciali in tutto il mondo, Ceetrus ha iniziato a costruire, in stretta collaborazione con cittadini e territori, spazi abitativi che integrano negozi, abitazioni, uffici e infrastrutture urbane. Creando spazi sostenibili, intelligenti e vivaci, la missione di Ceetrus è quella di costruire e sviluppare i legami sociali che animeranno la città del domani.Soddisfazione in casa Fisascat. Il funzionario sindacale della categoria Salvo Carofratello ha commentato positivamente l’andamento del negoziato «scevro da pregiudizi di sorta che è riuscito a comporre un risultato contrattuale di positiva completezza conservando le previsioni del precedente integrativo integrandole con nuove tutele».  «I lavoratori – ha concluso il sindacalista – potranno beneficiare anche di un sistema di organizzazione del lavoro conciliante con la vita privata e di un meccanismo premiante che valorizza il welfare».

CURA E ASSISTENZA ALLA PERSONA, L’ASPETTATIVA DI VITA CRESCE IN TUTTO IL MONDO E AUMENTA LA DOMANDA DEI SERVIZI SOCIO ASSISTENZIALI. DAL 13 AL 15 FEBBRAIO 2019 A ROMA LA CONFERENZA MONDIALE DEL SINDACATO INTERNAZIONALE UNICARE GLOBAL UNION.

Roma, 8 febbraio 2019 – La speranza di vita riprende a crescere in Italia ed aumenta la popolazione anziana in termini assoluti e relativi secondo il recente rapporto Istat. Un trend ormai acclarato che si accompagna alla bassa natalità e ad una accelerazione della tecnologia. L’aspettativa di vita nei prossimi 20 anni sembra destinata ad allungarsi in molti Paesi del mondo. Si vive sempre più a lungo ma non necessariamente meglio, una conquista per l’umanità in particolare per quanti appartengono alla quota dei Paesi industrializzati. Diventa dunque indispensabile costruire un welfare, anche contrattuale, capace di intercettare la crescita della domanda di servizi di cura ed assistenza alla persona e di offrire soluzioni adeguate. Ad interrogarsi sugli scenari sociali futuri è il sindacato internazionale dei lavoratori addetti ai servizi di cura e di assistenza alla persona, Unicare Global Union – affiliato al sindacato internazionale dei servizi Uniglobal Union – che dal 13 al 15 febbraio promuoverà a Roma, all’Hotel Massimo D’Azeglio, la conferenza mondiale del settore. Al centro della kermesse, che richiamerà oltre 100 delegati provenienti da tutto il mondo, la necessità di assicurare la qualità dell’occupazione nel comparto in crescita esponenziale in tutto il globo, ma anche garantire l’accesso ai servizi di cura e assistenza e alla long term care attraverso politiche di welfare contrattuale ad hoc. L’assise, che prenderà il via dalle ore 14.00 del 13 febbraio, farà il punto sullo stato della contrattazione nei vari paesi del mondo e approfondirà in particolare i rapporti con le multinazionali e le associazioni for profit operative in tutto il mondo tra cui Orpea, Korian, Fresenius. Uno dei focus sarà dedicato all’evoluzione della contrattazione in Italia dove un sistema avanzato di relazioni sindacali ha consentito di costruire con le associazioni imprenditoriali del settore contratti nazionali e organismi bilaterali per gli oltre 2milioni di addetti ai servizi privati di cura e assistenza alla persona che operano alle dipendenze delle famiglie e delle aziende private che forniscono servizi alla persona in modo strutturato. La tre giorni di confronto si concluderà il 15 febbraio con una tavola rotonda sul tema “The importance of CBA and Training”, “L’Importanza della Contrattazione Collettiva e della formazione professionale”. Molti gli ospiti attesi all’iniziativa tra cui il segretario generale della Cisl Annamaria Furlan che porterà un saluto in apertura dei lavori oltre ad Alke Boessiger, segretario generale aggiunto Uniglobal Union, Oliver Rothig, segretario regionale di Uni Europa, Frederic Favraud, presidente di Unicare Europa Adrian Durtschi, direttore di Unicare Global Union, Padre Francesco Ciccimarra, presidente Agidae, Paul Marsden, ufficio tecnico della Organizzazione Mondiale della Sanità, Annie Newman del sindacato neo zelandese E Tu, Pierangelo Raineri, segretario generale Fist Cisl nazionale e vice presidente Unicare Europa, Jean-Piet Bauwens del sindacato belga Setca, Masanobu Furukawa del sindacato giapponese UA Zensen, Katha Fortieri del sindacato canadese UNIFOR. Tra i relatori anche esponenti dei sindacati americani SEIU e RWDSU, del sindacato argentino Fatsa e dello spagnolo CCOO TBC, Unicare Americas, dei sindacati cechi e polacchi Cozz, Uzo, Opzz Kp, del sindacato messicano Sntissste, del sindacato tunisino Ugtt e del sindacato austriaco Gba Tbc . Per informazioni ed accrediti contattare l'Ufficio Stampa Fist Cisl nazionale ai seguenti recapiti:fistcisl@fistcisl.it – cellulare 3427282255.

