GRUPPO MARRIOTT INTERNATIONAL, C’E’ INTESA SUL PRIMO CONTRATTO INTEGRATIVO AZIENDALE APPLICATO AI 3MILA DIPENDENTI DEL COLOSSO MONDIALE DELL’HOTELLERIE.

CAROFRATELLO: «CONSOLIDATO UN SISTEMA DI RELAZIONI SINDACALI VALIDO ED INNOVATIVO, SPAZIO AL WELFARE E ALLA STABILIZZAZIONE DEI RAPPORTI DI LAVORO STAGIONALI»Roma, 20 luglio 2018 – C’è intesa per il primo contratto integrativo aziendale applicato ai 3mila dipendenti del Gruppo Marriot International. I sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UIltucs hanno siglato con le direzioni societarie del colosso mondiale dell’hotellerie l’accordo triennale che dal 1° gennaio 2019 al 31 dicembre 2021 sarà applicato negli alberghi già Starwood Hotels & Resorts Worldwide Inc del Gruppo Marriot International (Milano: The Westin Palace – Sheraton Diana Majestic; Venezia: Danieli – Grittti Palace – The Westin Europa Regina; Firenze: The Westin Excelsior – The St. Regis Florence; Roma: The St. Regis Roma – The Westin Excelsior) e che accompagnerà la fase di completamento del processo di acquisizione del Gruppo Starwood/Ciga avviato nel dicembre dello scorso anno. Relazioni sindacali, ai tre livelli nazionale, territoriale/area e di hotel, disciplina delle rappresentanze sindacali unitarie, diritti individuali, mercato del lavoro, terziarizzazioni, indennità economiche, sistema premiante e welfare aziendale, gli ambiti di intervento del contratto integrativo che, si legge nella premessa dell’intesa, rappresenta “la soluzione idonea alla salvaguardia l’impianto delle relazioni industriali, al rafforzamento dei livelli occupazionali ed alla tenuta del potere di acquisto dei salari, assicurando nel contempo la continuità e la competitività sul mercato”. Con l’accordo le parti si impegnano, a fronte di un eventuale aggravamento delle condizioni di crisi, ad un confronto preventivo per individuare le misure necessarie al superamento delle difficoltà aziendali. L’azienda non ricorrerà all’appalto di servizio per tutta la vigenza del contratto. Tra i punti cardine dell’intesa la norma finalizzata alla stabilizzazione dei rapporti di lavoro in regime di flessibilità; date le recenti problematiche in materia di ammortizzatori sociali che hanno reso meno accessibile la consequenzialità fra periodi di stagionalità lavorativa e periodi di fruizione delle indennità di disoccupazione con l’introduzione del nuovo sistema Naspi – cita espressamente l’accordo – le parti convengono di istituire la nuova figura di Part Time verticale a tempo indeterminato”. Il nuovo istituto sarà proposto al personale stagionale fidelizzato, nel rispetto del diritto di precedenza, con la durata minima del contratto part time verticale di 5 mesi, a cui si aggiunge un regime di flessibilità per un periodo minimo di 30 giorni nei periodi di picco della domanda e per esigenze organizzative. Sulla malattia l’azienda continuerà a farsi carico del periodo di carenza dal primo giorno nella misura del 50% e del 100%in caso di patologie gravi e continuative. L’istituto del part time potrà inoltre essere esteso nel post partum e per gravi esigenze di salute e familiari. In caso di infortunio non riconosciuto dall’Inail sarà erogata a titolo di anticipazione una indennità dedicata riconosciuta anche ai lavoratori stagionali. Il nuovo integrativo riconferma l’istituto del premio di risultato correlato al raggiungimento di parametri economico finanziari e qualitativi espressi come percentuali da variazione sull’anno precedente nonchè legati alla presenza effettiva; le parti hanno definito una soglia minima di ingresso pari a 500 euro lordi riconosciuta ai lavoratori a tempo indeterminato full time e proquota per i part time e per i lavoratori a tempo determinato che abbiano totalizzato non meno di 90 giorni di lavoro effettivo concordando sulla realizzazione di un adeguato sistema di welfare aziendale con l’impegno di procedere, entro 6 mesi dalla sottoscrizione, alla definizione di buoni di acquisto/voucher per l’acquisto di beni e servizi. Entro il mese di gennaio 2019 le parti valuteranno l’estensione dell’applicazione dell’integrativo ai lavoratori dell’Hotel Excelsior Gallia di Milano. I sindacati hanno sollecitato l’apertura di un confronto sulle politiche di prevenzione sulla tematica delle molestie sessuali e della diversity. Il funzionario sindacale della Fisascat Cisl Salvo Carofratello ha espresso «grande soddisfazione per l’integrativo siglato, il primo al mondo sottoscritto con il nuovo gruppo Marriot, che consolida un sistema di relazioni sindacali valido ed innovativo, confermando gli istituti previsti dalla contrattazione già esistente rilanciando sul welfare aziendale legato alla premialità e introducendo nuove soluzioni per ovviare l’interruzione dei rapporti di lavoro stagionali». Per il segretario generale della categoria cislina Davide Guarini «la norma sulla stabilizzazione dei rapporti di lavoro legata a strumenti di flessibilità contrattata rappresenta senza dubbio uno dei punti di forza di un contratto integrativo che consolida le relazioni sindacali con la catena alberghiera più grande del globo che ha deciso di investire anche nel nostro Paese con l’auspicio sia il preludio allo sviluppo di un sistema contrattuale più ampio per tutte le realtà aziendali del gruppo».

