RAINERI: «DUE RINNOVI DI VALORE PER OLTRE UN MILIONE DI ADDETTI».ASCOLTA il "Comunicato Stampa Fisascat Cisl – Coordinamento nazionale Fisascat”. Roma, 21 febbraio 2018 – Il coordinamento nazionale delle strutture e dei delegati della Fisascat Cisl ha approvato a Roma gli accordi per i nuovi contratti nazionali del lavoro termale e dei pubblici esercizi, ristorazione collettiva, commerciale e turismo, comparti che occupano una vasta platea di lavoratori, con oltre un milione di addetti. «Le previsioni normative sull’aumento economico, sul riconoscimento dell’una tantum e sull’ampliamento degli interventi per la formazione e la professionalità nel nuovo contratto di lavoro termale siglato a sei anni dalla scadenza con Federterme si muovono nella direzione di accrescere la professionalità dei 15mila operatori di un comparto che può certamente contribuire alla valorizzazione del turismo e del patrimonio culturale e naturale italiano, amplificando gli investimenti annunciati dal ministero dei Beni Culturali e del Turismo Mibact proprio in questi giorni» ha dichiarato il segretario nazionale della Fisascat Cisl Davide Guarini a margine del coordinamento. Il sindacalista ha sottolineato anche la validità della nuova normativa applicata ad oltre un milione di dipendenti dei bar, dei ristoranti e delle tavole calde, dei fast foods, delle pasticcerie, delle mense, degli spacci aziendali e delle aziende di fornitura di pasti preparati. «Anche il nuovo contratto dei pubblici esercizi, della ristorazione collettiva commerciale e del turismo siglato con le associazioni imprenditoriali di settore Fipe, Angem, Lega Coop Produzione e Servizi, Federlavoro e Servizi Confcooperative e Agci a quasi conque anni dalla scadenza, ha definito nuove norme che tutelano al meglio le lavoratrici ed i lavoratori a cominciare dall’importante aumento economico, agli interventi sul welfare aziendale, sulla flessibilità contrattata, sulla formazione e sull’apprendistato, sul sistema di appalti e sui cambi di gestione nel settore della ristorazione collettiva e delle mense dove peraltro è prevalente l’occupazione femminile, tutelata anche con una specifica normativa vs le molestie e le violenze nei luoghi di lavoro» ha sottolineato il sindacalista. E’ il segretario generale della categoria della Cisl Pierangelo Raineri a rimarcare che «con grande senso di responsabilità la Fisascat Cisl ha portato avanti i negoziati di rinnovo consapevole della necessità di salvaguardare l’occupazione in due settori importantissimi dell’economia italiana ma particolarmente esposti alle dinamiche di mercato ed alla capacità di spesa dei consumatori messa a dura prova dalla crisi economica degli ultimi anni». «Gli aumenti economici dignitosi, il potenziamento della formazione professionale l’introduzione di meccanismi di conversione del salario variabile in welfare aziendale, l’utilizzo dell’istituto dell’apprendistato per l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro e il protocollo sul sistema degli appalti nel settore della ristorazione sono tutti elementi qualificanti di accordi, siglati nel pieno esercizio del mandato di rappresentanza conferitoci, che rispondono efficacemente alle esigenze di oltre un milione di lavoratori che tanti anni hanno atteso per vedersi rinnovare il contratto di lavoro» ha concluso il sindacalista.
MEDIAMARKET, LA SOCIETA’ ITALIANA DI DISTRIBUZIONE DI ELETTRONICA DI CONSUMO ANNUNCIA CHIUSURE E TRASFERIMENTI. A RISCHIO OLTRE 700 POSTI DI LAVORO, I SINDACATI PROCLAMANO SCIOPERO IL 3 MARZO.
