Roma, 9 aprile 2021 – Era Covid e scenario economico e sociale al centro del dibattito dei Comitati Esecutivi di Fist Cisl e Fisascat Cisl, convocati in modalità telematica per gli adempimenti statutari.

In esame gli effetti della pandemia nei diversi settori produttivi e sul mercato del lavoro, con le recenti stime Istat sul crollo dell’occupazione dal mese di febbraio 2020, con una perdita stimata del 4,1%, pari a 945mila unità di lavoro perse in questo tragico anno, di cui 590mila dipendenti e 355mila autonomi, e un tasso di disoccupazione complessivo che ha raggiunto quota 10,2%. A pagare il prezzo maggiore della crisi le donne, ma anche i precari, gli autonomi e i giovani under 35 con un -8,1% pari a 417mila posti di lavoro cancellati e con un tasso di occupazione che sprofonda sotto la soglia critica del 40%, attestandosi al 38,3%. Il tasso di inattività ha raggiunto quota 37% con oltre 700mila persone che hanno smesso di cercare lavoro. Cresce anche il tasso di inattività giovanile attestandosi al 52,4%; oltre la metà dei giovani che non ha un lavoro non lo cerca nemmeno. Si tratta di oltre 6,4 ragazze e ragazzi.

I due organismi statutari hanno analizzato anche le previsioni del nuovo Decreto Covid, in vigore dal 1° aprile con le misure per contenere l’epidemia da covid-19 e in materia di vaccinazioni anti Sars-CoV-2 oltre ad approfondire le previsioni del Decreto Sostegni. Analizzate in particolare le norme del Decreto Sostegni riferite all’art. 8, che maggiormente interessano i lavoratori del terziario rappresentati da Fisascat Cisl e Felsa Cisl, con l’introduzione di ulteriori 28 settimane di cassa integrazione in deroga e di assegno ordinario in deroga per i lavoratori coinvolti dalla sospensione o dalla riduzione delle attività per eventi riconducibili all’emergenza epidemiologica; in analisi anche le previsioni dell’art. 10 del provvedimento normativo con una ulteriore indennità onnicomprensiva di 2.400 euro per i lavoratori che hanno già beneficiato delle indennità del Decreto Ristori, erogata dall'Inps in via automatica oltre ad una nuova indennità, pari sempre a 2.400 euro, da erogarsi su domanda da presentare entro il prossimo 30 aprile, a favore dei lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali, di lavoratori dipendenti o autonomi nonchè di lavoratori dello spettacolo e dello sport, per questi ultimi con un decalage variabile in base ai requisiti.

Il segretario generale Davide Guarini ha rilanciato la posizione confederale Cisl «sulla necessità di prorogare il blocco dei licenziamenti alla fine di ottobre, in costanza di utilizzo degli ammortizzatori sociali Covid» auspicando che «in sede di conversione in Legge si possano apportare delle migliorie significative al Decreto Sostegni». Per il sindacalista «sono necessarie politiche espansive macro economiche, nuove misure di sostegno al reddito, un’attenzione sull’economia reale e sulla persona, investimenti pubblici» come è altrettanto essenziale «favorire la stabilità internazionale».

«Da un rilancio dei settori del turismo e del commercio si avrà una maggiore percezione della ripresa in quanto finanche l’ubicazione materiale di queste attività, che si affacciano nelle piazze e nelle nostre città – ha sottolineato – contribuisce a risollevare le sorti di interi contesti territoriali e a ridare più slancio all’economia». «La scommessa della ripresa – ha concluso – va giocata sul terziario, settore prevalente dell’economia italiana, in tutte le sue segmentazioni».

 

 

 

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