TURISMO, SIGLATO IL NUOVO CONTRATTO NAZIONALE CON LA CONFESERCENTI PER I 300 MILA DIPENDENTI DEL SETTORE ALBERGHIERO RICETTIVO, DELLA RISTORAZIONE COLLETTIVA E COMMERCIALE E DELLE AGENZIE DI VIAGGIO.

GUARINI: «RINNOVO SIGNIFICATIVO IN TERMINI ECONOMICI E NORMATIVI, PRIORITARIO IL CONTRASTO AL DUMPING CONTRATTUALE ED ALLA CONCORRENZA SLEALE».Roma, 19 luglio 2018 – Rinnovo contrattuale per i circa 300mila dipendenti da imprese del comparto turistico ricettivo alberghiero e all’aria aperta, del settore pubblici esercizi, della ristorazione collettiva e commerciale, stabilimenti balneari, alberghi diurni, agenzie di viaggio e turismo associate a Confesercenti. Dopo un lungo e complesso negoziato, e a cinque anni dalla scadenza del precedente contratto, i sindacati di categoria Filcams Cgil Fisascat Cisl e Uiltucs hanno siglato con le associazioni imprenditoriali Fiepet/Fiba, Assohotel/Assocamping e Assoviaggi tre verbali di rinnovo contrattuale, formalizzando in premessa l’impegno “a realizzare una contrattazione nazionale unica ed armonizzata volta ad agevolare l’equilibrio di ciascun specifico settore” e a “perseguire, mediante la bilateralità già costituita, il rafforzamento del welfare contrattuale e del sistema di relazioni sindacali”. Sul trattamento economico l’intesa definisce 100€ di aumento a regime al IV livello per i dipendenti da pubblici esercizi, stabilimenti balneari e alberghi diurni; l’aumento economico è di 88€ al IV livello con decorrenza dal 1° gennaio 2018 per i dipendenti da alberghi e complessi turistico ricettivi all’aria aperta e dalle agenzie di viaggio e turismo. A parziale copertura del periodo di carenza contrattuale, esclusivamente ai lavoratori dei comparti Aziende Alberghiere e complessi turistico ricettivi all’aria aperta, verrà inoltre corrisposto un importo forfettario “una tantum” pari a 936 euro. L’ipotesi di accordo definisce inoltre il trattamento economico orario riservato al personale extra e di surroga ingaggiato nei pubblici esercizi, stabilimenti balneari, alberghi diurni e delle aziende alberghiere pari rispettivamente pari a 14,37€ e a 14,25€ a regime al IV Livello. Sull’organizzazione del lavoro, per fare fronte alle variazioni dell’intensità lavorativa, le imprese potranno realizzare diversi regimi di orario, con il superamento dell’orario contrattuale in particolari periodi dell’anno fino al limite di 48 ore settimanali, per un massimo di 20 settimane; per altrettante settimane ci sarà una pari riduzione dell’orario di lavoro. Sul trattamento normativo l’intesa conferma il sistema della bilateralità di settore e l’impianto relazioni sindacali ai due livelli, nazionale e decentrato; a garanzia dell’effettivo decollo del secondo livello di contrattazione le parti concordano di istituire un premio di risultato destinato ai lavoratori che non rientrano nel campo di applicazione di un accordo