VANELLI: (FISASCAT CISL): «LA CRISI AZIENDALE SI PUO’ AFFRONTARE ANCHE CON MISURE STRAORDINARIE CONDIVISE CON LE RAPPRESENTANZE SINDACALI»ASCOLTA il "Comunicato Stampa Fisascat Cisl – Mediamarket". Roma, 19 febbraio 2018 – Incroceranno le braccia per l’intera giornata del 3 marzo i dipendenti di Mediamarket, società italiana del Gruppo tedesco Metro A.G. che in Italia conta circa 6mila dipendenti ed opera con le insegne Media World, Saturn e Media World Compra On Line. La mobilitazione è stata indetta unitariamente dai sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UIltucs contro la decisione societaria di chiudere il 31 marzo prossimo i punti vendita di Grosseto e Milano Stazione Centrale, il trasferimento della sede di Curno in provincia di Bergamo a Verano Brianza con la riduzione dell’area vendita del punto vendita coincidente e l’eliminazione dal 1° maggio 2018 della maggiorazione domenicale del 90% a fronte dell’andamento negativo dei negozi. Ad aggravare la situazione l’imminente scadenza del contratto di solidarietà, prorogato fino al 30 aprile 2018, nei 17 punti vendita Mediaworld di Cosenza, Sassari, Molfetta, Genova, Roma, Torino, Caserta e Napoli e le intenzioni annunciate di risolvere definitivamente i 150 esuberi dichiarati. «L’unica soluzione proposta da Mediamarket in alternativa ai licenziamenti dei dipendenti, delle aree in solidarietà e dei punti vendita in chiusura – si legge nel comunicato sindacale unitario diramato sui luoghi di lavoro – è il trasferimento sui punti vendita di tutto il territorio nazionale tra cui l’unica nuova apertura del punto vendita di Chivasso in provincia di Torino». «Tali trasferimenti – evidenziano Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UIltucs – comporterebbero probabilmente condizioni peggiorative come avvenuto nei recenti casi analoghi». Le tre sigle stigmatizzano inoltre «l’annuncio di ulteriori chiusure di negozi fatto con così poco preavviso» che espone le lavoratrici e i lavoratori «di fronte al ricatto del trasferimento». «L’azienda – prosegue il comunicato congiunto – si è categoricamente rifiutata di fornire informazioni» sulla presunta perdita in bilancio di 17milioni di euro «evidentemente non imputabili tutti a Grosseto e Milano Centrale». Le tre sigle Cgil Cisl Uil, che hanno richiesto alla direzione aziendale «la lista dei punti vendita in perdita al fine di avere chiarezza sulle future possibili criticità», precisano inoltre che «la decisione di proclamare la mobilitazione nazionale è inevitabile e si pone l’obiettivo di far retrocedere l’azienda da tali decisioni e riportare le relazioni sindacali ad un confronto costruttivo che si ponga prima di tutto l’obiettivo di salvaguardare l’occupazione e migliorare le condizioni di lavoro». Per la funzionaria della Fisascat Cisl Elena Maria Vanelli «la crisi aziendale può essere affrontata anche con misure straordinarie condivise con le rappresentanze dei sindacati volte a risollevare le sorti aziendali ed al contempo al mantenimento dell’occupazione fortemente a rischio in mancanza del senso di responsabilità sociale da parte dell’impresa». Intanto a livello territoriale è in atto lo stato di agitazione. Domani a Grosseto i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UIltucs hanno convocato due assemblee dei 24 dipendenti del punto vendita prossimo alla chiusura.; mercoledì 21 febbraio i tre sindacati saranno ricevuti dal sindaco della più vasta provincia toscana.
STARHOTELS, NUOVO INTEGRATIVO AZIENDALE PER GLI OLTRE 700 DIPENDENTI DELLA PRESTIGIOSA CATENA ALBERGHIERA ITALIANA.
