VALTUR, IL GRUPPO TURISTICO PUGLIESE NICOLAUS SI AGGIUDICA IL MARCHIO

Roma, 3 luglio 2018 – Il gruppo pugliese Nicolaus dei fratelli Pagliara, attivo da oltre quindici anni nella programmazione e progettazione di pacchetti turistici, si è aggiudicato il marchio Valtur all’asta, battendo le offerte di Bluserena e Alpitour. Il gruppo, che nel 2017 ha ottenuto ricavi per 80 milioni di euro, ha diversificato le attività, sviluppando i segmenti del wellness e del luxury travel di medio e lungo raggio e mettendosi in evidenza tra i principali player nel mercato dei villaggi nazionale e mediterraneo. Attualmente gestisce 24 Nicolaus Club in Italia (Puglia, Campania, Basilicata, Sicilia, Sardegna) e 6 Nicolaus Club International all'estero (Minorca, Kos, Creta e Rodi). I sindacati di categoria hanno sollecitato il confronto al ministero dello Sviluppo Economico convocato dal dicastero per il prossimo 26 luglio. «Per la Fisascat – ha dichiarato la funzionaria sindacale della categoria Elena Maria Vanelli- sarà necessario individuare una soluzione che dia continuità ad un marchio che rappresenta l’Italia nel mondo e che restituisca nuove prospettive occupazionali ai dipendenti coinvolti dai licenziamenti».

PREVIDENZA COMPLEMENTARE, DALLA FUSIONE DI COOPERLAVORO, PREVICOOPER E FILCOOP NASCE PREVIDENZA COOPERATIVA

Roma, 3 luglio 2018 – Dal 1° luglio 2018 è operativo il fondo unico di previdenza complementare per i lavoratori delle cooperative italiane PREVIDENZA COOPERATIVA, nato dalla fusione dei fondi Cooperlavoro, Previcooper e Filcoop. Quinto per numero di iscritti (112.000) e l’ottavo per patrimonio (1,9 miliardi di euro di attivo). Previdenza Cooperativa è aperto a tutti i settori ed imprese cooperative e fa riferimento ai contratti nazionali di lavoro sottoscritti da Confcooperative, Legacoop e Agci con Cgil, Cisl e Uil. L’unificazione dei tre fondi di previdenza della cooperazione, varata lo scorso febbraio a Bologna, e lo Statuto di Previdenza Cooperativa sono stati approvati a metà giugno dalla COVIP. Previdenza Cooperativa consentirà di guadagnare in efficienza ed efficacia della gestione, per offrire ai 112 mila iscritti meno oneri e pensioni complementari ancora più sicure e vantaggiose. Sul sito www.previdenzacooperativa.it sono disponibili tutte le informazioni per i nuovi iscritti e per i lavoratori già aderenti a Cooperlavoro, Previcooper e Filcoop, che automaticamente sono iscritti a Previdenza Cooperativa e mantengono senza alcun onere l’anzianità di iscrizione maturate nei Fondi di origine, i requisiti di partecipazione, le posizioni individuali e il comparto di investimento.

MERCATONE UNO, SIGLATA L’INTESA SULLA CESSIONE DEI 55 PUNTI VENDITA ACQUISITI DALLA SHERNON HOLDING SRL. APERTO IL CONFRONTO CON COSMO S.P.A. SULLA CESSIONE DI 13 NEGOZI.