integrativo aziendale o territoriale fino a 296€. Sul mercato del lavoro l’intesa contempla il ricorso all’istituto dell’apprendistato e disciplina il ricorso al lavoro a tempo parziale, a tempo determinato e al lavoro somministrato tenendo conto della caratteristica strutturale della stagionalità e dell’esigenza delle imprese di intensificare l’attività lavorativa in determinati periodi dell’anno. Con l’intesa le parti condannano fermamente le molestie e le violenze nei luoghi di lavoro prevedendo azioni di contrasto, segnalazione o denuncia con l’introduzione del divieto di licenziamento previsto dalla finanziaria 2018. Parte integrante del nuovo contratto anche il protocollo sul sistema di appalti nel settore della ristorazione collettiva e delle mense; l’articolato recepisce la normativa esistente e il lavoro svolto dal Dialogo Sociale Europeo tra il sindacato europeo del settore Effat e l’associazione imprenditoriale europea Food Service sull’offerta economicamente più vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo, con l’espressa richiesta alle istituzioni di inserire nei bandi di gara il riferimento alla contrattazione nazionale siglata dalle associazioni maggiormente rappresentative. Le parti convengono inoltre sulla valenza strategica della formazione professionale per lo sviluppo del settore anche attraverso il sistema della formazione continua erogata dalla bilateralità di settore. Entro il 30 settembre 2018 le parti avvieranno il confronto sul ricorso al telelavoro e al lavoro agile. Soddisfazione in casa Fisascat. Per il segretario nazionale della categoria Fabrizio Ferrari «è un importante intesa che riconosce un immediato riscontro economico ai lavoratori per i quali viene definito un sistema di flessibilità contrattata che valorizza la professionalità del lavoro stagionale, fenomeno strutturale del comparto, nell’ambito di un rinnovo contrattuale che individua validi istituti per la regolamentazione dei rapporti di lavoro anche di natura transitoria». E’ il segretario generale della Fisascat Cisl Davide Guarini a sottolineare che «finalmente, a distanza di cinque anni, è stato definito con le imprese associate a Confesercenti un rinnovo contrattuale significativo che uniforma i trattamenti economici e normativi alle intese già raggiunte nel comparto riconoscendo alle lavoratrici ed ai lavoratori un dignitoso aumento salariale e contemplando una serie di misure volte a favorire la tenuta e lo sviluppo dell’occupazione». «La nostra priorità – ha concluso il sindacalista – è quella del contrasto al dumping contrattuale ed alla concorrenza sleale, nell’interesse delle imprese e delle lavoratrici e dei lavoratori di un settore che rappresenta un importante pilastro dell’economia italiana».

GRUPPO SYNLAB, SIGLATO IL PRIMO CONTRATTO INTEGRATIVO AZIENDALE PER I CIRCA 1500 DIPENDENTI DEL NETWORKEUROPEO DI DIAGNOSTICA MEDICA.