VANELLI: «CONTRATTO INNOVATIVO CHE RICONOSCE IL VALORE DELLE RISORSE UMANE»ASCOLTA il "Comunicato Stampa Fisascat Cisl – Starhotels”. Roma, 19 febbraio 2018 – Siglato a Firenze il nuovo contratto integrativo aziendale applicato agli oltre mille dipendenti della prestigiosa catena alberghiera italiana presente con 29 strutture nel Bel Paese nel cuore delle più belle città d’arte a Roma, Venezia, Milano, Firenze, Trieste, Siena e Vicenza e nel mondo a New York, Parigi e Londra.I sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno raggiunto con la direzione aziendale l’intesa di rinnovo della contrattazione integrativa di settore scaduta il 31 dicembre 2013, tacitamente prorogata di anno in anno. Relazioni sindacali ai due livelli della contrattazione, nazionale e decentrata, terziarizzazioni, conciliazione vita lavoro, flessibilità, formazione professionale, sistema premiante e welfare aziendale i punti cardine del nuovo contratto integrativo in vigore dal 1° gennaio 2018 al 31 dicembre 2020. Il premio di risultato, fino a 1.200€ ed erogato al raggiungimento degli obiettivi di budget – riferiti al margine operativo lordo alberghiero e al ricavo per camera a livello di singola unità alberghiera anche rispetto al parametro qualità – potrà essere convertito in un importo – incrementato fino a 200€ – destinato all’acquisto di beni e servizi di welfare aziendale, completamente esentasse, fruibili tramite piattaforma informatica definita dal comitato bilaterale welfare appositamente costituito; gli importi residui non utilizzati saranno automaticamente destinati alla previdenza complementare. Il nuovo integrativo Starhotels contempla una normativa specifica in tema di esternalizzazioni di servizi, contemplando il confronto tra le parti – qualora le terziarizzazioni coinvolgano i dipendenti – volto alla definizione di intese sulla flessibilità organizzativa, al fine di attenuare il costo del personale ed evitare dunque le terziarizzazioni. Ai dipendenti che in seguito all’esternalizzazione saranno assunti dall’appaltatore – obbligato all’applicazione integrale della contrattazione nazionale dell’industria turistica siglata con Federturismo e Aica Confindustria – sarà garantita la tutela verso i licenziamenti illegittimi prevista dall’art. 18 Legge300/70 e l’applicazione delle norme del codice civile sui passaggi di gestione. L’azienda si è assunta un formale impegno sulla certificazione del fornitore che si candida ad appaltatore al fine di verificarne la regolarità dei dati retributivi, degli accantonamenti del Tfr, dei contributi previdenziali e assicurativi, degli aspetti fiscali e in materia di salute e sicurezza dei lavoratori. Al fine della migliore conciliazione vita lavoro e di sostenere la genitorialità, il nuovo integrativo riconosce ai lavoratori che ne faranno richiesta, un periodo di aspettativa non retribuita di 12 mesi; la percentuale del part time post maternità è inoltre elevata dal 3% al 5%; l’azienda riconoscerà a ciascun dipendente con almeno 6 anni di servizio l’anticipo del Tfr oltre che nei casi previsti dalla Legge anche nei casi di aspettativa non retribuita, motivi di studio per sè e per i figli, ristrutturazione, danneggiamento abitazione per calamità naturali, spese preadottive, acquisto di nuova abitazione a seguito di separazione dal coniuge o dal convivente, spese sostenute o da sostenere da parte dei dipendenti vittime di violenza di genere che intraprendono percorsi di protezione riconosciute dagli organi competenti. Le parti riconoscono l’importanza del ruolo della formazione professionale attraverso il sistema della bilateralità di settore Ebit e il fondo interprofessionale Fondimpresa, privilegiando gli strumenti del training on the job e della job rotation quali metodi più efficaci per accrescere la professionalità dei dipendenti. Soddisfazione in casa Fisascat Cisl. «L’intesa conferma la grande attenzione e l’impegno sociale ed etico di Starhotels nei confronti dei propri dipendenti per i quali il nuovo integrativo riconosce nuove tutele anche nelle esternalizzazioni e nei cambi di gestione, un sistema premiante che introduce l’opzione welfare e norme innovative sulla conciliazione vita lavoro che spaziano dal sostegno alla genitorialità fino al supporto economico in caso di necessità familiare, anche in caso di molestie e violenze» ha commentato la funzionaria sindacale della categoria cislina Elena Maria Vanelli. «Il valore attribuito alle risorse umane – ha concluso la sindacalista – accompagnerà il processo di sviluppo di una grande azienda italiana che con passione e consapevolezza affronta le nuove sfide puntando all’eccellenza ed alla professionalità, elementi imprescindibili per una accoglienza turistica al top».
PUBBLICI ESERCIZI, RISTORAZIONE COLLETTIVA, COMMERCIALE E TURISTICA, SIGLATO IL NUOVO CONTRATTO NAZIONALE PER OLTRE UN MILIONE DI DIPENDENTI.