DELL’OREFICE: «PRESERVATI IN MOLTI PUNTI VENDITA GLI ORIGINALI LIVELLI OCCUPAZIONALI, ORA URGENTE MIGLIORARE IL PIANO DI SALVAGUARDIA OCCUPAZIONALE CON COSMO SPA»Roma, 30 giugno 2018 – Sviluppi nella vertenza che ha coinvolto i dipendenti di Mercatone Uno in Amministrazione Straordinaria. I sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, insieme alle Rsa/Rsu, hanno siglato a Bologna con le direzioni societarie di Mercatone Uno e di Shernon Holding SrL l’intesa sulla procedura di cessione avviata dal gruppo di vendita di mobili e complementi di arredo per complessivi 68 punti vendita. Nel merito l’accordo contempla il passaggio di complessivi 2019 lavoratori dipendenti dei 55 punti vendita, della sede di Imola e delle società di logistica, servizi e trading, acquisiti dalla Shernon Holding Srl, società che opererà nell’ambito dello stesso settore merceologico di Mercatone Uno. L’intesa prevede il diritto di prelazione nelle assunzioni per i lavoratori dei negozi oggetto di cessione e impegna Shernon Holding a creare 300 nuovi posti di lavoro entro il 2022 al raggiungimento degli obiettivi di crescita e sviluppo contenuti nel piano di rilancio. Ai lavoratori sarà applicato il contratto nazionale del terziario, distribuzione e servizi Confcommercio; Shernon Holding applicherà inoltre la programmazione trimestrale delle prestazioni lavorative domenicali su base volontaria fino ad un massimo di 22 domeniche lavorate all’anno. I dipendenti di Mercatone Uno non trasferiti saranno collocati in Cigs a zero ore fino al 13 gennaio 2019, data entro la quale avrà efficacia la cessione. Proseguirà il prossimo 5 luglio il confronto con la direzione di Cosmo SpA, società attiva in Italia ed all’estero con negozi a marchio Globo, che acquisirà 13 negozi Mercatone Uno modificando radicalmente il core business aziendale. Per il segretario nazionale della Fisascat Cisl Vincenzo Dell’Orefice «l’intesa raggiunta con Shernon ha consentito di coinvolgere il maggior numero dei lavoratori dipendenti dei negozi oggetto di passaggio, preservando, in molti punti vendita, gli originali livelli occupazionali. Anche nella sede di Imola è stato rivisitato al rialzo il numero dei profili amministrativi trasferiti». «Ora è necessario compiere ogni sforzo possibile per migliorare il piano di salvaguardia occupazionale di Cosmo S.p.A. che allo stato riguarderebbe 196 unità sui complessivi 566 alle dipendenze dei punti vendita Mercatone Uno oggetto di cessione» ha sottolineato il sindacalista. «Mercatone Uno continuerà ad essere un marchio radicato nell’ambito territoriale in cui è nato – ha aggiunto il segretario generale della Fisascat Cisl Davide Guarini – Sarà necessario raggiungere una intesa equilibrata anche con la direzione di Cosmo Spa, un altro importante potenziale acquirente, per concludere nel miglior modo possibile una vertenza complessa e delicata che dura ormai da troppo tempo».

MEDIAMARKET AL MISE RESPINGE LA PROPOSTA SINDACALE SULLA PROROGA DELLA SOLIDARIETA’ E SULL’EQUA RIPARTIZIONE DELL’ORARIO DI LAVORO

VANELLI: «URGENTE RISTABILIRE RELAZIONI SINDACALI CONCRETE FINALIZZATE AD UNA PROSPETTIVA SOSTENIBILE».Roma, 28 giugno 2018 – Si complica la vertenza dei 700 dipendenti Mediamarket. La direzione della catena di elettronica di consumo a confronto al ministero dello Sviluppo Economico non ha accolto la richiesta dei sindacati di categoria Cgil Cisl di prorogare il contratto di solidarietà, in scadenza il 30 giugno, fino al mese di settembre. Respinta anche la proposta sull’equa riduzione dell’orario di lavoro in alternativa ai trasferimenti che allo stato coinvolgerebbero circa 700 dipendenti della sede bergamasca di Curno e dei punti vendita Mediaworld a Roma, Napoli, Molfetta e Sassari in solidarietà, «per i quali è urgente ristabilire un percorso di relazioni sindacali vere e concrete finalizzate a definire una prospettiva sostenibile» ha dichiarato la funzionaria sindacale della Fisascat Cisl Elena Maria Vanelli. L’incontro al dicastero dello Sviluppo Economico è aggiornato al 4 luglio.