VIGILANZA PRIVATA, MASSICCIA L’ADESIONE ALLE DUE GIORNATE DI SCIOPERO PER IL CONTRATTO DELL’1 E 2 FEBBRAIO.

Roma, 4 febbraio 2019 – 01 e 02 febbraio 2019 sono due date storiche per il settore della Vigilanza Privata e di tutto il comparto della Sicurezza non decretata. Per la prima volta è stato fatto uno sciopero di 2 giorni consecutivi. Nonostante il sacrificio economico, nonostante il tentativo delle imprese di spaventarvi e di confondervi, l’adesione è stata altissima, come lo scorso 04 maggio. Si sono toccate punte anche del 90%!!! Questo vuol dire che le lavoratrici ed i lavoratori hanno alzato la testa e che sono pronti a proseguire la mobilitazione per avere “DIGNITÀ, RISPETTO E REGOLE”!!! Queste sono infatti state le parole ricorrenti negli interventi di tutte e tutti le delegate ed i delegati. E queste saranno le parole che dovranno accompagnarci nei prossimi giorni, settimane, mesi ed anni! Questi sono gli obiettivi che dobbiamo darci, sia per il rinnovo del CCNL che per il confronto con le Istituzioni. Grazie a tutte le lavoratrici ed i lavoratori che hanno aderito con convinzione allo sciopero, grazie a tutti coloro che sono venuti a Milano e Napoli, nonostante il lungo viaggio ed il brutto tempo, grazie alle delegate ed ai delegati ed al loro impegno quotidiano, grazie a tutte le nostre strutture che hanno organizzato la partecipazione e le assemblee pur avendo a disposizione solo due settimane! Un grazie particolare a Filcams, Fisascat e Uiltucs Lombardia, Milano, Campania e Napoli che ci hanno ospitato ed hanno organizzato le manifestazioni al meglio!La segretaria nazionale della Fisascat Aurora Blanca ha dichiarato: «Per la prima volta nella storia, la Vigilanza Privata e tutto il settore della Sicurezza hanno fatto due giorni di sciopero consecutivi. Nonostante ci fossero appena due settimane per prepararlo la risposta in termini di adesione è stata altissima con punte dell’80/90% soprattutto nel trasporto valori.Anche le due manifestazioni, su Milano e su Napoli, hanno visto una partecipazione altissima, nonostante il brutto tempo. Questo è il segnale evidente che abbiamo avuto ragione e che le lavoratrici ed i lavoratori del settore hanno alzato la testa, ma soprattutto che non si sono fatti intimorire dagli atteggiamenti vessatori delle imprese, ne dai loro tentativi di confonderli con le decine e decine di tentativi di precettazione dei giorni scorsi».

NUOVA SIDAP, SIGLATO IL PRIMO INTEGRATIVO AZIENDALE PER I 1200 DIPENDENTI DELLA SOCIETA’ CONTROLLATA DALLA HOLDING AUTOGRILL.

