Roma, 13 novembre 2020 – Il 13 novembre si è tenuto il primo meeting internazionale dei sindacati del settore automotive e della vendita auto organizzato dal sindacato internazionale dei servizi Uni Global Union, con oltre 20milioni di iscritti in 150 Paesi nel mondo Giappone ed Italia i Paesi trainanti della kermesse, accumunati da molte similitudini: il settore automotive diviso tra produttori e venditori e la dinamica demografica con una bassa natalità e l’invecchiamento della popolazione che necessariamente richiede un cambio di passo proporzionale alle necessità emergenti con un approccio di strategia commerciale.

Anche il resto del mondo però non differisce molto dalla realtà in Giappone e Italia, se non per essere più indietro nella progressione che caratterizza il mercato dell’automotive.

Una più forte attività di scambio di informazioni e di strategie sindacali è la finalità dell’avvio di questa alleanza sindacale internazionale per far fronte anche alla concentrazione dei produttori a cui si sta assistendo in questi tempi, da ultimo quello FCA-PSA.

Per il segretario nazionale della Fisascat Cisl Mirco Ceotto che ha presenziato l’iniziativa «il meeting internazionale Uni Global Union nel settore dell’automotive è il primo passo di un progetto che come Fist Cisl abbiamo fortemente sostenuto e che vede nella reciproca informazione e condivisione delle esperienze e delle attività sindacali realizzate nel settore un valido aiuto nel determinare la trasparenza salariale e nel rafforzamento dei diritti dei dipendenti del comparto».

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