DELL’OREFICE: «SI INDIVIDUI UN PERCORSO CONDIVISO FINALIZZATO ALLA RICOLLOCAZIONE»Roma, 15 gennaio 2019 – Approda al ministero dello Sviluppo Economico la vertenza dei lavoratori di Unicoop Tirreno, la cooperativa di consumatori del sistema coop presente in Toscana, Lazio, Umbria e Campania con oltre 110 punti vendita e circa 5mila dipendenti. Sul tavolo l’operazione di dismissione dei punti vendita del sud del Lazio di Pomezia – via Cavour, Velletri, Frosinone e Aprilia e il ridimensionamento dei negozi di Colleferro, Pomezia-via del Mare e Genzano che coinvolge complessivamente 135 lavoratori dipendenti interessati dalle chiusure e dalle riduzioni di superfici. La direzione cooperativa ha presentato ai sindacati una nuova proposta nell’ambito della procedura di licenziamento collettivo, in ordine agli incentivi ai trasferimenti e all’esodo volontario pari a 7.500 euro lordi per chi si renderà disponibile a trasferirsi presso la rete commerciale toscana ed a 35mila euro lordi per le lavoratrici ed i lavoratori che accetteranno, entro il prossimo 15 febbraio data di cessazione dei negozi, la risoluzione del rapporto di lavoro. La Fisascat Cisl ha si è dichiarata non del tutto soddisfatta rispetto alla struttura complessiva della proposta aziendale perché, ha stigmatizzato il segretario nazionale della categoria cislina Vincenzo Dell’Orefice «un accordo in seno ad una procedura di licenziamento collettivo dovrebbe trarre origine da poche ed essenziali premesse condivise omesse clamorosamente da Unicoop Tirreno». Il sindacalista ha sottolineato in particolare che «l’ambito applicativo di una eventuale intesa sulla mobilità volontaria dovrà essere costituito da un ambito più esteso di quello rappresentato dai sette punti vendita del sud del Lazio impattati da chiusure e trasferimenti» e che «necessariamente si dovrà individuare il ricorso ad un ammortizzatore sociale conservativo consentito in caso di riorganizzazione e ristrutturazione». Per Dell’orefice si dovrà anche prevedere «l’estensione del periodo temporale entro il quale si potrà accedere alla risoluzione incentivata dei rapporti di lavoro su base volontaria, coerentemente ai termini di durata che saranno eventualmente condivisi dalle parti per gestire opportunamente l'intero processo di riorganizzazione della presenza commerciale di Unicoop Tirreno nel Lazio». «Naturalmente, se ricorressero le condizioni per addivenire ad un'intesa, – ha concluso il sindacalista – avanzeremo la richiesta di prevedere anche l'attivazione dell'Assegno di Ricollocazione». Le parti torneranno ad incontrarsi sabato 19 gennaio 2019 a Roma a delegazioni ristrette per proseguire il confronto di merito.

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