RAINERI: «RIQUALIFICATO UN SETTORE DALLE FORTI POTENZIALITA’ OCCUPAZIONALI PER I GIOVANI»ASCOLTA il "Comunicato Stampa Fisascat Cisl – Contratto pubblici esercizi, ristorazione collettiva". Roma, 9 febbraio 2018 – Nuovo contratto nazionale per oltre un milione di dipendenti dei pubblici esercizi, della ristorazione collettiva, commerciale e del turismo, dei bar, dei ristoranti e delle tavole calde, dei fast foods, delle pasticcerie, delle mense, degli spacci aziendali e delle aziende di fornitura di pasti preparati e mense, prevalentemente in regime di appalto. A più di quattro anni e mezzo dalla scadenza è stato siglato con le associazioni imprenditoriali di settore Fipe, Angem e le rappresentanze delle cooperative italiane Lega Coop Produzione e Servizi, Federlavoro e Servizi Confcooperative e Agci il rinnovo del contratto nazionale di lavoro scaduto nel 2013. Validità e sfera di applicazione, relazioni sindacali, classificazione del personale, contrattazione decentrata, mercato del lavoro, organizzazione e flessibilità contratta, welfare, bilateralità e formazione professionale gli ambiti di intervento dell’intesa quadriennale, in vigore dal 1 gennaio 2018 al 31 dicembre 2021, composta anche da parti speciali sulle norme e sui sistemi di classificazione del personale nei settori della ristorazione collettiva e delle attività annesse a stabilimenti balneari, alberghi diurni, locali notturni, bingo e sale giochi autorizzate. Sulla parte economica il nuovo contratto nazionale definisce 100€ di aumento economico a regime, calcolato al IV livello da riparametrare per gli altri, destina 2€ all’assistenza sanitaria integrativa e stabilisce la cadenza quadriennale degli scatti di anzianità. Le parti hanno inoltre concordato di istituire un premio di risultato a titolo di elemento economico di garanzia destinato ai lavoratori dipendenti da aziende che non rientrano nel campo di applicazione di un accordo integrativo aziendale o territoriale, convertibile in strumenti di welfare aziendale con facoltà di destinazione alla previdenza complementare. Sull’organizzazione del lavoro, ferma restando la normale durata del lavoro settimanale effettivo in 40 ore, il nuovo contratto contempla la distribuzione multi periodale dell’orario di lavoro con il superamento dell’orario contrattuale in particolari periodi dell’anno fino a 48 ore settimanali per un massimo di 20 settimane e con la pari riduzione dell’orario di lavoro per altrettante settimane. Le parti hanno convenuto di demandare alla contrattazione territoriale od aziendale l’estensione del sistema orario in flessibilità e la possibile trasformazione dei rapporti di lavoro part-time a tempo pieno. Sul mercato del lavoro l’intesa riconosce nell’istituto contrattuale dell’apprendistato, anche in cicli stagionali, il principale strumento per l’acquisizione delle competenze necessarie per lo svolgimento del lavoro e un canale privilegiato per il collegamento tra la scuola ed il lavoro e per l’ingresso dei giovani nel mercato. L’intesa definisce limiti al ricorso ai contratti di lavoro a tempo determinato e al contratto di somministrazione lavoro a tempo determinato rispettivamente nella misura massima del 20% e del 10%. Potranno inoltre essere stipulati contratti di lavoro a tempo parziale della durata di almeno 8 ore settimanali, per il fine settimana, con gli studenti e con i percettori di forme di sostegno al reddito.Il nuovo contratto conferma inoltre l’impianto del welfare contrattuale esistente e l’adesione al sistema della bilateralità di settore. Parte integrante del nuovo contratto anche il protocollo sul sistema di appalti nel settore della ristorazione collettiva e delle mense dove operano circa 35mila addetti alle dipendenze di oltre 3mila aziende di fornitura di pasti preparati; l’articolato recepisce la normativa esistente e il lavoro svolto dal Dialogo Sociale Europeo tra il sindacato europeo del settore Effat e l’associazione