VANELLI: «ESTESA LA COPERTURA DELLA CONTRATTAZIONE DECENTRATA A PARITA’ DI CONDIZIONI ECONOMICHE».Roma, 30 gennaio 2019 – Buone notizie per i circa 1200 dipendenti della Nuova Sidap, la società controllata al 100% dalla Holding Autogrill che opera nell'ambito del mercato dei carburanti e si sviluppa per il 75% nel comparto della ristorazione stradale e autostradale con 133 punti vendita in 17 regioni italiane. I sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno siglato con la direzione societaria, dopo 12 ore di trattativa no stop, il primo contratto integrativo aziendale in vigore dal 1° marzo 2019 al 31 dicembre 2020. Il verbale di accordo, ora sottoposto alla consultazione dei lavoratori, contempla l’armonizzazione dal contratto nazionale del terziario, distribuzione e servizi al contratto collettivo nazionale dei pubblici esercizi, della ristorazione commerciale e del turismo; il passaggio consentirà l’estensione delle condizioni di miglior favore previste dalla contrattazione integrativa applicata agli 8mila dipendenti della capofila Autogrill riferite a diritti di informazione, salute e sicurezza, organizzazione del lavoro, distribuzione orario di lavoro, riposo settimanale, lavoro a tempo parziale, lavoro notturno, ferie, carenza malattia, integrazione malattia, conservazione del posto di lavoro, trasferta e trasferimenti, vitto, pausa retribuita e tempo tuta, contratto a tempo determinato, diritto allo studio, disabilità, buoni carburante e shopping bag annuale del valore di 100 euro oltre ad un premio di risultato dell’importo massimo di 500 euro. L’intesa introduce un nuovo capitolo per prevenire e contrastare le molestie sessuali sul luogo di lavoro. Soddisfazione in casa Fisascat Cisl. «Il primo contratto integrativo Nuova Sidap rappresenta nel contenuto una delle punte più avanzate del settore. Questo importante obiettivo raggiunto – ha dichiarato la funzionaria sindacale della categoria cislina Elena Maria Vanelli – allarga la copertura della contrattazione di secondo livello ad una importante fetta del settore ristorazione commerciale, autostradale e non, che ne era completamente sprovvista». «Il passaggio di contratto – ha sottolineato la sindacalista – avverrà a parità di condizioni economiche per gli attuali addetti che potranno anche beneficiare dell’estensione delle condizioni di miglior favore previste dalla contrattazione integrativa Autogrill».

COMIFAR, SIGLATO IL NUOVO CONTRATTO INTEGRATIVO APPLICATO AI 1600 DIPENDENTI DEL GRUPPO LEADER DELLA DISTRIBUZIONE FARMACEUTICA IN ITALIA.

CAMPEOTTO: «LA PARTECIPAZIONE DEI LAVORATORI E L'AMPLIAMENTO DEL WELFARE ACCOMPAGNANO LA CRESCITA AZIENDALE»Roma, 30 gennaio 2019 – Raggiunta l’intesa sul nuovo contratto integrativo aziendale applicato ai circa 1600 dipendenti del gruppo leader della distribuzione farmaceutica in Italia Comifar Distribuzione S.p.A.. L’ipotesi di accordo, siglata a Milano tra i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs e la direzione aziendale, sarà ora sottoposta all’approvazione delle assemblee dei lavoratori. L’intesa, in vigore dal 1 febbraio 2019 al 31 gennaio 2022, interviene sul sistema di relazioni sindacali, confermato ai due livelli nazionale e territoriale, sull’organizzazione del lavoro, sul welfare aziendale e sul sistema premiante nel triennio 2019/2021 – fino ad un lordo massimo di 1.400 euro e convertibile del tutto o in parte in beni e servizi welfare – con la definizione di un accordo ad hoc su una componente premiale aggiuntiva e separata dal premio di produzione fino a 640 euro all’anno che incentivi il miglioramento delle prestazioni dei lavoratori a livello individuale. Confermato e ampliato l’impianto del welfare aziendale riferito a permessi retribuiti anche per gravi patologie e infermità, contributo per studio, cessione permessi ai colleghi in difficoltà, part time post maternità, congedo per vittime di violenza, conservazione del posto per ludopatia, microcredito di solidarietà e smart working. Sull’organizzazione del lavoro le parti convengono sulla necessità di adottare una procedura finalizzata alla gestione delle variazioni organizzative a livello di singola unità distributiva; il confronto avviato con le rappresentanze sindacali stabilirà le modalità attuative dei turni e dell’orario di lavoro nonché la programmazione del calendario annuale. La normativa sull’organizzazione del lavoro disciplina la programmazione del lavoro domenicale, anche considerato che il servizio erogato da Comifar è riconosciuto come un servizio pubblico essenziale; la programmazione avverrà secondo il principio dell’equa rotazione e ripartizione tra i lavoratori interessati tenendo anche conto della volontarietà espressa dai singoli lavoratori per un numero di 12 domeniche lavorative su base annuale. Le parti hanno inoltre condiviso una normativa sulla turnazione serale e notturna su base volontaria, la cui disponibilità espressa dal lavoratore è retribuita con una indennità fino a 200 euro lordi; per il lavoro ordinario notturno, sempre su base volontaria, le parti hanno definito l’indennità giornaliera e la riduzione dell’orario giornaliero pari a 30 minuti. Il tempo di lavoro prestato eccedente l’orario contrattuale di lavoro verrà accantonato a scelta del lavoratore in un “Conto Recupero Individuale”, fermo restando il riconoscimento delle maggiorazioni economiche per il lavoro domenicale, del 30%, del 40% per il lavoro festivo e del 20% per le ore ordinarie prestate nella fascia notturna dalle ore 22.00 alle ore 6.00. Soddisfazione in casa Fisascat Cisl. Il funzionario sindacale della categoria Dario Campeotto sottolinea che «i lavoratori beneficeranno di una articolata serie di istituti e tutele, tra cui un innovativo sistema partecipativo e un sistema premiante che si compone di tre elementi retributivi, unendo la dimensione collettiva a quella individuale, con la possibilità di optare per la conversione del premio di risultato in beni e servizi welfare». «Il nuovo integrativo – conclude il sindacalista – oltre a rafforzare le relazioni sindacali e la partecipazione dei lavoratori alla definizione e alla misurazione degli obiettivi del sistema di produttività, segna dei miglioramenti netti rispetto alle misure di conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro, ampliando anche l’impianto di welfare aziendale del precedente contratto».

