Roma, 27 febbraio 2020 – Hanno preso il via a Roma con le associazioni imprenditoriali aderenti alla Confcommercio Federalbeghi e Faita le trattative di rinnovo del contratto nazionale di lavoro scaduto il 31 dicembre 2018 applicato ai circa 400mila addetti, compresi i lavoratori stagionali, occupati nel comparto turistico ricettivo alberghiero, nei villaggi vacanza e nei camping. I sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno illustrato le previsioni della piattaforma unitaria a cominciare dalle premesse, dove le tre sigle esortato i rappresentanti imprenditoriali a rafforzare le linee guida sulle problematiche di interesse comune, a cominciare dalla tutela del lavoro stagionale fino alla sfida della digitalizzazione senza dimenticare l’urgenza di contrastare le forme irregolari di ospitalità. Nel documento congiunto i sindacati sollecitano l’incremento delle retribuzioni con un sensibile miglioramento del potere di acquisto dei salari oltre al potenziamento del sistema di relazioni sindacali esistenti ai livelli nazionale e decentrato finalizzando il confronto alla difesa della buona occupazione e alla redistribuzione dei risultati economici in un’ottica di maggiore partecipazione dei lavoratori. Nella piattaforma anche l’espresso richiamo, in tema di bilateralità e welfare contrattuale, sulla necessità di rivisitare l’attuale sistema di sostegno al reddito – anche considerate le evoluzioni normative sugli ammortizzatori sociali – come pure sul rafforzamento del confronto negoziale di 2° livello prevedendo un aggiornamento dell’elemento economico di garanzia. Tra gli altri capitoli del documento unitario quello riferito agli appalti ed esternalizzazioni, sempre più frequenti nel comparto, prevedendo maggiori tutele per i lavoratori coinvolti dalle procedure di subentro, la piena salvaguardia dell’occupazione e l’integrale applicazione delle previsioni contrattuali anche per i nuovi assunti presso l’appalto. In primo piano anche il tema della salute e della sicurezza con la espressa richiesta di parte sindacale di integrare la normativa esistente con specifiche tutele e regole di prevenzione derivanti dal disagio lavorativo. Dirimente per i sindacati anche la tutela della professionalità, con un adeguato investimento su formazione e aggiornamento professionale, come anche la previsione di nuovi diritti individuali su conciliazione vita lavoro, maternità e lavoro di cura, assistenza figli con problemi di apprendimento e inserimento scolastico. La trattativa è aggiornata al 27 marzo salvo rinvii dettati dall’emergenza coronavirus.

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