imprenditoriale europea Food Service sull’offerta economicamente più vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo, con l’espressa richiesta alle istituzioni di inserire nei bandi di gara il riferimento alla contrattazione nazionale siglata dalle associazioni maggiormente rappresentative. Ai fini del mantenimento dei livelli occupazionali le parti hanno definito le procedure nei cambi di gestione contemplando la riassunzione del personale regolarmente iscritto a libro paga. Soddisfazione in casa Fisascat Cisl. Per il segretario nazionale Davide Guarini «il confronto serrato con le rappresentanze imprenditoriali del settore ha consentito di definire un nuovo impianto contrattuale per oltre un milione di lavoratrici e lavoratori che potranno beneficiare di un importante aumento economico e del potenziamento degli interventi di welfare riferito all’assistenza sanitaria integrativa ed alla previdenza integrativa, ma anche alla formazione professionale». «Il nuovo assetto del contratto nazionale di lavoro dei pubblici esercizi, della ristorazione collettiva, commerciale e turismo – ha aggiunto il segretario generale della categoria cislina Pierangelo Raineri – riqualifica un settore dalle forti potenzialità occupazionali anche attraverso il sistema della flessibilità contrattata e un mercato del lavoro che apre ai giovani con l’istituto dell’apprendistato». «L’introduzione di meccanismi di conversione del premio di risultato in welfare rappresenta una opportunità per i lavoratori che potranno cogliere i benefici offerti dalla normativa vigente» ha sottolineato Raineri. «Con l’intesa abbiamo voluto dare un segnale anche sulla stabilizzazione dei rapporti di lavoro in uno dei settori fortemente caratterizzato dalla stagionalità» ha concluso.
La pensione dell’Enasarco
La pensione Enasarco è una pensione integrativa obbligatoria per tutti gli agenti di commercio che svolgono l’attività per una o più case mandanti ed i contributi versati all’Enasarco non possono essere ricongiunti con quelli versati all’Inps. Oggi andremo a vedere, a grandi linee, come si calcola la pensione di vecchiaia erogata della Fondazione Enasarco.La pensione è formata da tre conteggi distinti, dette “quote”, da utilizzare in casi ben precisi: Quota “A”: si calcola per coloro che hanno maturato un’anzianità contributiva anteriormente al 1° ottobre 1998. La quota è pari ad un quarantesimo del 70% della più elevata tra le medie annue delle provvigioni liquidate per quanti sono gli anni di anzianità contributiva fino al 1° ottobre 1998, fino ad un massimo di 40 quarantesimi. La media è data dai migliori tre anni consecutivi nel decennio precedente l’ultimo versamento. Quota “B”: si calcola sull’anzianità contributiva maturata dal 1 ottobre 1998 al 31 dicembre 2003 con il sistema indicato dal Regolamento Enasarco vigente dal 1998 al 31/12/2003. E’ la quota meno significativa sul risultato finale. Quota “C”: si calcola sui contributi versati dal 1° gennaio 2004 e si determina moltiplicando il montante contributivo individuale per un coefficiente di trasformazione che viene regolarmente aggiornato, tenendo conto dell’aumento della speranza media di vita degli iscritti alla Fondazione rispetto alle previsioni di cui alla legge 335/95.La somma di queste tre quote darà come risultato la somma lorda mensile di pensione che la Fondazione vi erogherà. Attraverso InEnasarco, ossia la sezione del sito Enasarco dove ogni agente di commercio registrato può verificare i contributi versati ed inviare determinate pratiche, è possibile fare un calcolo previsionale della pensione, a condizione che manchino meno di 10 anni al conseguimento della pensione di vecchiaia Enasarco.Per ulteriori informazioni contattate i nostri operatori sul territorio che trovate al link: http://www.fisascatcislagenti.it/site/dove-siamo
AMAZON, RAINERI (FIST CISL): «BENE RIPRESA DEL CONFRONTO CON I SINDACATI TERRITORIALI CON AUSPICIO SIA IL PRIMO PASSO PER LA DEFINIZIONE DI UNA INTESA GLOBALE SULLA FLESSIBILITA’ CONTRATTATA»