I NUOVI MINIMALI E MASSIMALI ENASARCO PER IL 2018

I NUOVI MINIMALI E MASSIMALI ENASARCO PER IL 2018 Come vi avevamo comunicato nella nostra prima newsletter di quest’anno, su tutte le provvigioni di competenza del 2018 l'aliquota contributiva Enasarco sarà pari al 16% (di cui 8% a carico dell'Agente e 8% a carico della Casa Mandante). Recentemente la Fondazione Enasarco ha anche comunicato i nuovi minimali e massimali per l’anno in corso, che vi riportiamo qui di seguito: Agente plurimandatario Il massimale provvigionale annuo per ciascun rapporto di agenzia è pari a € 25.275,00 (a cui corrisponde un contributo massimo di € 4.044,00). Il minimale contributivo annuo per ciascun rapporto di agenzia è pari a € 423,00 (€ 105,75 a trimestre). Agente monomandatario Il massimale provvigionale annuo per ciascun rapporto di agenzia è pari a € 37.913,00 (a cui corrisponde un contributo massimo di € 6.066,08). Il minimale contributivo annuo per ciascun rapporto di agenzia è pari a € 846,00 (€ 211,50 a trimestre).

UNI GLOBAL UNION, LA FIST CISL AL V CONGRESSO MONDIALE DEL SINDACATO INTERNAZIONALE DEL TERZIARIO E DEI SERVIZI. MAKING IT HAPPEN LO SLOGAN DELLA KERMESSE

RAINERI: «RENDIAMO POSSIBILE LO SVILUPPO DI UNA CONTRATTAZIONE CHE SAPPIA AFFRONTARE LE SFIDE GLOBALI DELL’INVECCHAIMENTO DEMOGRAFICO E DELL’INNOVAZIONE TECNOLOGICA»Roma, 19 giugno 2018 – «Anche il sindacato internazionale dovrà essere capace di affrontare le sfide del terzo millennio, ossia l’invecchiamento demografico e l’innovazione tecnologica, fenomeni che avranno ripercussioni sociali, sui livelli occupazionali e sulla qualità dell’impiego» così il segretario generale della Fist Cisl Pierangelo Raineri ha esordito nel corso del suo intervento al V Congresso mondiale di Uni Global Union, il sindacato internazionale del terziario e dei servizi, in corso a Liverpool, in Inghilterra, per concludersi domani 20 giugno con l’elezione dei nuovi organi esecutivi e della presidenza. Making It Happen lo slogan della kermesse che registra la partecipazione di circa 2mila delegati e rappresentanti sindacali provenienti da oltre 50 Paesi del mondo, dove Uni Global Union ha più di 20milioni di aderenti. «Attraverso la contrattazione a tutti livelli dovremo rendere possibile la costruzione di un sistema di long term care e di home care in grado di assicurare a chi lavora l’accesso alle cure e all’assistenza nella fase della vecchiaia» ha aggiunto Raineri evidenziando che «l’invecchiamento demografico avrà ripercussioni anche sui livelli di produttività che inevitabilmente rallenteranno». «Il rallentamento della produttività potrà essere compensato solo attraverso l’automazione che avrà dunque un ruolo crescente anche nei settori in espansione in tutto il mondo del terziario e dei servizi, in una assoluta liberalizzazione dei mercati nell’era digitale» ha poi sottolineato il sindacalista. «La contrattazione, che avrà il compito di governare l’innovazione delle figure professionali, dovrà sempre più definire formule di flessibilità contrattata per una organizzazione del lavoro che avvenga nel rispetto dei tempi di vita, in regimi orari concordati con le rappresentanze dei lavoratori» ha suggerito Raineri. «Il sindacato globale dovrà anche confrontarsi con i nuovi scenari economico finanziari della Blockchain, dettati dall’utilizzo della moneta virtuale, con il turbo-capitalismo che continuerà ad essere il principale responsabile dei forti squilibri sociali con l’arretramento dei diritti di fronte al profitto» ha affondato il sindacalista che ha infine richiamato «al senso di responsabilità sociale delle imprese» invocando «un big deal, un grande patto delle popolazioni, con la distribuzione di posti di lavoro e una retribuzione che garantisca la dignità della persona».