TERZIARIO, IL PATRONATO INAS CISL E LA FIST CISL SIGLANO IL PROTOCOLLO DI INTESA SU PREVENZIONE MALATTIE PROFESSIONALI E PROMOZIONE SECONDO PILASTRO PENSIONISTICO. VALORIZZATA L’ASSISTENZA AI LAVORATORI NEI PERCORSI PREVIDENZIALI.

Roma, 29 gennaio 2019 – Unire le forze per potenziare l’assistenza sociale e la capacità di rappresentanza e tutela dei lavoratori del terziario e dei servizi, comparto prevalente dell’economia italiana ma caratterizzato in misura crescente dalla precarietà dell’occupazione sebbene prevalentemente di natura subordinata e da rapporti di lavoro atipici, autonomi e somministrati altamente discontinui. E’ questo lo scopo del protocollo di intesa siglato a Roma dall’Inas, il Patronato della Cisl, e dalla Fist, la federazione dei sindacati del terziario della Cisl insieme alle federazioni di seconda affiliazione Fisascat Cisl e Felsa Cisl che successivamente definiranno con il Patronato le reciproche convenzioni di settore. Fist Cisl e Inas Cisl ritengono strategico sviluppare una reciproca collaborazione finalizzata a svolgere in modo integrato le reciproche attività istituzionali, sia a livello nazionale che territoriale, volta ad implementare le competenze in materia di prevenzione/tutela infortuni e malattie professionali e di promozione del secondo pilastro previdenziale e di informazione agli iscritti sui vantaggi dell’adesione alla previdenza complementare. Il protocollo contempla l’attività di verifica e rettifica delle posizioni contributive con l’elaborazione dell’importo presunto di pensione oltre all’attività di consulenza previdenziale personalizzata oltre all’avvio del progetto innovativo e sperimentale “Progetto Prevenzione” rivolto a tutti gli iscritti Fisascat Cisl e Felsa Cisl attraverso consulenti medici Inas che indirizzeranno l’iscritto presso centri medici ad alta specializzazione, per effettuare gli accertamenti necessari. Le risultanze delle analisi permetteranno al medico Inas, qualora evidenziasse il nesso di causa tra l’attività lavorativa e la patologia, di inoltrare regolare denuncia di malattia professionale. Soddisfazione in casa Inas Cisl. «Con questa intesa – ha sottolineato il presidente del Patronato Gigi Petteni – puntiamo a mettere in campo progetti e strumenti operativi per tutelare i lavoratori delle categorie del terziario in modo sempre più efficace, con particolare attenzione alla verifica del percorso contributivo e alla consulenza sulla previdenza complementare, ormai essenziale per chi lavora nel terziario, settore in cui sono frequenti percorsi di carriera discontinui. Unendo le forze con la Fist Cisl, per i lavoratori di Fisascat e Felsa, oggi iniziamo un percorso innovativo di tutela, che farà crescere l’assistenza su misura in tutte le nostre sedi». E’ il segretario generale della Fist Cisl Pierangelo Raineri ad evidenziare «l’importanza dell’istituzione di una cabina di regia nazionale che possa supportare l’attività di promozione e tutela dei lavoratori del terziario privato, siano essi subordinati, autonomi, atipici e somministrati, svolta a livello locale dalle sedi del Patronato e delle federazioni di categoria Fisascat Cisl e Felsa Cisl, avendo la capacità di costruire un sistema di tutele e di servizi ad hoc e di consulenza personalizzata che sappiano orientare il lavoratore verso la scelta giusta in ambito previdenziale o di accompagnarlo nel riconoscimento delle malattie professionali».