CAROFRATELLO: «DEFINITO UN VALIDO SISTEMA DI WELFARE E DI FLESSIBILITA' CONTRATTATA» Roma, 12 luglio 2018 – Siglato il primo integrativo aziendale per i circa 1.500 dipendenti del Gruppo Synlab, il network europeo di diagnostica medica presente in oltre 35 Paesi del mondo con più di 17mila addetti. I sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs e le direzioni societarie del gruppo hanno sottoscritto l’intesa triennale valida dal 1° agosto 2018 al 31 luglio 2021 che troverà applicazione nelle sedi presenti in Liguria, Lombardia, Veneto, Toscana, Emilia Romagna, Lazio e Campania. Relazioni sindacali ai due livelli, nazionale e decentrato, organizzazione del lavoro e banca delle ore, premio di risultato e welfare aziendale, con l’istituzione della piattaforma Easy Welfare a disposizione dei lavoratori che potranno optare per la conversione del salario variabile – fino a 400 euro per il 2019 e correlato al raggiungimento degli obiettivi di redditività ed alla presenza in azienda – in beni e servizi di pubblica utilità. Entro 12 mesi le parti si incontreranno per valutare l’adozione di sistemi premianti destinati ai collaboratori autonomi. Sul mercato del lavoro le società del gruppo Synlab si impegnano a favorire adeguati percorsi di stabilizzazione dei dipendenti che abbiano lavorato per più di 22 mesi nello svolgimento delle stesse mansioni con il contratto a tempo determinato Corollario dell’intesa l’impegno delle parti a contrastare le molestie e le violenze nei luoghi di lavoro; alle lavoratrici inserite nei percorsi di protezione relativi alla violenza di genere è riconosciuto il diritto di astenersi per un periodo di congedo retribuito fino ad un massimo di due mesi. Tra i punti qualificanti dell’accordo l’intervento di supporto alla genitorialità, con l’integrazione dell’indennità di maternità obbligatoria fino al 100% della retribuzione e con il riconoscimento di un bonus nascita di 550 euro in occasione della nascita di figli e nel caso di adozione, oltre ad un buono di 85 euro per l’acquisto di servizi di baby sitting fino ai quattro anni di età del bambino. L’accordo prevede inoltre l’integrazione del trattamento economico di malattia prevista dal contratto nazionale applicato indipendentemente dal numero di eventi, oltre alle misure di welfare solidale, con la cessione dei permessi ai colleghi in difficoltà, l’erogazione dell’indennità di trasferta e di giri ed il riconoscimento di una franchigia di 300 euro per il personale addetto alla logistica per le infrazioni stradali derivanti da infrazioni del codice della strada. Ai lavoratori che non saranno incorsi in infrazioni verrà corrisposto un importo a titolo di premio una tantum di 200 euro. E ancora check up gratuiti e sconti sui servizi offerti dalle società del gruppo, un contributo di 500 euro per l’iscrizione a facoltà universitarie e master con il riconoscimento di ulteriori 1500 euro in caso di conseguimento del titolo di laurea o di master. Per il solo anno 2018 le società del gruppo Synlab valuteranno inoltre l’assegnazione di un bonus una tantum pari a 210 euro. Soddisfazione in casa Fisascat Cisl. «Il primo contratto integrativo Synlab rafforza le relazioni sindacali valorizzando la professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori con la definizione di un valido sistema di welfare aziendale legato al sistema premiale» ha dichiarato il funzionario sindacale della categoria Salvo Carofratello. «L’intervento sulla flessibilità contrattata con il meccanismo della banca delle ore, il supporto alla genitorialità, le finalità solidaristiche e le misure per il contrasto delle molestie sui luoghi di lavoro – ha concluso il sindacalista – completano una intesa unica nel suo genere». E’ il segretario generale della categoria cislina Davide Guarini a sottolineare «la disponibilità delle società del gruppo Synlab ad improntare relazioni sindacali proficue e costruttive che hanno consentito di definire una intesa che realizza un buon modello partecipativo nell’ambito di una flessibilità contrattata che risponde alle esigenze di impresa preservando un’occupazione di qualità».

LIBERALIZZAZIONI, GUARINI: «BENE IL SUPERAMENTO DEL DECRETO SALVA ITALIA, MATERIA DA RICONDURRE AL CONFRONTO CONCERTATIVO TRA GOVERNO E PARTI SOCIALI ED ALLA CONTRATTAZIONE STIPULATA DALLE ASSOCIAZIONI E DAI SINDACATI MAGGIORMENTE RAPPRESENTATIVI»