ASCOLTA il "Comunicato Stampa Fisascat Cisl – Amazon".Roma, 2 febbraio 2018 – «L’espansione di Amazon in Italia rappresenta una opportunità occupazionale con le previste 1600 nuove assunzioni a tempo indeterminato, l’apertura dei due nuovi hub in provincia di Torino e Bergamo e un piano di investimento per complessivi 150milioni di euro» così Pierangelo Raineri, il segretario generale della Fist – la Federazione dei Sindacati del Terziario affiliata alla Cisl nata dall’accorpamento di Fisascat Cisl e Felsa Cisl – ha commentato l’esito degli incontri tra la delegazione del colosso statunitense e i ministri del Lavoro e dello Sviluppo Economico Giuliano Poletti e Carlo Calenda e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Paola De Micheli. «La veloce evoluzione degli scenari economici ed occupazionali nell’era digitale e la crescita esponenziale del comparto e-commerce nel nostro Paese impongono la necessità di definire nuove norme sulla qualità del lavoro, esposto alle dinamiche di un mercato dinamico. Ecco perché più che polemizzare su ipotetici braccialetti elettronici crediamo sia necessario difendere produzioni e dignità dei lavoratori con strumenti contrattuali adeguati al lavoro 4.0» ha aggiunto il sindacalista. «Positiva dunque l’apertura sulla ripresa del confronto con i sindacati territoriali, con l’auspicio che sia la prima tappa di un negoziato volto alla definizione di una intesa globale sulla flessibilità contrattata, sull’organizzazione del lavoro, sulle turnazioni e sulla partecipazione dei lavoratori, nell’ambito di una contrattazione integrativa di settore che rappresenterebbe, per una multinazionale plurilocalizzata come Amazon, una opportunità sia in termini di accrescimento della produttività che di fidelizzazione dei propri dipendenti» ha sottolineato Raineri. Per la Fist Cisl è urgente definire nuove norme anche nei contratti nazionali di lavoro. «La contrattazione nazionale del commercio turismo e servizi – ha evidenziato il sindacalista – dovrà governare i processi di automazione con l’introduzione di figure professionali ad hoc, regolamentate da moderni sistemi di classificazione del personale in una nuova organizzazione del lavoro che vedrà emergere le funzioni di controllo affidate al personale qualificato». «Accogliamo dunque la sfida lanciata da Amazon – ha concluso il sindacalista – Sì centrare gli ambiziosi target di consegna fissati dalla società di Bezos ma con strumenti condivisi e un’organizzazione del lavoro scandita da turnazioni e flessibilità contrattate».
LA FIST CISL IN INDUSTRIALL CON L’AUTOMOTIVE E L’ICT
ASCOLTA il "Comunicato Stampa Fisascat Cisl – Industriaall".Roma 02 febbraio 2018 – Dal 1° gennaio 2018 la FIST Cisl è entrata a far parte del sindacato mondiale dei settori industriali. Nello specifico le aree d’interesse sono l’Automotive e l’Information Communication Tecnology, dove l’aspetto della rete commerciale di vendita supera ormai di gran lunga l’attività produttiva pura. IndustriAll rappresenta nel mondo 50 milioni di lavoratori in 140 paesi nei settori minerario, energetico e manifatturiero. Fondata il 19 giugno 2012, l'organizzazione sindacale internazionale riunisce gli affiliati delle ex federazioni sindacali globali dei metalmeccanici, dei chimici, energetici, delle miniere e dell'industria tessile. «Questo è un altro importante passo avanti della federazione del terziario della Cisl nell’integrazione dell’economia e dell’attivismo sindacale mondiali, che la vede parte attiva nelle organizzazioni sindacali internazionali del terziario, dei servizi e del turismo Uni Global Union, Effat, Uita, Itf ed ora anche in IndustriAll» ha dichiarato il segretario generale della Fist Cisl Pierangelo Raineri.
ESSELUNGA, AMPLIATO IL PANIERE DEI BENEFIT PREVISTI DAL WELFARE AZIENDALE APPLICATO AGLI OLTRE 23MILA DIPENDENTI DEL GRUPPO DELLA DISTRIBUZIONE MODERNA ORGANIZZATA.