Bonus Commercianti per gli Agenti di Commercio

Indennizzo commercianti ripristinato nel 2019: in caso di chiusura dell'attività e nel rispetto di determinati requisiti è possibile beneficiare di un assegno mensile fino al raggiungimento dell'età per la pensione.La Legge di Bilancio 2019 ripristina l’assegno erogato agli iscritti all’apposita gestione INPS in caso di cessazione. Nel caso di chiusura dell’attività commerciale e nel rispetto di specifici requisiti, agli agenti di commercio è riconosciuto un assegno per tutto il periodo prima dell’accesso alla pensione di vecchiaia, cioè fino a 67 anni a partire dal 1° gennaio 2019. È l’articolo 1, commi 283 e 284 della Legge di Bilancio 2019 a ripristinare l’indennizzo per la cessazione di attività commerciale. Sarà necessario presentare apposita domanda secondo la modulistica pubblicata dall’INPS insieme alle relative istruzioni operative.

VIGILANZA PRIVATA E SERVIZI FIDUCIARI, E’ SCIOPERO IL 1 E IL 2 FEBBRAIO. POSTICIPATO AL 25 MARZO PER I SOLI ADDETTI ALLA VIGILANZA DEI SITI AEROPORTUALI. IL 30 GENNAIO I SINDACATI CONVOCATI AL MINISTERO DELL’INTERNO DAL SOTTOSEGRETARIO NICOLA MOLTENI.

BLANCA: «URGENTE DEFINIRE UN QUADRO DI REGOLE CERTE E UN AUMENTO SALARIALE CHE PREMI LA PROFESSIONALITA’ DEI 70MILA OPERATORI DEL SETTORE»Roma, 28 gennaio 2019 – Incroceranno le braccia il 1 e il 2 febbraio i 70mila addetti della vigilanza privata e dei servizi fiduciari in attesa del nuovo contratto nazionale del settore scaduto nel 2015. Per i soli addetti alla vigilanza dei siti aeroportuali lo sciopero è posticipato all’intero turno di lavoro del 25 marzo. La mobilitazione si svolgerà con due manifestazioni a Milano il 1° febbraio e a Napoli il 2 febbraio. Nel capoluogo lombardo la manifestazione si svolgerà con un presidio davanti alla Prefettura, in corso Manforte angolo Via Vivaio; nel capoluogo campano è previsto un concentramento in Piazza Mancini, nei pressi di Piazza Garibaldi e con un corteo che raggiungerà Piazza Matteotti. Alla base della protesta la inattesa chiusura delle associazioni imprenditoriali di settore Univ, Anivip, Assiv e delle imprese cooperative Legacoop Produzione e Servizi, Confcooperative Federlavoro e Servizi e Agci Servizi al tavolo di trattativa indisponibili a trovare una intesa su incrementi salariali e sui tecnicismi connessi al cambio di appalto. Il negoziato avviato nei mesi scorsi non ha sciolto anche i nodi in ordine bilateralità, contrattazione di secondo livello, classificazione del personale e salute e sicurezza, temi sui quali i sindacati hanno presentato nelle scorse settimane una concreta proposta di riforma. In un volantino unitario diramato tra i lavoratori i sindacati stigmatizzano “il rallentamento delle trattative e la riproposizione di richieste impercorribili” da parte delle associazioni imprenditoriali che, affondano le tre sigle, “non sono state in grado di dare risposte sui temi che congiuntamente sono stati posti all’ordine del giorno e con assoluta sfrontatezza hanno chiesto di affrontare le loro richieste in funzione di una maggiore flessibilità nel mercato del lavoro e del peggioramento del trattamento economico della malattia”. Per la segretaria nazionale della Fisascat Cisl Aurora Blanca «quello che traspare dall’atteggiamento dilatorio delle associazioni imprenditoriali è l’inaffidabilità e la chiara volontà di lasciar passare altro tempo a discapito delle esigenze di un settore e dei lavoratori che ogni giorno affrontano sacrifici pur di mantenere il posto di lavoro, spesso anche in situazioni di dumping salariale e normativo divenuto purtroppo realtà in espansione in questo comparto dei servizi dove si opera prevalentemente in regime di appalto». Ed ancora stigmatizza Blanca «questo settore non si caratterizza per un tasso di assenze elevate. I lavoratori spesso sono costretti a prestare la loro opera all’aperto, sfidando le intemperie ed esposti escursione termica. Basti pensare a coloro che effettuano i servizi di pattugliamento notturno e all’elevato tasso di infarto in questo comparto. La malattia, il periodo di carenza, non è un tema» affonda la sindacalista ribadendo «la necessità e l’urgenza di definire un contratto nazionale di lavoro che sappia definire un quadro di regole e di tutele certe oltre ad un aumento salariale che riconosca la professionalità di chi vi opera e che siano rispettate da tutti gli operatori economici del settore che obiettivamente necessita di uno strumento regolatore anche rispetto alle tariffe applicate» ha aggiunto la sindacalista ricordando che «il rinnovo del contratto nazionale è l’unica strada per rispondere alle esigenze e per superare le gravi problematiche emerse in questi anni». Molte questioni saranno affrontate al ministero dell’Interno al tavolo con i sindacati convocato dal sottosegretario On. Nicola Molteni per il 30 gennaio. La Fisascat Cisl in particolare, in una nota trasmessa alla segreteria del sottosegretario, ha rimarcato la necessità di «contrastare il dumping contrattuale» ed ha sollecitato l’urgenza di dare seguito «alla promulgazione di un Decreto Ministeriale sui requisiti professionali e formativi delle guardie particolare giurate». «Il nostro auspicio è che il previsto incontro al dicastero e la sessione di trattativa convocata a seguire con le associazioni imprenditoriali – ha concluso la sindacalista – possa costituire un cambio di passo decisivo per il rinnovo del contratto e che finalmente si possa affrontare ad un tavolo istituzionale il tema della salute e della sicurezza sul lavoro considerato il rischio a cui quotidianamente sono esposti migliaia di lavoratori e lavoratrici di un settore strategico quale è quello della vigilanza privata».