Roma, 12 luglio 2018 – «Bene il superamento del Decreto Salva Italia sulle liberalizzazioni degli orari di apertura degli esercizi commerciali varato nel 2011 che tanti disagi ha creato agli oltre 3milioni di lavoratrici e di lavoratori del commercio al dettaglio e della grande distribuzione organizzata. La restituzione della governance della materia agli Enti Locali, il tetto alle aperture domenicali e festive, la turnazione tra le varie zone del territorio e la regolamentazione per lo shopping on line sono senza dubbio temi interessanti sui quali sviluppare la discussione. La materia delle aperture commerciali è da ricondurre al confronto concertativo tra Governo e Parti Sociali maggiormente rappresentative ed alla contrattazione tra aziende e sindacati maggiormente rappresentativi in raccordo con le amministrazioni locali» così il segretario generale della Fisascat Cisl Davide Guarini ha commentato la proposta di Legge sul lavoro nei giorni festivi a firma del sottosegretario allo Sviluppo Economico. «Proprio nei giorni scorsi abbiamo sollecitato unitariamente con le federazioni di categoria Cgil e Uil un incontro al ministero del Lavoro Luigi Di Maio sulla tematica delle liberalizzazioni degli orari commerciali. Attendiamo solo di essere convocati per valutare una soluzione condivisa» ha concluso il sindacalista.

DECRETO DIGNITA’ E VOUCHER, GUARINI: «LA STAGIONALITA’ NEL TURISMO E NELL’INDOTTO COMMERCIALE E’ UN FENOMENO STRUTTURALE DA GESTIRE ATTRAVERSO LA CONTRATTAZIONE»

Roma, 11 luglio 2018 – «La stagionalità nel settore del turismo e dell’indotto commerciale generato è un fenomeno strutturale del comparto e pertanto necessita di politiche strutturali di sostegno anche considerato l’importante apporto al Pil del nostro Paese. La stagionalità nel turismo, dove complessivamente operano circa un milione e mezzo di addetti di cui circa 300mila lavoratori stagionali, non può essere gestita con i voucher ma deve far riferimento agli istituti dedicati già presenti nella contrattazione nazionale del settore che disciplina, tra gli altri, anche il trattamento economico del lavoro extra e di surroga» così il segretario generale della Fisascat Cisl Davide Guarini interviene alla discussione sulla reintroduzione dei voucher per i lavori stagionali del turismo e del commercio con gli emendamenti al testo del Decreto Dignità. «Il voucher può essere lo strumento adeguato al quale fare ricorso nel caso di lavori o servizi accessori prettamente occasionali non aventi carattere di strutturalità altrimenti riconducibili al lavoro subordinato» ha aggiunto il sindacalista. «Non dimentichiamo che il ricorso al voucher nel settore del turismo comporterebbe anche l’esclusione dalla Naspi, la nuova assicurazione sociale per l’impiego in vigore dal 2015, che interviene nel sostegno al reddito dei periodi non lavorati» ha sottolineato Guarini. «Piuttosto – ha concluso il sindacalista – si ragioni su come favorire l’allungamento dei rapporti di lavoro nel settore del turismo, tra quelli esclusi dai trattamenti ordinari di sostegno al reddito, e su un eventuale riforma della Naspi più favorevole alla stagionalità».

AMAZON, GUARINI: «BENE GLI INVESTIMENTI IN ITALIA, DISPONIBILI SIN DA SUBITO AD AVVIARE CONFRONTO PER DEFINIRE CONTRATTAZIONE INTEGRATIVA AZIENDALE»

Roma, 9 luglio 2018 – «E’ positiva la notizia degli investimenti di Amazon in Italia con la creazione di 1700 nuovi posti di lavoro entro la fine del 2018» così il segretario generale della Fisascat Cisl Davide Guarini commenta le dichiarazioni a mezzo stampa del country manager del colosso statunitense del web services e dell’e-commerce. «Amazon si è impegnata a garantire un ambiente di lavoro ottimale ai dipendenti con opportunità di sviluppo professionale, retribuzioni competitive e benefit. Il nostro auspicio è che ai buoni propositi e all’espansione aziendale corrisponda anche un avanzamento delle relazioni sindacali che hanno portato ad oggi inel nostro Paese a sottoscrivere intese sull’organizzazione del lavoro nello stabilimento piacentino di Castel San Giovanni» ha aggiunto il sindacalista. «Come Fisascat Cisl – ha concluso Guarini – siamo disponibili fin da subito ad avviare un confronto per la definizione di una contrattazione integrativa dove convogliare le buone pratiche dichiarate dall’azienda, affinare nuovi modelli partecipativi e cogliere le opportunità legate ad una flessibilità contrattata che accompagni le dinamiche aziendali nel rispetto dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti».