ASCOLTA il ”Comunicato Stampa Fisascat Cisl – Esselunga". CEOTTO: «INTESA INNOVATIVA CHE PREMIA ULTERIORMENTE I LAVORATORI CON UNA PARTICOLARE ATTENZIONE RIVOLTA AI BISOGNI DELLE FAMIGLIE» Roma, 26 gennaio 2018 – Si amplia il paniere dei benefit per gli oltre 23mila dipendenti di Esselunga, il gruppo italiano della grande distribuzione organizzata presente nel Bel Paese con una rete commerciale di oltre 150 tra superstore e supermarket in Lombardia, Toscana, Emilia Romagna, Piemonte, Veneto Liguria e Lazio. I sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs e la direzione aziendale, nel confermare il sistema di welfare aziendale definito con l'accordo sull'opzione di conversione del salario variabile siglato lo scorso anno, hanno implementato i servizi a disposizione dei dipendenti. Il salario variabile potrà essere convertito per una quota del 50% o del 100%, oltre che nei servizi già previsti – mensa aziendale, rimborso delle spese riguardanti l'educazione dei figli, dalle rette scolastiche e prescolastiche di asili nido, scuola dell'infanzia, scuola dell'istruzione, tasse universitarie, libri di testo scolastici, servizio di trasporto scolastico e servizio mensa scolastica, borsa di studio in caso di promozione del figlio per scuole elementari, medie e superiori – anche nel servizio di trasporto urbano e nei servizi di assistenza di anziani e dei non autosufficienti. Al lavoratore che opterà per la sostituzione del salario variabile in servizi di welfare sarà inoltre riconosciuta una quota extra pari al 10% del salario variabile oggetto di opzione fruibile entro il 10 dicembre di ogni anno. Soddisfazione in casa Fisascat Cisl. «Costruttive relazioni sindacali hanno consentito di definire una intesa innovativa, con una particolare attenzione rivolta ai bisogni crescenti delle famiglie, che premia ulteriormente i lavoratori che opteranno per la conversione del salario variabile, cogliendo le opportunità offerte dalla normativa vigente in tema di welfare aziendale con la totale detassazione del premio» ha dichiarato il segretario nazionale della categoria Mirco Ceotto. «Si rafforzano le relazioni sindacali con un gruppo solido della grande distribuzione organizzata che ha resistito negli anni di crisi attraverso strategie commerciali vincenti» ha aggiunto il sindacalista. «Il nostro auspicio – ha concluso Ceotto – è che l' intesa sia propedeutica all'avvio del confronto per il rinnovo del contratto integrativo aziendale scaduto nel 2007». Nelle prossime settimane proseguiranno intanto le trattative sul nuovo accordo sul lavoro domenicale e festivo, applicato in via sperimentale in 77 negozi della rete vendita, prorogato lo scorso anno fino al 30 aprile 2018.
Terzo settore socio sanitario assistenziale. Fp Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e Uil Fpl siglano il nuovo contratto nazionale con Agespi, l’associazione gestore sociosanitari e cure post intensive.
ASCOLTA il "Comunicato Stampa Fisascat Cisl – Terzo settore".Il rinnovo a cinque anni dalla scadenza, la soddisfazione dei sindacati: «traguardo importante volto alla riqualificazione del settore e della professionalità degli addetti» Roma, 24 gennaio 2018 – E’ tempo di rinnovo contrattuale per gli addetti del terzo settore socio sanitario assistenziale educativo alle dipendenze delle strutture associate ad Agespi, l’Associazione Gestore Sociosanitari e cure Post Intensive. I sindacati di categoria Fp Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e Uil Fpl hanno siglato con l’associazione imprenditoriale l’ipotesi di accordo per il nuovo contratto nazionale di lavoro scaduto il 30 aprile 2013, ora sottoposta alla consultazione dei lavoratori. Efficacia retroattiva per l’intesa triennale, con decorrenza dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2019. Sul trattamento economico l’accordo riconosce un aumento di 75 euro a regime per il 4s livello, da riparametrare per gli altri livelli, erogati in quattro tranche a partire dal mese di gennaio 2018 (30 euro al 01.01.18; 18 euro al 01.01.19; 12 euro al 01.07.19 e15 euro al 01.01.20); con le competenze del mese di aprile verrà inoltre corrisposta una una tantum di 225 euro, calcolata anch’essa sul livello 4S. Il lavoro straordinario sarà retribuito con la maggiorazione del 60% nel caso di prestazione festiva notturna, del 50% nel caso di prestazione festiva diurna, del 40% nel caso di prestazione feriale notturna e del 25% nel caso di prestazione diurna. E’stato inoltre incrementato il valore