NATUZZI, ESUBERI SCONGIURATI. SINDACATI SODDISFATTI: PRIMO OBIETTIVO RAGGIUNTO

Roma, 19 giugno 2018 – Sindacati soddisfatti dopo l’incontro di ieri al Mise della cabina di regia sulla Natuzzi, alla presenza dei vertici dell’azienda, delle categorie nazionali delle costruzioni e del commercio Cgil Cisl Uil, dei ministeri dello Sviluppo economico e del Lavoro, delle regioni Puglia e Basilicata, di 2 parlamentari del Movimento 5 Stelle. Sbloccata la vertenza con la presentazione da parte dell’azienda di un piano industriale ad esuberi zero, “un grande passo in avanti e primo obiettivo raggiunto per i sindacati ed i lavoratori”, spiegano in una nota Feneal Filca Fillea e Filcams Fisascat Uiltucs, che proseguono: “l’azienda ha presentato una proposta che risponde positivamente alle nostre richieste di completare gli investimenti per rendere competitivi gli stabilimenti italiani ed evitare licenziamenti, reinternalizzando e diversificando le produzioni di tutta la filiera con la creazione di una nuova fabbrica del legno e della gomma.” La rimodulazione del piano presentato dall’azienda prevede l’occupazione a tempo pieno per 1050 lavoratori negli stabilimenti attivi del gruppo, mentre per 550 si avvia un percorso di riqualificazione finalizzato all’inserimento nel nuovo stabilimento – che verrà realizzato entro 24 mesi – in cui si produrranno fusti semilavorati e gomma. Per i sindacati ora “è necessario uno strumento idoneo ad accompagnare questo piano, in particolare per permettere la realizzazione del nuovo stabilimento e avviare la riqualificazione professionale dei lavoratori che saranno destinati nella nuova unità produttiva. Sarà indispensabile – proseguono – il supporto delle regioni per cofinanziare i programmi di riqualificazione professionale e per velocizzare le pratiche burocratiche utili alla realizzazione del nuovo stabilimento.” E proprio il tema del coinvolgimento delle regioni sarà oggi oggetto di un un incontro fissato nel territorio con le istituzioni locali e l’azienda per condividere il piano industriale e le misure per la riconversione professionale. Previste infine nei prossimi giorni le assemblee in tutti i siti produttivi per informare i lavoratori e per una valutazione complessiva dell’accordo, poi il 28 giugno nuovo incontro della cabina di regia.

GIG ECONOMY E PIATTAFORME DEL FOOD DELIVERY, RAINERI (FIST CISL): «BENE POSIZIONE DEL GOVERNO, RICONDURRE I RAPPORTI DI LAVORO NELL’AMBITO DI UNA CONTRATTAZIONE CERTA ED ESIGIBILE»

Roma, 18 giugno 2018 – «E’ necessario ricondurre i rapporti di lavoro della gig economy in un ambito contrattuale certo ed esigibile, che garantisca un salario dignitoso e assicuri le tutele in tema di salute, sicurezza e una flessibilità organizzativa concordata» così il segretario generale della Federazione dei Sindacati del Terziario Fist Cisl Pierangelo Raineri commenta, a margine del V Congresso mondiale del sindacato internazionale del terziario e dei servizi Uni Global Union in corso in Inghilterra a Liverpool, l’incontro tra il ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro Di Maio e i rappresentanti delle piattaforme del food delivery Foodora, Deliveroo, JustEat, Glovo e Dominos Pizza. «Apprezziamo la disponibilità del ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro Di Maio ad avviare un tavolo di contrattazione tra i rappresentanti dei riders e i rappresentanti delle piattaforme digitali così come valutiamo positivamente la posizione del Governo sulla necessità di contrastare la dilagante precarietà dell’occupazione anche attraverso il divieto di retribuzione a cottimo. Rimaniamo convinti, così come indicato in prima battuta dalla bozza di Decreto a cui l’Esecutivo sta lavorando, sia la contrattazione il giusto alveo dove definire il trattamento economico e le norme a tutela dell’occupazione, a cominciare dal diritto alla disconnessione» ha aggiunto il sindacalista «Anche al livello di sindacato internazionale – ha poi sottolineato Raineri – l’attività sindacale è orientata alla costruzione di una contrattazione transnazionale con le grandi multinazionali in espansione in tutto il mondo che operano con nuove logiche di mercato che se non si riconducono ad una normativa di garanzia sulla qualità dell’impiego rischiano di tradursi in una crescente precarizzazione dell’occupazione». «E’ necessario osare di più e puntare ad un reale sistema contrattuale a livello internazionale con regole uguali in tutto il mondo che sappia garantire un sistema di tutele minime. Certo le imprese, anche a a livello globale, dovranno dimostrare di avere senso di responsabilità sociale» ha concluso il sindacalista.