MERCATONE UNO, CONCLUSO IL PERCORSO SULLA CESSIONE DEI 68 NEGOZI. C’E’ INTESA SUL PASSAGGIO DEI 13 PUNTI VENDITA ACQUISITI DALLA COSMO SPA.

DELL’OREFICE: «ORA NECESSARIO CONCENTRARE LE ATTENZIONI SUL RIPOSIZIONAMENTO SUL MERCATO DEI LAVORATORI ESCLUSI DAL TRASFERIMENTO»Roma, 6 luglio 2018 – Si conclude il percorso sulla cessione dei 68 punti vendita del Gruppo Mercatone Uno in amministrazione straordinaria. Ad una settimana dall’intesa raggiunta per il passaggio di 55 punti vendita alla Shernon Holding S.r.L. e di 2019 dipendenti, i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno siglato a Bologna con le direzioni societarie di Mercatone Uno e Cosmo SpA l’accordo sulla cessione dei 13 negozi di Castelfranco Emilia (Mo), Cerasolo di Coriano (Rn), Parma via Mantova, Genova, Pieve Fissiraga (Lo), Tavernerio (Co), Biella, Misterbianco (Ct), Palermo, Altopascio (Lo), Colle Val d'Elsa (Si), Lucca e Castelfranco Veneto (Tv). L’intesa contempla il trasferimento di complessivi 285 lavoratori che passeranno alle dipendenze del marchio abruzzese di moda low cost attivo in Italia ed all’estero con negozi ad insegna Globo, in regime di part-time a 24 ore settimanali. L’accordo sancisce un diritto di prelazione nelle future assunzioni riconosciuto ai lavoratori dei negozi oggetto di trasferimento esclusi dal passaggio; Globo SpA inserirà tale riserva tra le clausole contrattuali per la concessione in regime di fitto delle superfici di vendita riferibili a licenze non costituenti il core business aziendale. I dipendenti di Mercatone Uno non trasferiti saranno collocati in Cigs a zero ore fino al 13 gennaio 2019, data entro la quale avrà efficacia la cessione. Per il segretario nazionale della Fisascat Cisl Vincenzo Dell’Orefice «l'intesa raggiunta ha permesso di innalzare il numero dei rapporti di lavoro che saranno trasferiti alle dipendenze della società cessionaria dalle 196 unità previste dalla proposta di acquisto vincolante già approvata dal ministero dello Sviluppo Economico a ben 285».«Da qui in poi – ha aggiunto il sindacalista – è necessario concentrare le attenzioni non solo delle organizzazioni sindacali ma anche delle amministrazioni locali e centrali competenti per allestire soluzioni che consentano ai lavoratori non reimpiegati nell’ambito degli asset ceduti di riposizionarsi nel mercato del lavoro». «L’opzione dell’Assegno di ricollocazione, a condizione che ci siano le disponibilità da parte degli Enti regionali, – ha concluso Dell’Orefice – potrebbe essere un istituto adatto a tale scopo». Sulla conclusione della vertenza è intervenuto anche il segretario generale della Fisascat Cisl Davide Guarini. «La soluzione condivisa dagli attori di un negoziato tutt'altro che facile a quasi una settimana dall'accordo raggiunto con Shernon Holding Srl – ha dichiarato il sindacalista – assicura garanzie occupazionali ad oltre 2300 dipendenti e dà una concreta prospettiva di successo ad una vicenda concorsuale che dura ormai da più di tre anni e che dopo ben due bandi di vendita infruttuosi faceva presagire un epilogo assai problematico».

COOP ALLEANZA 3.0 ANNUNCIA LA CHIUSURA DELLA SEDE DI RAVENNA. I SINDACATI PROCLAMANO LO STATO DI AGITAZIONE DEI LAVORATORI DI DISTRIBUZIONE CENTRO SUD.

