Roma, 19 aprile 2018 – A confronto con i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UIltucs al ministero dello Sviluppo Economico, il tour operator Valtur ha confermato le intenzioni di rinegoziare i contratti attivi e di cedere le strutture ricettive. La curatela fallimentare ha annunciato al dicastero 11 manifestazioni di interesse; all’omologa del Tribunale sul piano concordatario seguirà entro il prossimo 15 maggio l’avvio il bando di evidenza pubblica e l’apertura di un data room, un’interfaccia virtuale sulla proposta di vendita. Anche Cassa Depositi e Prestiti ha dichiarato l’intenzione di cedere i tre villaggi ex Valtur di Pila, Marilleva e Ostuni – acquisiti solo poche settimane fa per 75 milioni di euro – al Th Resorts di cui detiene il 46% della proprietà. Compatti i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UIltucs che hanno richiamato alla responsabilità il fondo investitore Investindustrial di Andrea Bonomi ed hanno sollecitato ad individuare un compratore unico capace di avviare un piano di rilancio che mantenga l'integrità del marchio e il perimetro aziendale ed occupazionale. Si svolgerà intanto il 2 maggio il confronto in sede sindacale sulla procedura di licenziamento collettivo avviata da Valtur per i 108 lavoratori dipendenti a tempo indeterminato, a cui si aggiungono 123 lavoratori a tempo determinato. Per la funzionaria sindacale della Fisascat Elena Vanelli «ci vuole un serio impegno nella ricerca di un investitore che offra concrete prospettive di continuità e di rilancio ad una delle maggiori realtà italiane del settore del turismo e ai suoi lavoratori».