Dell’Orefice: «Scongiurato il rischio dell’applicazione di un regolamento aziendale, poste le basi per garantire condizioni omogenee di trattamento retributivo fra le diverse generazioni di lavoratori»
Roma, 2 novembre 2020 – Siglata l’ipotesi di accordo per il nuovo contratto integrativo aziendale applicato ai circa 3.500 dipendenti della cooperativa di consumatori presente sul territorio nazionale con 176 punti vendita in Toscana, Umbria e Lazio. L’intesa, previa consultazione dei lavoratori, entrerà in vigore dal 1° dicembre 2020 fino al 30 novembre 2023.
Il sistema di relazioni sindacali viene implementato a livello regionale/provinciale e di singolo punto vendita o unità operativa; il confronto potrà essere finalizzato anche alla definizione di intese su una pluralità di istituti. Sui diritti di informazione si introduce l’obbligo in capo all’azienda di dare informazioni a carattere organizzativo con cadenza mensile.
Confermate le agibilità sindacali per RSU/RSA; sulla salute e sicurezza l’intesa prevede la possibilità di eleggere 30 RLS.
Sull’organizzazione del lavoro l’ipotesi di accordo uniforma il regime orario e garantisce una articolazione con minimo di 3 mezze giornate di riposo distribuite a rotazione. I part-time potranno incrementare le ore di lavoro prestate fino a 38 ore settimanali; in alternativa all’incremento orario verrà riconosciuto un ad personam assorbibile.
Sul mercato del lavoro l’intesa prevede la stabilizzazione, entro la vigenza contrattuale, di 100 part- time per i quali la cooperativa si impegna ad incrementare a titolo definitivo l’orario di lavoro mentre 50 lavoratori che hanno già avuto un rapporto di lavoro a tempo determinato o somministrato saranno assunti a tempo indeterminato.
Unicoop Tirreno si impegna inoltre ad includere nei nuovi contratti di appalto una clausola che obbliga le imprese appaltatrici ad applicare integralmente la contrattazione nazionale di categoria. Maggiorazioni ad hoc per il lavoro domenicale e festivo retribuito con il 40% per le prime 10 domeniche lavorate, con il 55% dalla 11^ alla 20^ domenica e con il 65% dalla 21^ domenica.
Nel mese di dicembre 2020 il lavoro domenicale sarà valorizzato con la maggiorazione del 70%.
Sul capitolo trasferte e trasferimenti, fatte salve le garanzie già previste, l’intesa introduce ulteriori garanzie per i trasferimenti oltre i 50 km.
Il sistema premiante prevede l’erogazione di un premio aziendale di 92,96€ su base mensile oltre ad una retribuzione variabile annuale – legato all’incremento di redditività, produttività, qualità e competitività – fino ad un massimo di 1.300€ al IV livello riproporzionato per ciascun lavoratore in relazione al parametro ed all’orario di lavoro settimanale. Ai lavoratori che non hanno maturato il diritto al premio aziendale l’intesa riconosce un importo di salario variabile legato agli obiettivi di singola unità produttiva.
Unicoop Tirreno, con un protocollo sottoscritto con i sindacati a margine dell’ipotesi di accordo, si impegna a preservare l’invarianza della superfice di vendita attualmente detenuta e a fare ricorso, in caso di crisi, a strumenti conservativi dell’occupazione. Soddisfazione in casa Fisascat Cisl.
«La sottoscrizione dell’ipotesi di accordo, che scongiura l’applicazione di un regolamento aziendale definito unilateralmente, conferisce al risultato negoziale una valenza ancor più importante e ha il merito di prefigurare una soluzione ad una vertenza aperta da tempo e che, trascinandosi irrisolta, avrebbe causato ulteriori disagi alle lavoratrici ed ai lavoratori» ha dichiarato il segretario nazionale della categoria cislina Vincenzo Dell’Orefice sottolineando che «l’intesa si configura non solo come un primo passo diretto a dare un rinnovo del contratto integrativo ma anche a preservare la contrattazione aziendale in una delle cooperativa di consumo fra le più importanti del nostro Paese, introducendo un unico regime sia d’orario che di trattamento retributivo per la totalità dei dipendenti, realizzando così quella solidarietà fra generazioni che molti teorizzano e pochi praticano».