UNI GLOBAL UNION, A LIVERPOOL IL V CONGRESSO MONDIALE DELLE DONNE. OLTRE 600 DELEGATE PROVENIENTI DA TUTTO IL MONDO HANNO PRESO PARTE ALLA KERMESSE SUL TEMA MAKING IT HAPPEN, RENDIAMOLO POSSIBILE.

DAL 17 AL 20 GIUGNO IL V CONGRESSO MONDIALE DEL SINDACATO INTERNAZIONALE DEL TERZIARIO E DEI SERVIZI.Roma, 15 giugno 2018 – Si è svolta a Liverpool in Inghilterra la V conferenza mondiale delle donne promossa dal sindacato internazionale dei servizi Uni Global Union. L’assise, che ha registrato la partecipazione di oltre 600 delegate provenienti dall’Africa, dall’America, dall’Asia e dal Pacifico e dall’Europa, precede lo svolgimento del V congresso mondiale di Uni Global Union sul tema Making In Happen, Rendiamolo Possibile, in programma dal 17 al 20 giugno. Il congresso mondiale delle Donne Uni Global Union ha affrontato le priorità strategiche per supportare l’occupazione femminile, la parità di genere, il contrasto alla violenza di genere e il ruolo delle donne nel mondo del lavoro. La mozione finale ha stabilito il percorso strategico dei prossimi 4 anni fino al VI congresso mondiale in programma nel 2022 a Toronto. All’assise ha preso parte una delegazione Fist Cisl con Rosetta Raso, componente del comitato direttivo mondiale delle Donne Uni, ed Elena Maria Vanelli coordinatrice delle politiche di genere della Fisascat Cisl.

VALTUR, IL MARCHIO VA ALL’ASTA. I SINDACATI SOLLECITANO LA SOSPENSIONE DEI LICENZIAMENTI E DICHIARANO LA DISPONIBILITA’ A SOTTOSCRIVERE INTESE CHE NON AGGRAVINO I COSTI DELLA LIQUIDAZIONE MANTENENDO LA CONTINUITA’ DEI RAPPORTI DI LAVORO.

Roma, 14 giugno 2018 – Valtur, i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, hanno sollecitato la presidenza del tour operator a procedere alla sospensione dei licenziamenti «allo scopo di consentire la verifica delle possibilità di reindustrializzazione della Valtur connesse alle offerte per l'acquisto del marchio e un conseguente piano di recupero occupazionale che possa avvenire senza l'interruzione e la dispersione del patrimonio occupazionale esistente» si legge nella nota unitaria trasmessa ai vertici aziendali. Le tre sigle, a confronto al ministero del Lavoro con il liquidatore e proprietario del marchio, il Fondo Investindustrial, hanno chiesto la riapertura del tavolo al ministero dello sviluppo economico. Il Mise, presente all'incontro come uditore, ha chiesto a sua volta con forza al liquidatore «di favorire la riapertura di un tavolo per il recupero dello storico tour operator, rinviando l'esecutività dei licenziamenti, in presenza di offerte economicamente considerevoli sul marchio e tenuto conto anche della presenza di villaggi del perimetro non ancora gestiti da altri operatori». Investindustriall ha posto come ostacolo al rinvio dei licenziamenti l'effetto che un eventuale dilazione dei licenziamenti avrebbe sulla procedura di liquidazione, con un aumento dei costi non previsto». «Per la Fisascat – ha dichiarato la funzionaria sindacale della categoria Elena Maria Vanelli- è necessario individuare una soluzione che dia continuità ad un marchio che rappresenta l’Italia nel mondo e che restituisca nuove prospettive occupazionali ai dipendenti coinvolti dai licenziamenti». «Siamo disponibili a sottoscrivere intese che non aggravino i costi sulla liquidazione pur mantenendo la continuità dei rapporti di lavoro» ha concluso la sindacalista.