ACCOGLIENZA, CHIUDE IL CARA DI CASTELNUOVO DI PORTO. LA CISL E LA FISASCAT IN CAMPO

Roma, 24 gennaio 2019 – Migranti e accoglienza, chiude il Centro Accoglienza richiedenti Asilo di Castelnuovo di Porto alle porte di Roma. Sono questi i primi effetti del Decreto Sicurezza voluto dal ministro dell’Interno Matteo Salvini. Delle 535 persone ospiti della struttura modello per l’accoglienza, in attesa del permesso di soggiorno, 305 saranno trasferiti nei Cas, i Centri di Accoglienza Straordinaria di altre Regioni. Pesanti anche le ripercussioni occupazionali per i 120 operatori a tempo indeterminato dipendenti della struttura gestita da 5 anni dalla Cooperativa Auxilium e che hanno contribuito alla creazione di un modello di accoglienza e di integrazione fatto di progetti educativi, inserimento scolastico, corsi ricreativi, lavori socialmente utili e collaborazioni volontarie. Complessivamente sono oltre 10mila le posizioni lavorative a rischio in tutta Italia che per effetto del Decreto Sicurezza potrebbe essere cancellato. Il fronte sindacale compatto scende in campo: la Cisl e la Fisascat sono in prima linea per esprimere sconcerto e indignazione. Il segretario confederale Cisl Andrea Cuccello parla di «una duplice ecatombe: umanitaria ed occupazionale» perchè – spiega il sindacalista, corriamo il rischio di assistere ad un ‘nuovo’ esodo di donne, bambini, uomini che dopo aver abbandonato già una volta le proprie terre, rischiano adesso di rimanere di nuovo senza casa in sfregio ai modelli di integrazione che proprio a Castelnuovo sembravano aver trovato un sano equilibrio tra politica, associazionismo, popolazione locale». La Cisl – aggiunge – chiede con forza al Governo di fermarsi e di confrontarsi per evitare inutili e preoccupanti tensioni sociali che di sicuro non potranno essere risolte a suon di slogan o di hashtag da social network». «La Fisascat di Roma capitale Rieti – spiega Giovanna Catizone della segreteria sindacale della categoria cislina – sin dalla prima ora rimane accanto ai lavoratori che hanno presidiato il ministero dello Sviluppo Economico per sollecitare il ministro Di Maio a definire un intervento e prendere un impegno volto alla tutela occupazionale».