degli scatti di anzianità~e della indennità di reperibilità. Sul trattamento normativo l’intesa interviene sul sistema di inquadramento e classificazione – con l’introduzione della figura professionale del medico – sui diritti sindacali e sulle relazioni sindacali e sulla struttura della contrattazione – prevista ai due livelli, nazionale e decentrato~ a livello regionale, territoriale e di istituzione – contemplando il rilancio del secondo livello – con l’ampliamento delle materie ad esse demandate sull’organizzazione e sul mercato del lavoro – anche attraverso l’introduzione di un elemento economico di garanzia di 110, euro riconosciuti qualora non vengano definite intese entro il 30 giugno 2019. Migliorata la possibilità di accedere ai percorsi di formazione, riqualificazione e aggiornamento professionale destinati al 15% del personale. L’intesa introduce i tempi di vestizione, quantificandoli in 14 minuti giornalieri, conferma la commissione delle pari opportunità e la tutela della genitorialità – estesa alle unioni civili – ed introduce anche nuove tutele per la popolazione lavorativa anziana. Implementate inoltre ulteriori fattispecie per la richiesta di anticipo del Tfr; sul trattamento della malattia sono state escluse dal computo del periodo di comporto le malattie gravi e le terapie salvavita. Sul welfare contrattuale entro il 28 febbraio 2018 sarà definito uno specifico accordo tra le parti con particolare riferimento all’assistenza sanitaria integrativa. Sul mercato del lavoro l’intesa contempla l’istituto dell’apprendistato professionalizzante – non previsto per le professioni sanitarie -, il ricorso al lavoro somministrato solo a tempo determinato non superiore all’8% nell’ambito del 30% complessivo riferito al ricorso al lavoro a termine e all’apprendistato. Infine da segnalare che, in caso di mansioni superiori, l'assegnazione diventa definitiva dopo 3 mesi. Soddisfazione dei sindacati di categoria Cgil Cisl Uil. «Un traguardo importante, vista la platea di strutture ed enti aderenti ad Agespi, che si trovano oggi nella condizione di poter applicare un contratto che interviene in maniera positiva sulle condizioni di lavoro e sulle retribuzioni di molti lavoratori e lavoratrici del comparto sociosanitario e socioassistenziale in un’ottica di rilancio della professionalità e di riqualificazione del comparto» hanno dichiarato Fp Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e Uil Fpl. «La crescita dell’intero settore socio sanitario assistenziale, considerate le previsioni demografiche e le dinamiche di invecchiamento della popolazione, necessita di una attenzione particolare anche rispetto agli annunciati interventi legislativi di riforma del terzo settore, da estendere alle associazioni del comparto privato dell’assistenza» hanno concluso le quattro sigle.
AMAZON, RAINERI (FIST CISL): «ALL’ESPANSIONE DEL COLOSSO DELL’E-COMMERCE IN ITALIA CORRISPONDA UNA APERTURA CON LE RAPPRESENTANZE SINDACALI SULL’ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO E SUL SALARIO VARIABILE»
Roma, 9 gennaio 2018 – La Fist, la Federazione dei Sindacati del Terziario affiliata alla Cisl, commenta l’espansione del colosso dell’e-commerce in Italia con il previsto investimento da 150milioni di euro, l’apertura di due hub in provincia di Torino e Bergamo e 1600 nuove assunzioni a tempo indeterminato. «La crescita di Amazon nel nostro Paese è senz’altro una notizia positiva – ha dichiarato il segretario generale della categoria cislina Pierangelo Raineri – Il nostro auspicio è che Amazon riconosca l’opportunità del confronto con i sindacati sull’organizzazione del lavoro riferito a turnazioni, orari e flessibilità, partecipazione e salario variabile legato ai risultati aziendali, tematiche necessariamente da ricondurre nell’ambito di una contrattazione integrativa che trovi applicazione per le migliaia di lavoratori dipendenti e in somministrazione». Per la categoria cislina sarà anche necessario parallelamente rinnovare la contrattazione nazionale di settore per definire le nuove figure professionali nell’era della digitalizzazione. «Alla contrattazione nazionale del commercio turismo e servizi – ha concluso Raineri – spetterà il compito di governare i processi di automazione che avranno bisogno di figure professionali ad hoc, regolamentate da moderni sistemi di classificazione del personale nei contratti nazionali in una nuova organizzazione del lavoro che vedrà emergere le funzioni di controllo affidate al personale qualificato».