DELL’OREFICE: «IL PROGRAMMA DI RIVISITAZIONE DELLE ATTITIVITA’ COSTITUISCA OGGETTO DI CONFRONTO NEGOZIALE»Roma, 6 luglio 2018 – Si è svolto a Bologna il previsto incontro tra i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiitucs e la direzione di Coop Allenza 3.0. Il colosso cooperativo emiliano ha chiaritito alle organizzazioni sindacali che la realizzazione del piano industriale, così come approvato dal consiglio di amministrazione in tema di progetto franchising, non intaccherà l’attuale rete gestita direttamente nella regione Puglia mentre ha annunciato la chiusura entro fine anno della sede di Ravenna. Per il segretario nazionale della Fisascat Cisl Vincenzo Dell’Orefice «il programma di rivisitazione delle funzioni e delle attività dovrà costituire necessariamente oggetto di confronto negoziale». Filcams Fisascat UIltucs hanno intanto proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori della società controllata Distribuzione Centro Sud presente nelle regioni Campania e Lazio ed hanno trasmesso al ministero dello sviluppo economico formale comunicazione sullo stato di crisi societaria. «La confusa gestione della vertenze relativa all’Ipercoop di Avellino ha contribuito a far crescere tra i lavoratori impiegati nel sud del Lazio preoccupazioni di incertezza circa il loro futuro» ha stigmatizzato il sindacalista sollecitando l’avvio di «un serrato confronto sulle soluzioni da mettere in campo per far fronte ad una fase economico commerciale fra le più complesse degli ultimi anni».

MEDIAMARKET, E’ ROTTURA AL TAVOLO AL MINISTERO DELLO SVILUPPO

Roma, 4 luglio 2018 – E’ rottura al tavolo attivato al ministero dello Sviluppo Economico sulla vertenza Mediamarket. La direzione della catena di elettronica di consumo, nonostante l’azione di pressione esercitata dal dicastero e dalle presenti Regioni Lazio e Lombardia, ha ribadito l’indisponibilità a sottoscrivere intese alternative ai trasferimenti proposte dai sindacati di categoria Cgil Cisl Uil, dichiarando tuttavia la disponibilità ad un incontro territoriale a Bergamo. Coinvolti allo stato circa 700 dipendenti della sede bergamasca di Curno e dei punti vendita Mediaworld a Roma, Napoli, Molfetta e Sassari. Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs avevano proposto l’equa riduzione dell’orario di lavoro oltre alla proroga dei contratti di solidarietà fino al mese di settembre. L’azione sindacale della Fisascat Cisl sarà orientata ad impugnare i trasferimenti coatti ed eventuali azioni illegittime avviate dall’azienda e monitorare l’applicazione delle regole contrattuali su orario di lavoro ordinario, straordinario, salute e sicurezza.

EATALY, C’E’ INTESA SUL PREMIO DI RISULTATO 2018

Roma, 4 luglio 2018 – C’è intesa sul premio di risultato 2018 tra i sindacati di categoria Cgil Cisl Uil e la direzione di Eataly, la catena di punti vendita specializzati nella vendita e nella somministrazione di generi alimentari italiani di alta qualità. Il salario variabile pari ad un dodicesimo della retribuzione annuale ed a esteso ai lavoratori in regime di somministrazione, è correlato al raggiungimento di obiettivi di produttività e qualità e dei parametri individuali di presenza al lavoro e procedure disciplinari, sarà erogato nel mese di giugno 2019. I lavoratori potranno richiedere la liquidazione totale o parziale a titolo di rimborso spese sostenute a favore dei propri familiari. Nei mesi scorsi si è concretizzato il pacchetto del welfare aziendale previsto dalla contrattazione integrativa applicata ai circa 2mila addetti di Eataly; l’accantonamento di 300mila euro previsto dal contratto integrativo siglato nel 2015 è destinato ad ampliare le prestazioni offerte dal fondo di assistenza sanitaria integrativa di settore Fondo Est. Soddisfazione in casa Fisascat Cisl. «Proficue relazioni sindacali hanno consentito di raggiungere intese che danno piena attuazione alle previsioni del primo contratto integrativo Eataly un’offerta di servizi ad alta valenza sociale» ha dichiarato la funzionaria sindacale della categoria Elena Maria Vanelli.